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Ha tenuto tutti col fiato sospeso, poi ha deciso di dividere le luci della ribalta con i suoi parenti più stretti: cozze e vongole fra tutti.
La tellina non poteva mancare nella X edizione della sagra che gli straordinari abitanti del Borghetto dei Pescatori di Ostia le dedicano ogni anno, in questo confine sempre più labile tra un'estate che non se ne vuole andare e un autunno che non riesce ancora a farla da padrone.
I grossi timori della vigilia sono stati superati con un escamotage, frutto dello spirito di iniziativa e di sopravvivenza che non può difettare in un pescatore: sono poche le telline pescate quest'anno? Integriamole con altri molluschi!
E così la Sagra della Tellina si è trasformata in una Sagra dei Frutti di Mare, famiglia nella quale, comunque, la tellina da sempre qui a Roma fa la parte del leone.
Organizzata dal locale Comitato di quartiere, in collaborazione con la cooperativa di pescatori S. Nicola e l'A.S. Pescatori Ostia, la Sagra della Tellina ha richiamato l'abituale folto pubblico di curiosi, turisti e, soprattutto, appassionati di questo gustosissimo bivalve, che trova la "morte sua" nello spaghetto.
E siccome il sugo con le telline è sempre un po' piccante, si è deciso di abbinare alla manifestazione un "contorno" adeguato: inizio con body painting (la pittura sul corpo di modelle), a seguire l'esibizione dei Centocelle Nightmare, gli ormai celebri spogliarellisti romani, seguiti dai non meno acclamati Tellina Boys, una sorta di Fully Monty de noantri, che hanno riscosso un notevole successo tra i circa 20.000 visitatori di quest'anno.
Ma il clou è stato, come del resto ogni anno, il banco dove sono stati serviti quasi 5.000 piatti di pasta, tra una cinquantina di chili di telline e circa duecento tra cozze e vongole. Con 3.000 lire si è riusciti "ancora" a gustare una ricca porzione (e non solo per la scarsità del mollusco, l'undicesima sarà infatti anche la prima edizione... con pagamento in euro!).
"La scarsità delle telline - ci spiega Roberto Pizzuti, organizzatore della sagra - può dipendere da molti fattori. Innanzitutto il periodo migliore per la pesca è giugno-luglio, poi il ripascimento potrebbe aver alterato l'habitat di questo bivalve che è un frutto di mare molto delicato. Forse quest'estate poi il mare non è stato sufficientemente mosso o forse tutto è dovuto a un fatto ciclico, non tutte le annate sono buone..." L'Istituto Zooprofilattico ipotizza che ci sia lo zampino di un parassita che ne impedisce la riproduzione, qualcun'altro se la prende con la pesca indiscriminata dovuta al sempre maggior successo che la tellina riscuote sulle nostre tavole. Fatto sta che la tellina dà a tutti... appuntamento alla XI edizione della sua riuscitissima Sagra!
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