Sulla sicurezza
di Dario Bensi






Da Zeus n° 57 - Novembre 2001



Uno degli argomenti sui quali il Centro Destra ha puntato la propria campagna elettorale è stato quello della sicurezza.
Per tener fede alle sue promesse, ha subito studiato un piano per istituire il vigile di quartiere, dividendo il nostro Municipio per settori ed andandone ad individuare gli spazi idonei ove collocare la sede distaccata del corpo dei Vigili Urbani.
Votata in Consiglio all'unanimità l'istituzione del vigile di quartiere, questa maggioranza si è subito attivata per trovare la sede per il terzo settore (Infernetto) in quanto reputato quello più a rischio e, con un atto di forza, ha occupato la sede dell'ex dazio sulla litoranea (distante 7 km dall'Infernetto).

Tale iniziativa, ha suscitato non poche perplessità nella minoranza, primo perché non si può certo considerare sede idonea del Vigile di quartiere una sede che si trova distante dallo stesso 7km e, secondo, perché l’occupazione violenta di una sede senza senso e necessità dà un pessimo esempio alla cittadinanza molto spesso criticata per le occupazioni di spazi comunali ad uso abitativo (si ricorda che chi occupa è con l'acqua alla gola senza lavoro e senza casa).
Quale sarà la reazione di tutti quei cittadini dell'Infernetto che hanno creduto e votato questo centro Destra?
Non si sentono presi in giro? O forse ci si muove ancora per scomparti senza capire che la giunta Municipale è composta da uomini che oltre a rappresentare un partito hanno, come scopo primario quello di rendere vivo e funzionale il proprio territorio e, soprattutto quello di mantenere fede alle proprie promesse e non camuffarle per le proprie finalità.
Dico questo perché la scelta della sede dell'ex dazio nasconde una voglia della attuale Giunta di dimostrare al Campidoglio la propria autonomia e di porre le basi per un ulteriore sfruttamento di quella parte del litorale ancora non interessata da fenomeni di cementificazione e deturpamento della meravigliosa duna mediterranea.
Altro argomento di estremo interesse è quello relativo ai rapporti tra i consiglieri della maggioranza, con spaccature profonde tra Forza Italia e Alleanza Nazionale che si concretizzano spesso in opinioni contrastanti anche in Consigli che spesso questa maggioranza sospende prima della votazione per cercare di ricompattare un gruppo poco coordinato.
La diversità di opinioni in un sistema democratico è cosa normale ma la diversità di applicazione crea confusione e immobilismo ed è forse per questo motivo che il nostro Municipio sta degradando visibilmente con strade sempre più sporche, con interventi sulla viabilità molto discutibili e improvvisati e con servizi sociali che non riescono a dare risposte ai problemi dei cittadini.
Si consideri solo che tra i pochi Consigli convocati circa il 50% sono stati convocati su ordini del giorno proposti dalla minoranza.
Concludo, come sempre, con l'augurio che al prossimo appuntamento avremo qualcosa di più concreto da commentare.

Dario Bensi - consigliere Rifondazione Comunista in XIII

Maggioranza e Opposizione
Sommario n° 57 - Nov. '01