Pineta: un anno dopo
di Bianca Maria De Luca

Molti cittadini, a seguito degli articoli che leggono dalle pagine di ZEUS, ci inviano notizie utili, ci telefonano e ci continuano a chiedere notizie sulla "rinascita" della pineta di Castelfusano, rinascita tanto decantata ma ancora poco tangibile.
Non possiamo certamente deluderli, per cui proviamo a fare un passo indietro.
Dopo l'incendio che l'ha distrutta il 4 luglio del 2000, tanti sono stati gli interventi di personalità e di uomini politici per far sì che la pineta tornasse a breve "come una volta"
Impossibile, purtroppo!

Tanti anni sono stati sprecati nella mancata prevenzione, animali e piante sono stati dimenticati da un potere che si muove "solo quando i buoi sono scappati".
Alcuni interventi sono stati messi in atto dopo una verifica da parte di eminenti studiosi, come il taglio e la ripulitura dagli alberi bruciati.
Giacomo Vizzani, politico residente nel nostro territorio, sicuramente più sensibile di tanti altri, si è immediatamente attivato dopo l'incendio chiedendo lo stanziamento in assestamento di bilancio comunale di 1.750.000.000.

Nel settembre 2000 ha poi richiesto alla società Telespazio di approntare un progetto "per un sistema di prevenzione e monitoraggio dagli incendi boschivi dell'area di Castelfusano".
Tale progetto integra tecnologie di rilevamento satellitare con altre tecniche di osservazione per poter fornire una risposta al problema della prevenzione e lotta agli incendi boschivi nell'area in oggetto.
Una soluzione modulare e scalabile rispetto ad ulteriori esigenze di controllo che possono manifestarsi sia nel territorio del Comune di Roma che nel territorio provinciale e regionale.
L'idea progettuale si basa su un complesso di servizi forniti alle autorità competenti da un sistema alimentato  da diverse fonti di dati

e di prodotti elaborati; servizi che si basano sulla prevenzione alla lotta attiva, infine alla valutazione degli eventuali danni.
Le stazioni di rilevamento, posizionate in punti strategici del territorio, sono dotate di sensori nell'infrarosso e nel visibile, montate su piattaforma rotante su struttura sopraelevata; i dati all'infrarosso permettono la sorveglianza ed il rilevamento automatico, le immagini nel visibile trasmesse al centro operativo di competenza danno la possibilità agli operatori presenti in sala di osservare il territorio o l'incendio.
Elaborando i dati localmente per individuare eventuali presenze di incendi o focolai, minimizzando così i falsi allarmi.
In caso di segnalazione è prevista la conferma dell'allarme e l'invio dello stesso, con la posizione rilevata, in tempo reali al centro di controllo.
Il Sistema Informativo Geografico è interfacciato con modello di propagazione del fronte del fuoco che permette di simulare - sulla base della condizione meteorologica - dello stato della vegetazione, gli spostamenti del fronte fiamma.
Prevenzione e operatività sono le fondamenta del sistema di Telespazio che il nuovo assessore della Giunta romana, Dario Esposito, ha promesso di verificare in maniera più approfondita prima di andare a gara, mentre l'allora assessore De Petris non lo prese in fattiva considerazione.
La preoccupazione è che non si arrivi in tempo e perdere così i fondi stanziati: dicembre è prossimo.

La pineta di Castelfusano

sommario n° 55 - Sett '01