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Lo sapete che la Circoscrizione ora si chiama Municipio? Sono sicuro di sì.
Il Ministero della Sanità ora si chiama "della salute" e già uno si sente meglio.
I cambiamenti servono eccome. Si spera, almeno, nell'effetto placebo.
Il cambiamento amministrativo dovrebbe generare una nuova vitalità in chi governa e in chi si oppone.
Succede, però, che da anni si parli di ampliamento o di un nuovo camposanto nel territorio ma tutto resta come prima.
Succede che, per i poveri cittadini del nuovo Municipio, andare a Prima Porta, per un appuntamento da rinviare all'infinito, se possibile, significhi essere salassati in quanto troppo lontano.
Pensate alle persone anziane che vogliono andare a trovare i propri cari, che odissea devono fare se non c'è qualcuno che li accompagna. Problema prioritario quindi.
Succede pure che una scuola materna, restaurata da mesi, come quella di Via Bepi Romagnoni, non venga aperta.
Succede, chiaramente, che se le scuole pubbliche non si aprono, quelle private si riempiono. Altro salasso.
Succede che il Consorzio di Bonifica ricominci con le cartelle pazze e succede pure che il suo Commissario replichi, alle giuste proteste dei cittadini, con un semplice "forse fisiologiche inesattezze".
Non sarà un salasso, ma per chi non deve pagare quella tassa apparirà come una vergognosa tangente anche se fisiologica.
Succede, ancora e periodicamente, che riesploda la rivolta anti Rom al campo sosta di via Ortolani di Dragona.
Episodio del 12 settembre scorso. Puntualmente, come sempre avviene dopo la rivolta, si assiste al controllo e ritiro di refurtiva varia e promessa di rimuovere il problema.
In questo caso, salasso, minacce e rabbia.
Sembra, e ormai non è più una notizia, che del prosieguo dei lavori per l'allargamento di Via di Macchia Saponara non si intravedano tempi certi e a breve periodo.
Salasso di bile in chi sperava nel ricambio politico e amministrativo. Basta leggere le lettere di protesta e delusione che i cittadini di questo territorio inviano ai giornali locali.
Vedete, non è che non si discute di queste cose in Municipio, si discute pure troppo.
È lo sport nazionale dove non vince mai nessuno perché, alla fine, stanchi, non c'è più tempo di passare dalle parole ai fatti.
Intanto c'è chi si fa la strada privata (sbarre abusive), il Cotral che chiede l'aumento del biglietto del servizio pubblico sempre più scadente, la Via del Mare è sempre più caotica.
Succede, e questa è una notizia positiva, che un ristoratore di Ostia abbia vinto un premio nazionale.
Pertanto è lecito, nel raffronto tra cose positive e negative, concludere che l'appellativo "alle vongole" del nostro Municipio è nobilmente acquisito sul campo.
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