Intervista a:

Pino Insegno
di Cristina Castagnaro




Romano (ma non romanista) di Monteverde vecchio, sposato da diversi anni con Roberta Lanfranchi, ex velina di Striscia la notizia e papà di un bimbo di due anni di nome Matteo.

Passioni di vita? La famiglia, il lavoro ed ovviamente la Lazio, sua squadra del cuore.
Lui, se non l'avete capito è Pino Insegno, simpatico comico della Premiata Ditta, una "squadra" che va avanti dal 1986 e che ogni volta fa sempre il tutto esaurito nei vari teatri d'Italia.
Allora Pino, raccontaci qualcosa sulla tua vita…
Bene, sono un comico e faccio parte da molti anni de La Premiata Ditta con i miei amici Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi. Siamo un gruppo affiatato e calchiamo le scene di teatri e televisione…ma questo non lo sapete già? Attualmente oltre questo, sono ospite in molte serate del Maurizio Costanzo Show e di Buona Domenica.
Parlando di te, non ti si può non associare alla Lazio, la tua squadra del cuore…da quanti anni sei tifoso bianco-azzurro?
Da sempre, diciamo da quando sono bambino, anche se comunque non provengo da una famiglia di laziali…mio padre, per esempio è del Genoa! Sul pianerottolo del palazzo dove abitavo ascoltavo una discussione fra due persone, un laziale ed un romanista. Alla fine il romanista dava ragione al laziale, ed io sono diventato della Lazio!
Sappiamo che spesso e volentieri segui la partita dalla Nord? Ti senti vicino alla tifoseria laziale?
Molto. Mi sento di essere un prolungamento della Lazio e dei tifosi, in particolare quelli della curva. Credo di condividere gli stessi interessi di tutte le persone che ogni domenica seguono la loro squadra con spirito di sacrificio, decisione ed onestà.
Anche tua moglie Roberta è della Lazio?
Col tempo lo è diventata. Guarda, a casa mia tutto è stato segnato dal destino bianco-azzurro. Mia moglie è del 1974, anno del primo scudetto, mio figlio è nato il 9 gennaio, giorno della nascita della S.S. Lazio, per cui…
Quali sono i tuoi interessi, calcio permettendo?
Quando non lavoro mi dedico alla famiglia. Non siamo dei grandi mondani io e mia moglie, ci piace la tranquillità e ovviamente stare con nostro figlio.
Forse non ti ricorderai ma qualche anno fa ti abbiamo intervistato assieme ai tuoi colleghi di lavoro della Premiata Ditta…
Come no, mi ricordo. A me fa sempre piacere rilasciare interviste e sono contento quando la gente mi ferma per strada, chiedendomi autografi o facendomi delle battute…voglio restituire lo stesso calore che il pubblico mi dà (anzi, ci dà) durante i nostri spettacoli, è il minimo per chi fa un lavoro come il nostro!
Pino, conosci il nostro quartiere, la nostra zona?
Sì, la conosco la zona… ci abitano i "cugini", vero?
Con questa battuta finale Pino ci saluta e ci dà appuntamento ai suoi prossimi spettacoli teatrali. Buon lavoro!

LE INTERVISTE

Sommario n° 60 - Feb. '02