Il XIII Municipio verso lo sviluppo sostenibile
di Clotilde De Meo


Il degrado ambientale accende un campanello d'allarme che finalmente suona anche nelle istituzioni: la società cresce seguendo il suo inarrestabile cammino verso la modernizzazione, ma l'ambiente non può starle al passo poiché le risorse non si rinnovano con la stessa velocità con la quale vengono utilizzate. Anche i gesti più piccoli, come accendere la luce o azionare un elettrodomestico, hanno sul mondo circostante un impatto che pochi sospettano.
Partendo dal presupposto che tutti possiamo contribuire a migliorare la qualità della vita per noi e per i nostri figli, nasce il concetto di "sviluppo sostenibile", ossia un modello di sviluppo che consenta alla generazione attuale di soddisfare i propri bisogni permettendo a quelle future di fare altrettanto.
Cittadini e istituzioni, lavorando insieme possono, permettere che ciò accada.
Nel 1992, oltre 170 stati hanno sottoscritto un catalogo comune sulle politiche mirate allo sviluppo sostenibile: l'Agenda 21.
Confrontando aspetti ambientali, economici e sociali, un gruppo di esperti incaricati dalla Commissione Europea ha individuato una serie di indicatori che possono essere usati dagli Enti locali di tutta Europa per misurare il grado di avvicinamento o allontanamento delle realtà territoriali ai parametri di sviluppo sostenibile.
Inserendoli nei sistemi di gestione già esistenti, le istituzioni che hanno aderito al progetto possono apportare miglioramenti consistenti alla qualità dell'aria, all'inquinamento acustico, alle modalità di trasporto e via dicendo. In pratica si tratta di ottimizzare i consumi mantenendo costante la qualità della vita e magari migliorandola.
Il XIII Municipio ha reso nota la partecipazione al progetto durante una conferenza stampa che lo scorso 19 aprile ha visto presenti oltre al presidente Davide Bordoni, il presidente dalla commissione urbanistica e ambiente del XIII Renzo Pallotta, il capogruppo al Parlamento Europeo del PPE - DE Antonio Tajani e il responsabile dell'ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie l'Energia e l'Ambiente) Ludovico Addis.
"Il XIII - ha detto Bordoni - è il primo Municipio romano a guardare in modo concreto all'Europa e ad inaugurare una politica di gestione territoriale che tenga conto dell'immenso patrimonio ambientale e delle sue risorse".
"Il nostro compito - continua Pallotta - è quello di assecondare il processo di sviluppo attuale alla luce delle nostre risorse territoriali, contrastando una crescita non controllata dell'urbanistica".
"L'Unione Europea - conclude Tajani - è nata con lo scopo di creare un'entità politicamente più forte, ma anche più vicina ai cittadini attraverso scambi di conoscenze e servizi tra le varie nazioni che la compongono.
Il Municipio XIII, aderendo a questa iniziativa ha dimostrato di saper ampliare i suoi confini guardando sempre più ad un'Europa meno lontana di quanto possa apparire"
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Il XIII Municipio

sommario n° 63 - Mag '02