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Dietro le chiacchiere e i pettegolezzi (gossips appunto) di solito si nascondono delle verità.
Su una serie di priorità quali: riqualificazione dell'entroterra, piani di sviluppo, viabilità e servizi si addensano nuvole e perturbazioni che non fanno presagire nulla di buono.
Saranno pure pettegolezzi, ma c'è da allarmarsi.
Nel quartiere di Tormarancia era previsto un insediamento urbano la cui cubatura ha fatto scattare la rivolta dei cittadini.
L'insediamento andava anche ad incidere su una parte del parco dell'Appia.
La rivolta della gente del luogo ha fatto sì che metà di quella cubatura ora debba essere allocata in un'altra zona.
Questo cerino acceso sta girando per i quartieri della periferia romana e sembra stia per trovare coloro che se ne faranno carico con tutto quello che ne consegue, anche a costo di scottarsi le dita.
Si sa già che, quanto prima, a Stagni di Ostia inizieranno i lavori per collocare il Piano di zona B30.
Anche se sono previsti la metà di metri cubi rispetto al progetto iniziale, comunque vanno ad insistere su un'area già satura come la nostra.
Parliamo di un piede 45 dentro una scarpa 42. Il piede già soffre.
Nell'area che va dall'ex ItalCable a Via del Canale della Lingua sono stati, in questi ultimi anni, previsti tutta una serie di progetti legati a servizi, compreso l'ultimo per il nuovo cimitero che, "innnccreeedibile amici miei", come dice il finto Altafini, sembra già abortito. E siamo al Guttalax.
Voi dite: che c'entra il lassativo?
C’entra, perché siamo alla goccia che fa traboccare il "vaso".
Sembra, si dice, si chiacchiera, si spettegola a mezza voce che quel "cerino" si sia fermato proprio su quell'area.
Se leghiamo queste notizie alla presa di posizione, speriamo seria, annunciata nel mese scorso dalla Giunta del nostro Municipio che chiederà il blocco dell'edilizia residenziale se non vengono prima potenziati infrastrutture e servizi, ci ren-diamo conto che qualcosa di vero bolla in pentola.
Da anni non si fa altro che ripetere di quanto siano urgenti, in quanto assolutamente inesistenti, i servizi nell'entroterra di Ostia.
Parliamo di strutture sanitarie, centro polivalente, cinema, viabilità, verde pubblico attrezzato e curato.
L'intreccio tra interesse privato e pubblico probabilmente la spunterà come sempre.
A Tormarancia i cittadini si sono dati da fare e il loro impegno civile alla fine ha avuto ragione. Speriamo avvenga anche da queste parti.
Dicesi "strafottente" di persona di grandi qualità amatorie.
Beh, forse FESSO è meglio.
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