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Non si erano mai visti insieme così tanti politici all’Axa. Un po’ perché, fortunatamente, la manutenzione delle strade e del verde consortile ce la curiamo da soli tramite il Consorzio; un po’ perché, dato il suo carattere residenziale, non è zona che tende a far notizia, consiglieri, assessori e presidenti, circoscrizionali e comunali, hanno spesso fortunatamente altre cose di cui occuparsi.
Chiaro che, pertanto, il casino poteva sorgere solamente in relazione a una delle due strade che riguardano il quartiere ma che non sono di pertinenza consortile, Via dei Pescatori (l’altra è Via di Macchia Saponara, ma quella è un’altra storia), che si era pensato di raddoppiare per creare una terza direttrice tra Ostia a Roma.
La mobilitazione dei cittadini contro la ventilata ipotesi è stata immediata e ha prodotto, un’affollatissima assemblea che, organizzata dal Comitato di Quartiere Axasicura, con la partecipazione del Comitato di Quartiere Axa di Margherita Rossetti e del neonato Comitato Consorziati Axa di Maurizio Giandinoto, è riuscita in due miracoli: il primo, di far sedere intorno a un tavolo rappresentanti, comunali e circoscrizionali, di diversa estrazione politica; il secondo, ancor più difficile, di indurli a prendere una posizione precisa e inconfutabile contro un progetto che avrebbe leso fortemente la residenzialità dell’Axa.
D’accordo che decidere di “non fare” è più facile che “fare” qualcosa, ma è bene sottolineare come, grazie a settimane di lavori preparatori, contatti informali e a un’assemblea magistralmente diretta dal generale Mantovanelli, del CdQ Axasicura, l’obiettivo prefissato sia stato pienamente raggiunto e il tanto temuto pericolo, probabilmente scongiurato. Come sottolineato giustamente dal presidente del Consorzio Axa, Francesco Longo, in un suo centrato intervento, non si può risolvere il degrado urbano di alcuni quartieri... degradandone altri!
Ma i veri protagonisti dell’assemblea sono stati i cittadini dell’Axa.
Persone tranquille ed educate, alle quali non riesce proprio (tranne casi limite, passati nella storia di questo quartiere) di alzare la voce, manifestare o far gazzarra davanti a qualche palazzo di potere, ma che, per una volta, speriamo non l’ultima, hanno saputo smentire la loro fama di persone distaccate con una partecipazione che non vedevamo da tempo.
Firmando oltretutto una petizione popolare, che chiede lo stralcio del progetto e che, mentre state leggendo quest’editoriale, continua a raccogliere adesioni nei locali del Consorzio Axa, presso alcuni bar ed edicole del quartiere e, nella mattinata di sabato 23 e domenica 24 febbraio, in un banchetto a Piazza Eschilo.
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