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Le discussioni del Consiglio Comunale da un po' di tempo a questa parte hanno un unico filo conduttore: il nuovo piano Regolatore della città che dovrà essere presentato in primavera. Si stanno definendo le linee di sviluppo che necessariamente andranno ad incidere anche sul futuro del XIII Municipio, lei come lo vede?
Drammatico. Non solo a causa del PRG, ma anche dei famosi artt. 11 che porteranno 2 milioni di metri cubi di cemento sul nostro territorio dove attualmente non vi sono opere infrastrutturali in grado di supportare o giustificare un atto simile.
È inconcepibile pensare ad un aumento delle abitazioni senza prima risolvere il problema dei collegamenti con Roma: rischiamo di passare il resto della nostra vita sulla Cristoforo Colombo o sulla via del Mare bloccati nel traffico.
La via del Mare oltre ad essere una delle due arterie di collegamento tra il litorale ed il centro della città è anche una delle strade più pericolose d'Italia, come si potrebbe risolvere il problema degli incidenti?
Dovrebbe diventare a quattro corsie. C'è un fondo che è stato stanziato nella manovra finanziaria di quest'anno per la via del Mare. Mi auguro che si arrivi rapidamente alla soluzione di questo problema, ogni giorno che passa è sempre troppo tardi.
La questione non doveva essere risolta dal Tavolo Tecnico istituito tra Provincia, Regione, Comune, XII e XIII Municipio?
Sì, ma finora è mancata la possibilità di realizzare i progetti. Non metto in discussione le idee, ma i fondi che oggi, come dicevo prima, sembra finalmente ci siano, grazie all'interessamento dell'on. Buontempo. Quindi speriamo che la cosa vada avanti nel più breve tempo possibile.
Quali sono altri tipi di interventi che potrebbero risolvere il problema della viabilità?
Una metropolitana di superficie non parallela, ma al centro della Cristroforo Colombo, così come è stata immaginata in un progetto presentato nell'ambito dei patti territoriali. Sarebbe un ottimo collegamento.
Si è parlato anche di trasformare via dei Pescatori in un'autostrada…
Non so chi l'abbia detto, non avrebbe senso. È stato giusto ricreare un parziale doppio senso di marcia anche se così come è stato realizzato suscita qualche dubbio. È una strada interquartiere che collega le zone dell'entroterra con il litorale e specialmente d'estate si pongono intasamenti e problemi di circolazione.
Penso anche ad una questione di sicurezza: ambulanze, vigili del fuoco.
Problemi che verranno ampliati se zone come la Madonnetta verranno davvero invase dal cemento. Secondo lei si verrà a generare un vero e proprio problema abitativo?
Di spazio per costruire ce n'è molto. Se riusciremo a dotarci di infrastrutture non avremo nessun problema abitativo. È ancora possibile costruire senza una cementificazione selvaggia.
Non c'è il rischio che arrivino prima i palazzi e poi le strade?
Purtroppo questo sta accadendo. Mi auguro che vengano effettivamente realizzate le infrastrutture previste nei patti territoriali, come la metropolitana di cui parlavo prima.
Il XIII Municipio da sempre rappresenta un realtà a parte. La vocazione turistica che da sempre lo caratterizza può essere la chiave per il suo sviluppo futuro?
Direi proprio di sì. Ma perché ciò avvenga bisogna ideare un piano strategico che preveda nuove ipotesi di ricettività che oggi Ostia non ha.
Eppure il vice sindaco Enrico Gasbarra sta parlando di rilanciare Ostia…
Non servono le parole, ma i fatti. Se vogliamo far sapere al mondo che esiste il mare a Roma e che esiste nel XIII Municipio dobbiamo promuovere una campagna pubblicitaria migliore di quella che sta attuando Gasbarra. Sarebbe stata una buona idea prendere uno stand nella Fiera Internazionale del turismo ad Hannover.
La capacità di far riversare le persone sul litorale sarà poi compito degli imprenditori che dovranno anche dotare la riviera di attrattive che spingano il turista ad una permanenza di più giorni.
Molti tecnici ed urbanisti considerano il XIII come un Municipio spaccato in due: Ostia e l'entroterra, la parte più sviluppata e quella meno.
Questo è il risultato delle scelte dissennate delle precedenti amministrazioni: sono stati fatti investimenti esclusivamente sul litorale, come se il XIII Municipio si limitasse solo ad Ostia.
Quindi possiamo dire che lo sviluppo di questo municipio è stato dettato più dagli imprenditori che dai politici?
Diciamo da un accordo tra imprenditori e politici
In assenza di un PRG?
Il piano c'era, ma considerava solo problematiche legate alla balneazione. Il mare c'è ma non è tutto. Abbiamo gli scavi di Ostia Antica, la Pineta più grande d'Europa, secoli di storia che vanno raccontati, abbiamo delle risorse naturali come in nessun'altra parte di Roma e ritengo sia sciocco non sfruttarle.
Il mare non potrebbe essere un fattore trainante anche per l'entroterra?
Senza dubbio. Ad esempio in un piano organico di ricettività che non preveda alberghi solo sul lungomare, ma anche nelle zone più interne.
Altri interventi specifici per l'entroterra?
Negli anni '90 ci fu un progetto interessante di un'associazione chiamata Sinesi che proponeva di realizzare una città amministrativa: tutti gli uffici del XIII in una concentrazione fabbricati posti nella centralità sistema.
Perché non è stato realizzato?
Forse perché ritenuto troppo avveniristico rispetto al sistema elefantiaco dell'amministrazione comunale
Concessioni per le spiagge dalla durata triennale e un servizio che permetta ai cittadini di godere di coste pulite non solo d'estate ma tutto l'anno. Queste le novità del bando per le spiagge del XIII Municipio, cosa ne pensa?
Sono favorevole al bando perché rappresenta un indice di trasparenza e competitività. La concorrenza migliora il servizio e quindi ben vengano questi tipi di atti. È inconcepibile che fino adesso siano state fatte solo trattative private.
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