Consorzio di Casalpalocco:
il bilancio di un anno


Nostra intervista al presidente Fabrizio Testa, ad un anno dal suo insediamento

Allora, presidente Testa, ci rivediamo ad un anno dalla tua elezione, cosa mi racconti di nuovo?
Innanzitutto voglio ringraziare tutta la squadra a cominciare, proprio dall’ing. Mezzanotte anche se ha deciso di dimettersi dopo sei mesi. Vedi, la nuova amministrazione si è distinta proprio per la sua collegialità, senza di loro non avrei mai potuto sostenere l'onere di sostituire un grande presidente come l'on. De Meo.
L'approvazione del bilancio è avvenuta con un plebiscito di voti, io ad essere sincero me lo aspettavo e tu?
Sinceramente, sapere che solo 4 consorziati sugli oltre 4300 non hanno approvato il tuo operato, è una gran bella soddisfazione!
Anche perché un conto è votare su di un programma che proponi, altra cosa è votare sull'azione di un'amministrazione. In questo caso i consensi sono addirittura aumentati e ne sono molto fiero, ma, ripeto, il merito è di tutta la squadra.
Cosa hai provato quando la trasmissione di RAIUNO "Uno-Mattina" ha trasmesso uno special sulla tua iniziativa con i ragazzi down?
Il successo di questa iniziativa va soprattutto a chi lavora al Consorzio, per aver fatto sentire a casa dei ragazzi che spesso la società emargina. Anche se non è scritto sullo statuto consortile, credo che l'impegno sociale sia una delle priorità di ogni uomo che possieda dei valori. Ricordo, per evitare sterili polemiche (innescate sempre dai soliti…), che tutto questo è stato realizzato a costo zero per il Consorzio.
A proposito, come hai trovato la struttura consortile nel suo complesso?
Sinceramente, da come me l'avevano descritta, pensavo di trovare una situazione allo sbando. Così non è stato, anzi, ho trovato tutte persone disponibili.
Però ho visto che hai apportato molte modifiche...
Non poteva essere altrimenti, anche per una questione di età rispetto al mio predecessore.
La prima cosa che ha colpito gli impiegati è stato il mio ritmo di vita, come sai corro tutto il giorno, ritmo a cui si sono dovuti adeguare. La seconda è stata la mia indipendenza nel fare le cose. Ti faccio un esempio. Se devo fare una fotocopia o, ancor meglio, una telefonata, alzo la cornetta e chiamo io direttamente senza passare per le segretarie, anche per non disturbarle nel loro lavoro. Questo le ha quasi "scioccate", perché erano abituate ad un diverso modo di fare.
Nel lavoro degli uffici abbiamo snellito molte procedure e puntato sull'informatizzazione. Ciò ci ha permesso di non dover sostituire le due impiegate che sono andate in pensione, con un risparmio per i consorziati di circa 150 milioni.
Con gli operai il discorso è diverso. Ho trovato molta demotivazione, come se venire a lavorare al Consorzio fosse come andare lavorare al ministero, dove se lavori o no, nessuno ti controlla. Su questo sono intervenuto: innanzitutto ho preteso che sulle divise da lavoro fosse ben evidente il fatto che erano nostri operai, così che i consorziati potessero avere facilità nell'individuarli, richiedendo degli interventi particolari.
Ma il vero cambiamento è stato quello di inserire la meritocrazia. Prima veniva corrisposto un premio a prescindere se l'operaio avesse lavorato con impegno o meno. Questo non era accettabile ed ho provveduto a cambiare metodo, non senza resistenze sindacali.
Posso immaginare. Quali credi siano stati, in questo anno di gestione, i tuoi successi e, al contrario, gli argomenti sui quali dovrai lavorare di più?
È difficile fare una classifica, ma certamente quello di aver dato il 20% di acqua irrigua in più, spendendo solo 1.700.000 contro i 2 mi-liardi previsti, è stato un fiore all'occhiello della nostra gestione. La gestione dei rifiuti è, invece, l'argomento sul quale ci stiamo maggiormente concentrando.
In questi giorni sei stato al centro delle polemiche per l'assegnazione da parte del Municipio XIII del terreno per la realizzazione della sede consortile.
A volte non capisco certe polemiche. Non credo che i palocchini siano entusiasti di pagare 60 milioni, per una sede indecente, a colui che ha acquistato tutto il verde di Casalpalocco, evidentemente c'è qualcuno che la pensa diversamente…
Non ho fatto altro che riprendere una richiesta fatta nel passato dall'on. De Meo e portarla a termine, se questa è una colpa me l'assumo in pieno!!
Ti si accusa di aver fatto una pagella tra i consiglieri municipali e di aver riportato frasi del dibattito consiliare.
Credendo fortemente nella trasparenza, ho reso pubblico ciò che pubblico già era: infatti ogni verbale di seduta è a disposizione dei cittadini.
Avendo poi una parte politica richiesto il voto nominale, per denunciare penalmente ed amministrativamente coloro che avessero votato a favore della delibera, ho voluto far conoscere agli abitanti di Casalpalocco coloro che, pur rischiando in proprio, si erano schierati dalla loro parte a prescindere dalla parte politica.
In questi giorni è stato distribuito dai D.S. di Casalpalocco un volantino nel quale ti si accusa di non occuparti fattivamente presso il Comune di Roma affinché lo stesso recepisca definitivamente la Convenzione...
La convenzione di cui si lamenta "la non formalizzazione" è pendente per la discussione presso il Comune di Roma. Il ritardo è dovuto ad una nostra azione, tesa ad non far crescere esponenzialmente i costi delle quote consortili.
Infatti, la precedente amministrazione aveva richiesto al Comune di Roma di prendere in carico le strade del Consorzio, fermo restando che i costi di ordinaria e straordinaria manutenzione restassero a carico del Consorzio stesso. Questo è inaccettabile: è come se un'abitante di un palazzo di Ostia oltre a pagare le normali tasse, dovesse, insieme agli altri condomini, pagarsi anche l'asfaltatura e la manutenzione della strada davanti casa e in quota parte anche quelle di tutta Ostia! Giudicate voi…
Ti si accusa inoltre di fare "spicciola propaganda"...
Considero il volantino, di cui sopra, un pedestre tentativo di giustificare il loro comportamento politico, assolutamente poco comprensibile dagli abitanti di Casalpalocco. È ora di finirla!!! Tutto ciò che rende così bello il nostro quartiere ce lo siamo pagati a caro prezzo!
Pur essendoci delle strade comunali non ricordo di aver mai visto una spazzatrice del Comune di Roma, il verde ce lo curiamo con i nostri soldi, gli unici servizi che non funzionano sono proprio quelli comunali!
Eppure ci sono dei "brillanti politici", che ancora insistono con questa vecchia storia del quartiere ricco per negarci dei sacrosanti diritti. Mi auguro che gli interessi dei palocchini, cittadini Romani, che pagano tasse salate, vengano anche da "questi signori" reputati più importanti della " spicciola propaganda"!
Ho letto su un quotidiano che farai un referendum sulla sicurezza.
Sì, ho avuto molte richieste di ripristinare la vigilanza privata ed ho deciso perciò di chiedere agli abitanti di Casalpalocco che cosa ne pensano. Approfittando di una lettera che per legge devo inviare ai consorziati, chiederò a tutti cosa ne pensano e soprattutto i costi ulteriori che dovremmo sostenere. Fermo restando che la decisione finale sarà presa dall'Assemblea consortile.
Come al solito vai di corsa, per cui ti faccio le ultime due domande. La prima prende spunto dalle cartelle di alcuni vivai che hai in mano: ci sono novità?
Non dovrei dirtelo, ma tra poco rivedrai i fiori a Casalpalocco….
L'ultima domanda è "cattiva". Il volantino di cui sopra ti accusa di aver fatto propaganda politica, attraverso un volantino, a spese dei consorziati.
Caro direttore, ti ringrazio per questa domanda in quanto mi permette di chiarire tramite le pagine del tuo giornale le cose, anche in considerazione del fatto che il costo del primo volantino ho potuto sostenerlo di tasca mia… il secondo mi sarebbe stato molto più gravoso in quanto i pannolini per i bambini costano sempre di più ed ho scoperto, da poche ore, che sarò padre per la seconda volta!

Il Consorzio di Casalpalocco
Sommario n° 59 - Gen. '02