One Love: tentennamenti istituzionali
di Vittorio Romano






Spiaggia, luna, musica dei migliori dj della capitale, ambiente eterogeneo. Ancora non ci siamo.
Per capire One love bisogna aver visto 20.000 persone ballare sotto la luna nella cornice trasgressiva della più famosa spiaggia romana: Capocotta.
20.000 persone delle più diverse estrazioni sociali, dai "coattelli" di Ostia agli intellettuali della capitale, dalle signore della Prati bene ai transessuali del Torrino.
L'ingresso è gratuito, l'invito è aperto a tutti.
È questa la forza dell'evento che tutti i Sabato sera raduna migliaia di persone senza le sovvenzioni che danno vita all'Estate Romana.

Un esperimento culturale che nasce anche in contrapposizione ai vari circoli di trasgressione che tagliano i ponti con il resto del mondo isolandosi in una differenza indifferente ed inutile.
A pochissimi giorni ormai dall'inizio della festa corre la voce di un imminente sospensione delle concessioni comunali.
Niente più One Love? Difficile a dirsi.
In prima linea c'è l'Unione Naturisti del Lazio che preme da tempo sul Comune per la soppressione della festa a causa dei presunti danni arrecati alle dune.
Il Comune tentenna, non prende per ora una posizione netta, ma intanto rilancia: "Spostiamo One Love a Castelporziano!"
Il XIII Municipio verrebbe automaticamente investito di una grande responsabilità: 20000 persone in una spiaggia anch'essa da tutelare dal punto di vista ambientale, con un problema parcheggi che verrebbe solo parzialmente alleviato, e con l'onere di provvedere allo svolgimento della festa in tutta sicurezza.
Il presidente Bordoni sarebbe allora costretto a prendere una decisione: vietare l'evento o autorizzarlo con tutte le connesse responsabilità.
Adesso però il quadro si complica. Come può infatti il XIII Municipio bloccare One Love dopo aver avallato Sapore di Ostia, il nuovo villaggio dei divertimenti che dovrebbe sorgere sulla litoranea per ospitare concerti, spettacoli, cabaret, discoteca?
Anche Sapore di Ostia crea problemi all'ambiente e alla viabilità: le ruspe al lavoro per l'edificazione del villaggio sono state fermate giorni fa dalle guardie del Corpo Forestale, i posti auto che spariranno saranno almeno 1000, e le auto in più del popolo della notte dovrebbero essere sulle 5000 a serata.
Il tutto si va ad inserire nel già complicato contesto della viabilità sul litorale: nel primo weekend di Giugno c'è stata infatti una paralisi completa sulla litoranea dalle 11 fino al pomeriggio e la rabbia degli aspiranti bagnanti è esplosa in una sassaiola contro i jumbo - bus.
Si sta discutendo in questi giorni con il Prefetto del Mese la possibilità di creare un parcheggio di scambio in concomitanza del servizio bus - navetta sul lungomare Amerigo Vespucci, nei piani del prefetto sembra ci sia addirittura il "congelamento" di Sapore di Ostia. Per ora nulla di certo.
Ma soprattutto non si capisce se il Prefetto e le istituzioni hanno intenzione di occuparsi anche di One Love.

Mauro Casazza è il dj - ideatore di One Love: "Siamo una realtà scomoda, attiriamo molta gente e non facciamo pagare l'ingresso. Una concorrenza molto pericolosa per le costose discoteche di Ostia".
E aggiunge: "Non ci sono mai stati problemi di sicurezza, le ambulanze ce le paghiamo da soli, il servizio d'ordine ha sempre funzionato; lo stato delle dune, secondo i rapporti degli ambientalisti, è migliorato negli ultimi due anni, e il problema viabilità esiste per tutto il litorale, di giorno e di notte, ma se si continuano ad accantonare i progetti di parcheggio - navetta per fare spazio ai nuovi villaggi….".
Casazza si illumina quando parla delle feste sulla spiaggia, spera solo in un posto autorizzato, magari attrezzato con bagni e ambulanze fornite dal Comune.

Spera che la festa continui, che continui a vivere uno dei pochi Eventi veramente liberi della capitale.
Come andrà a finire? Probabilmente non andrà a finire.
In pochi vorranno prendersi la responsabilità di fermare i 20.000 di One Love.
Siamo pronti a scommettere che questa sarà una delle tante questioni sospese, non verranno date vere e proprie autorizzazioni agli organizzatori di One Love né si prenderanno posizioni troppo rigide contro il popolo della notte.
Un rimpallo di responsabilità tra Municipio e Comune o un dignitoso silenzio istituzionale all'italiana in grado di non autorizzare né proibire.
Forse.

Spettacoli
Sommario n° 64 - Giu. '02