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“In campagna elettorale hanno fatto promesse che ora non possono mantenere!”
È durissimo lo sfogo di Piero Giannitti, presidente dell’Associazione delle Vittime della Via del Mare, costituitasi nel luglio del 1999 e che conta quasi 800 iscritti.
“Fino agli ultimi incontri con il prefetto Mosino, Regione, Provincia e Comune non è stato mai sollevato il problema dei mezzi pesanti.
È tutta una scusa per bloccare un progetto, pronto da mesi, e per acquisire visibilità politica.
Il presidente Bordoni, rifiuta tutto quanto gli è offerto dal sindaco Veltroni e ora si è inventato questo tavolo di tecnici, una buffonata che non porterà a nulla e che serve solamente a fare promesse di facciata e a perdere tempo!
Perché solo ora ci si accorge di un editto del 1928?”
Il sogno di Piero Giannitti è di vedere finalmente la Via del Mare e la Via Ostiense a senso unico e far sì che la morte di sua figlia Micaela non sia stata inutile.
Vuole istituire un concorso per creare un monumento che ricordi le vittime della Via del Mare, da collocare di fronte al cimitero di Ostia Antica.
E per far fronte alle iniziative dell’associazione tira fuori il denaro di tasca propria.
Ma ormai è diventato lo scopo della sua vita: impegnarsi in prima persona per la sicurezza di una delle vie più pericolose d’Italia (237 vittime negli ultimi dieci anni, di cui 37 in quello che sarà ricordato come l’anno critico, dal 1999 al 2000).
Gli incidenti della scorsa primavera hanno scioccato le coscienze di molti e fatto sì che i controlli su questa trafficata e pericolosissima arteria venissero intensificati da parte di vigili urbani e polizia stradale.
E non è un caso che da allora gli incidenti siano sensibilmente diminuiti, grazie anche ai miglioramenti apportati alla segnaletica orizzontale e verticale.
“Nonostante tutto, - è la speranza di Piero Giannitti - sono ottimista. Spero solo che prima di vedere il senso unico su quella strada maledetta non ci debbano essere altri morti...”
Una speranza condivisa da tutti noi...
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