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Loyd fu anche un eccezionale inventore di problemi di scacchi (se ne conservano più di 1000), alcuni ancora oggi considerati tra i più difficili e "diabolici" mai inventati.
Qui presentiamo quello probabilmente più conosciuto e ve lo presentiamo più o meno nella forma in cui l'autore lo presentò ai suoi lettori: Loyd amava "condire" i suoi giochi con brevi racconti che alle volte contrastavano fortemente con la serietà, anche scientifica, delle sue trovate.
Re Carlo XII di Svezia cercava spesso di vincere la noia dei lunghi assedi giocando a scacchi.
Un giorno, durante una lunga partita con un suo generale, si trovò a dover muovere nella situazione riportata in figura.
Il re, che giocava con il Bianco, annunciò trionfante al suo avversario: "Matto in tre mosse" e si accingeva a muovere quando una pallottola raggiunse la scacchiera e frantumò in mille pezzi il Cavallo.
Il re, da buon combattente, non si perse d'animo e riprese a studiare la nuova situazione.
Dopo qualche istante alzò la testa e annunciò che anche senza Cavallo egli era in grado di dare matto, ma ora in quattro mosse.
Anche questa volta, però, una pallottola, più piccola della prima ma altrettanto precisa, mandò in pezzi il pedone in h2.
Il re, abituato a ben altro sui campi di battaglia, non si perse d'animo nemmeno questa volta, studiò la nuova situazione e, dopo pochi istanti, annunciò "matto in cinque mosse".
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