La filosofia degli annunci è sempre stata praticata da qualsiasi governo o forza politica. Oggi più che mai.
Ricordate Petrolini quando faceva la parodia di Nerone? “Faremo Roma più bella e più nuova che pria!” “Bene, bravo!” rispondeva il popolo.
Il segreto è ripetere la cosa spesso, alla fine qualcosa rimane.
Il popolo è disattento e alle anime semplici piace e importa poco se poi Nerone, alla fine, Roma la brucia.
Le tredici Consulte, organo di supporto all'attività del nostro Municipio, rappresentano una buona iniziativa.
L'incontro con i cittadini, Comitati di Quartiere, giovani e organizzazioni culturali deve necessariamente produrre risultati visibili altrimenti, come è più volte successo, si traduce in uno "sfogatoio".
Vedete, in passato, questo tipo di incontri ci sono sempre stati, si chiamavano in un altro modo.
Le Commissioni incontravano i Comitati e si discuteva dei problemi: verde pubblico, strade, degrado, abusivismo, scuole, iniziative culturali, estate romana e quant'altro.
Alcuni problemi sono stati risolti, la stragrande maggioranza devono essere ancora avviati a soluzione dopo anni e anni.
Da quanti anni esiste il terreno ad Acilia Sud senza che sia stato messo il primo mattone per costruire il nuovo pronto soccorso?
Come si fa a parlare di "vocazione turistica" di Ostia se mancano i fondamentali per una cittadina balneare?
Sul lungo mare, il mare non si vede, il controllo del territorio è scarso, la ricettività è scarsa, la pulizia delle strade è carente, le buche no, sulla viabilità e trasporti è meglio stendere un velo pietoso.
Si sente parlare di Rimini e Riccione. Ma stiamo scherzando?
Dare un po' di cipria al centro storico di Ostia va bene, paga in termini elettorali, ma anche nell'entroterra si vota.
Il turista che vuole farsi un giro nel territorio del Municipio gli può capitare di girare per l'Infernetto, vedere belle costruzioni, centri commerciali, ma rimanere sconcertato dalla viabilità e dalle buche.
Sono note le problematiche di quell'area ma, intanto, qualche marciapiede si può fare, o no?
Come la castità, anche la malattia degli annunci si può curare se presa in tempo.