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È alle spalle del porto turistico di Ostia che, dal 1994, sorge il Centro Habitat Mediterraneo LIPU.
Per fronteggiare il degrado ambientale della zona, gli ambientalisti, con la collaborazione dell'allora sindaco Rutelli, propongono il progetto del CHM.
Dopo diverse battaglie istituzionali e una forte campagna di sensibilizzazione per la cittadinanza di Ostia, si avvia, parallelamente all'edificazione del porto, la costruzione di una vera e propria oasi ecologica: 20 ettari di terreno che attualmente vantano la presenza di ben 165 specie di uccelli, tra cui anche alcune molto rare.
Ultimi arrivati al CHT sono 14 gabbiani.
"Sono giunti qui poco più di venti giorni fa direttamente dal CRUMA (Centro Recupero Uccelli Marini) di Livorno perché lì avevano bisogno di liberare alcuni spazi. - spiega Alessandro Polinori, ambientalista del centro - Il nostro compito è di assicurargli una vita dignitosa.
Ci prendiamo cura del loro stato di salute in quanto alcuni non hanno più la possibilità di volare. C'è chi ha un'ala spezzata o un occhio malato.
Inoltre stiamo provvedendo ad un lavoro di piantumazione intorno alla loro area in modo da garantirgli una protezione maggiore.
Manteniamo pulita l'acqua della vasca dove fanno il bagno e soprattutto ci preoccupiamo di procurare il cibo sufficiente per la loro alimentazione.
I gabbiani hanno bisogno di circa 400 grammi di pesce al giorno e non è sempre semplicissimo trovarlo. Infatti, stiamo contattando alcune pescherie in modo da poter sfruttare la quantità di pesce avanzata a fine giornata - conclude l'ambientalista.
Come per i gabbiani, anche per tutte le altre specie si sta provvedendo alla formazione di microambienti, in funzione del riassesto complessivo del parco.
Quando la bonifica sarà completata l'oasi comprenderà, oltre alla zona naturalistica, anche solide strutture didattiche.
Il piacere di guardare gli uccelli o di passeggiare tra le piante tipiche della macchia mediterranea si unirà ad una efficiente divulgazione scientifica.
Un progetto senza alcun dubbio da incoraggiare e sostenere.
Sensibilizzare ed educare quanti, forse troppi, ancora oggi vivono nell'inconsapevolezza che il bene dell'ambiente è anche il proprio è tra i primi obiettivi del Centro Habitat Mediterraneo.
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