Più “volanti” per una maggior sicurezza

di Luca Leonardi

Qualcuno dà la colpa ai giocatori della Roma, i quali, trasferendosi in massa negli ultimi anni nelle ville dell'Axapalocco avrebbero fatto un'ottima pubblicità alla "appetibilità" del quartiere.
Qualche altro, più razionalmente, attribuisce il fenomeno a situazioni oggettive del territorio: scarsa illuminazione, ville facilmente penetrabi- li, una vegetazione che offre un buon nascondiglio ai malintenzionati e

l’insufficienza numerica di forze dell'ordine presenti nel territorio.
Se però i recenti fatti criminali hanno destato tanto scalpore sulle pagine dei giornali, è perché hanno rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Girando per il quartiere e parlando con le persone, si tasta il polso della situazione e posso garantirvi che, dopo il traffico, la criminalità (sia la micro che quella organizzata) è l'argomento di maggior doglianza e per il quale vengo maggiormente sollecitato a scrivere articoli ed editoriali.
Purtroppo però, per sconfiggerla non basta scriverne, altrimenti su ZEUS pubblicheremmo dossier e dossier sull'argomento. Quello che servirebbe e che dai vari Comitati (di quartiere e per la sicurezza) viene a più riprese richiesto, è una maggior presenza di forze dell'ordine che, data l'ampiezza del territorio di loro competenza (che va da Torvajanica a Fiumicino, da Ostia al Centro Giano) e la penuria di uomini e volanti (non arrivano a dieci) di cui dispongono, fanno il possibile e a volte anche di più per arginare il triste fenomeno.
Tra iniziative di isituzione di servizi privati di vigilanza, che periodicamente vengono vagliate dai presidenti dei Consorzi di Axa e Casalpalocco (in quest’ultimo si procederà a una sorta di referendum per decidere se far girare una pattuglia h24 nel quartiere) e tentativi di qualche ottimista di minimizzare, chissà poi perché, il problema, cresce la paura dei residenti.
Per Alessandro Fulloni, giornalista del Corriere della Sera, “il breve tempo di reazione dei carabinieri nella recente rapina di Via Stesicoro sta a dimostrare come le forze dell’ordine svolgano più che egregiamente e con estremo impegno il loro lavoro. Purtroppo, in quartieri residenziali come l’Olgiata, Casalpalocco, Axa o anche i Castelli, le rapine stile Arancia Meccanica hanno più probabilità di successo: cose di questo genere sarebbero impensabile nel centro storico di Roma. Più che per la maggior presenza di tutori dell’ordine, è un fatto di maggior controllo sociale. Il rovescio della medaglia della tranquillità e della residenzialità è, a volte, una maggiore probabilità di essere “visitati” dai ladri. Certo, se ci fossero più “volanti” in giro sarebbe meglio, come è chiaro che il furto o la rapina a casa di un calciatore della Roma o a un’attrice fa più notizia che se venissero a rubare a casa mia...”

Cosa fare, però, per difendersi, nell’attesa del da tutti auspicato aumento di pattugliamento del territorio?
“A causa del mio lavoro - ci dichiara Massimiliano Cerrina, palocchino e deejay del Trinity College, uno dei discopub più trendy della Capitale - torno a casa la notte agli orari più disparati. E forse non è un caso che, finora, facendo i debiti scongiuri, non abbia ancora subito furti. Credo comunque che i ladri vadano soprattutto dove sanno di poter trovare e dove possono agire con più tranquillità...”
In quartieri dove le inferriate alle finestre le hanno i residenti, e non i ladri, e dove è facile incontrare chi, alla domanda se ha subito furti nella sua villa, ci chiede incredulo se vogliamo sapere esattamente quanti o se ci accontentiamo di un numero approssimativo, si arriva all’assurdo (ma mica tanto) di reclamare con i rispettivi Consorzi se, per abbellire il quartiere, vengono installate delle panchine affinché il verde di cui l’Axapalocco dispone in abbondanza possa essere maggiormente fruibile.

Potrebbero infatti costituire degli ottimi punti di osservazione per eventuali malintenzionati!
Si arriva al caso limite del titolare di un vivaio di Casalpalocco, il quale ha dovuto cedere l’attività, esasperato dai continui furti subiti: ben 7 in meno di due anni!
Mentre, soprattutto tra supermercati e banche, esistono speciali graduatorie stilate in base al numero di furti e di rapine subite.
Intanto, in molti, all’Infernetto rimpiangono il leader curdo Ocalan e, soprattutto, l’enorme dispiegamento di forze di polizia destinate alla sua incolumità: sarà stato un caso, ma in quel periodo i furti e le rapine nelle ville cessarono di colpo!
Partito il leader curdo...
Un’altra delle concause che agevolano la criminalità, oltre alla particolare struttura urbanistica del territorio, è la scarsa illuminazione, dovuta sia all’assenza dei negozi nelle strade, cosa che invece non si verifica a Roma, che agli impianti di illuminazione che i due Consorzi si apprestano a sostituire.
All’Axa i lavori iniziati nella zona circostante al MetroDrive In hanno suscitato l’entusiasmo dei residenti di Via Anacreonte, che ora si sentono più protetti. Analogo entusiasmo a Casalpalocco dove, la scorsa estate, le nuove lampade a vapori di sodio hanno sostituito in alcune strade le vecchie a vapori di mercurio, rendendo indubbiamente la vita più difficile a quanti confidano nella poca luce per scavalcare le mura di cinta delle abitazioni senza essere notati.
E i vip? Minimizzano. Luciano Rispoli, il noto conduttore televisivo che non è raro veder passeggiare nelle vie del quartiere, si dichiara sicuro: come apprendiamo dall’articolo di Fulloni lui possiede “un antifurto sofisticatissimo”.
Quale? I suoi tre cani che, come ho potuto personalmente verificare, “si mettono ad abbaiare all’avvicinarsi di qualunque sconosciuto”.
Già, i cani. Altro elemento caratteristico del paesaggio dell’Axapalocco. Come le sbarre alle finestre e le sirene di allarme in bella vista. C’è chi possiede, però, il set completo di autodifesa ed è stato ugualmente svaligiato.
“Se vogliono, entrano ugualmente - ci dichiara un commerciante dell’Axa che preferisce rimanere anonimo - non ci sono allarmi, cani o inferriate che tengano. Non si può presidiare la casa 365 giorni all’anno e sono loro i primi a sapere come fare a disattivare gli allarmi. L’unica speranza è di beccarli, come si dice a Roma, “con il sorcio in bocca”, ma perché sia possibile occorrerebbero più volanti in giro per il quartiere. I dispositivi di allarme però servono a rallentare il loro, chiamamolo lavoro, e andrebbero sempre installati, nella speranza che qualcuno noti i ladri e chiami la Polizia”.
Mentre, come ci conferma il delegato alla sicurezza, Pier Paolo Zaccai, “il XIII Municipio sta predisponendo, con le forze dell’ordine, un piano di sicurezza per tutto il territorio municipale, per ridurre il livello di rischio dei residenti e dare maggiore sicurezza ai cittadini, un piano che sarà comunicato ai mezzi di informazione nelle prossime settimane”, i residenti dell’Axa, scossi dagli ultimi episodi, ma rinfrancati anche dall’arresto dei due delinquenti, ringraziano attraverso il comitato Axasicura, i carabinieri di Ostia e Acilia per la “brillantissima operazione portata a termine con esito estremamente positivo e gratificante per tutti gli appartenenti all’Arma” congratulandosi personalmente con il Comandante Generale, Gen. Siracusa.
Congratulazioni ovviamente condivise anche dal nostro giornale.

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C.d.Q. AXA SICURA

Sommario n° 59 - GEN. '02