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PIANETA VERDE - È nato Pianeta Verde. Non “il” Pianeta Verde (quello esiste da oltre 30 anni!) ma il giornale di informazione del Consorzio di Casalpalocco.
È il “fratellino” di ZEUS, anche se vi somiglia solo nel formato (A4), nella distribuzione gratuita porta a porta (ovviamente solo a Casalpalocco), nell’editore (il sottoscritto) e nel favore che, ne siamo sicuri, incontrerà da parte dei suoi lettori.
Eravamo all’inizio convinti che otto pagine di informazione sulle attività consortili fossero più che sufficienti, ci siamo ritrovati col dover lasciar fuori dall’impaginato importanti notizie. Anche se era prevedibile: a che pro, darsi da fare, gratuitamente, per il bene comune se non c’è nemmeno la soddisfazione di farlo sapere, sempre a costo zero, ai consorziati?
ROMA MARITTIMA - Proprio leggendo l’editoriale di Fabrizio Testa (che, per le 14 persone che ancora non lo sanno, è il presidente del Consorzio di Casalpalocco) mi ha colpito il fatto che questo splendido quartiere ha più o meno gli abitanti e l’estensione di Sondrio, cittadina non propriamente conosciutissima (la prima cosa che mi viene in mente pensando a Sondrio è la sua efficientissima... Banca Popolare!) ma che in Lombardia fa addirittura provincia e si amministra da sé.
Quando l’ho letto su Pianeta Verde ho pensato ai tanti (troppi!) nostri lettori timorosi di dar vita a un altro progetto validissimo, quello di Roma Marittima.. So che parecchi di loro si stanno pentendo di quella scelta nefasta, ma ormai il danno è fatto.
CITY - Il nuovo quotidiano gratuito in distribuzione a Roma non fa altro che confortare le nostre scelte. La crisi dell’editoria è crisi di idee e non di lettori. Quelli non mancano mai. Se non leggono, è perché chi non sa scrivere fa passare la voglia di farsi leggere.
ZEUS - Dulcis in fundo, qualche riga per rispondere alle più frequenti domande che in tanti mi ponete su questo giornale.
1) Non è il giornale dell’Axa, nè di Casalpalocco, nè di Madonnetta, Acilia o dell’Infernetto, bensì di tutti questi quartieri contemporaneamente, visto che si occupa dei loro problemi, delle iniziative culturali che li arricchiscono, delle particolarità che li rendono interessanti agli occhi dei cittadini.
2) È questo il motivo per cui si chiama ZEUS: un nome greco come le vie dei nostri quartieri, breve (caratteristica fondamentale che gradisco molto anche nei contributi dei lettori che ci scrivono e, soprattutto, nei collaboratori fissi) e... che si ricorda facilmente!
3) ZEUS non ha un’unica linea editoriale: sullo stesso numero e sugli stessi problemi è possibile leggere due o più articoli dal contenuto diametralmente opposto, ovviamente firmati da diverse persone (il caso contrario sarebbe preoccupante...).
In questo modo cerchiamo di dare un’informazione più completa possibile, anche se sappiamo già che... qualsiasi cosa scritta sul giornale, anche quella che magari personalmente non condivido... può essere usata contro di noi!
Ma è questo il bello della libertà di stampa.
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