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I dati sull'occupazione sono i più attesi, e temuti, dai politici nazionali.
Ogni governo si assume i meriti di quei 200.000 mila posti in più, ogni governo continua ad abbassare le tutele dei lavoratori svendendo la merce umana "lavoratore" al consumatore umano "imprenditore" pur di avvicinarsi alla soglia fatidica della piena occupazione.
Un problema estremamente legato al territorio: dipende sì dal traino statunitense all'economia mondiale ma anche dall'ingegno e l'impegno dei nostri amministratori locali.
Oggi raccontiamo una bella storia. Una storia di impegno.
Il protagonista è il Centro di formazione professionale Passeroni, il direttore del centro è Dario Bensi, consigliere di Rifondazione Comunista nel XIII Municipio.
Scopo del centro è quello di far incontrare domanda e offerta di lavoro nel territorio, formando specifiche realtà professionali e avviando, attraverso periodi di stage e tirocinio, i ragazzi al mondo del lavoro.
La struttura nasce nel 1982, il lavoro viene interrotto dopo poco. Nel 1986 grazie alla legge 845 la situazione si sblocca e il Passeroni ricomincia a fornire servizi di stage e formazione ai ragazzi di Ostia soprattutto nel settore elettrico.
L'attività si espande con gli anni. Oggi siamo in una sala dell'hotel Kursaal a Ostia, e Bensi ci spiega che i corsi attivati riguardano il settore del commercio, dell'industria e l'alberghiero; si rivolgono ai ragazzi tra i 15 e i 18 anni, offrono corsi di formazione specialistici, collaborano con 42 aziende.
I ragazzi iscritti attualmente sono più di 300, molti di loro si trovano a fare stage con ex studenti del centro che adesso si sono messi in proprio e hanno fondato la loro azienda.
Una bella storia come vi dicevo.
Stage è la parola chiave dell'incontro, sono presenti infatti in sala numerosi imprenditori che collaborano con il centro, offrono la loro disponibilità ad ospitare i ragazzi per tirocini, collaborazioni, formazione.
Il signor Aveni della Tecnocalor srl parla di "carenza di manodopera specializzata nel campo della termoidraulica", incita i numerosi esponenti delle amministrazioni locali a fare di più, promuovere maggiormente iniziative come i corsi del Centro Passeroni.
La sig.ra Nicoletti, rappresentante dell'Assessorato alla formazione, fa un lucido intervento sull'abbondanza di scuole in XIII e la carenza di formazione professionale: escluso il Passeroni, i centri sono scarsi e di basso profilo. Il CIOFS, che dispone solo di 5 o 6 corsi scarsamente funzionali, e il corso per albergatori della Regione Lazio anch'esso - sembra - di scarsa utilità. È ancora la Nicoletti a voler rilanciare quel "Patto di Formazione - Lavoro" siglato nel Marzo 1999 dalle istituzioni locali, gli imprenditori e i centri di formazione, ed a proporre al presidente del XIII Municipio Bordoni (presente in sala) di far pressione sulla Regione affinché crei un'Agenzia Formativa sul territorio.
Parlando di Regione gli animi si scaldano.
Sembra infatti che il Lazio non abbia ancora emanato i bandi per la presentazione di progetti da finanziare con il Fondo Sociale Europeo. I bandi dovevano essere emanati entro Novembre 2001 e la regione non prenderà l'iniziativa probabilmente fino a Settembre 2002.
Dato che per esaminare i progetti sono necessari diversi mesi, e l'attuazione dei corsi richiede in media altri 5 - 6 mesi, il risultato di tanto ritardo sarà una totale assenza di corsi di formazione finanziati dal FSE per tutto il 2003.
Ma queste vicende oscurano la storia del Passeroni, che è una storia piena di successi come il corso per "Manager d'Impresa" che ha formato in 300 ore le figure professionali richieste dalla nascita del nuovo porto di Ostia, o i corsi che da 5 anni vengono messi a disposizione per i portatori di handicap.
Vale la pena ricordare che le attività del centro sono a carico dell'amministrazione comunale e i servizi sono completamente gratuiti per gli utenti.
Vale la pena ricordare Roberta, Elena, Denis e Pascaline ragazzi del Centro Passeroni che stanno lavorando nell'hotel Kursaal mentre si svolge la riunione, ragazzi che stanno frequentando i corsi e hanno contemporaneamente la possibilità di mettere in pratica quello che studiano.
Troveranno lavoro alla fine del loro stage?
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