Dicono di noi...

di Luca Leonardi


Un fedele lettore ci ha segnalato un articolo sul centro residenziale Axa comparso nel mese di giugno su La Repubblica.
Titolo: Axa, quelle ville "ad ostrica" nella California dei calciatori.
La giornalista Elena Stancanelli parla dell'Axa, anzi "di Axa" come scrive lei, come di un quartiere in cui vivono "quasi tutti i giocatori della Roma" .
E prosegue: "Somiglia ad alcune zone di Los Angeles.
Per le piante curate e rigogliose, l'odore del mare, le strade linde, gli uomini e le donne in tuta da ginnastica con la bottiglia d'acqua minerale nella mano destra.
E perché anche Axa è pensata come una specie di ostrica, chiusa a proteggere da aggressioni e ammiratori la sua bella perla preziosa.

Per questa programmatica inviolabilità, passeggiare per Axa è un po' imbarazzante.
Non si sa bene cosa fare, dove poggiare il coltello e forzare perché si spalanchi.
Converrebbe che, come a Beverly Hills, qualche audace e informato imprenditore predisponesse una bella mappa delle celebrità e le loro dimore, da distribuire a pagamento all'imbocco del quartiere.”
L’articolo continua in “Axa, Casalpalocco e Infernetto formano una triade indivisibile ma, come ogni coalizione che si rispetti, con le sue belle identità distinte.
Sono tre quartieri residenziali costruiti per dare l'illusione a chi ci abita di essere in vacanza tutto l'anno.
Somigliano a Forte de' Marmi, Porto Ercole, il Circeo, somigliano a posti in cui si gira in bicicletta, si compra il gelato alle cinque del pomeriggio, si indossa il costume da bagno al posto delle mutande.”
Cosa dire? D’accordo per quanto riguarda Los Angeles, anche se il paragone non brilla per originalità, e per le donne in tute da ginnastica di morettiana memoria (Moretti parlava di Casalpalocco ma il principio è lo stesso....) ma, ad essere sinceri, passeggiare per l’Axa è tutt’altro che imbarazzante!
E sì che per l’aggettivo c’era possibilità di scelta: rilassante, riposante, rivitalizzante... fate voi.
Al limite, pericolosa (per via delle cacche dei cani o degli scippi notturni), ma imbarazzante... proprio no!
Per l’inviolabilità, poi? Qui i furti nelle case sono all’ordine del giorno, le inferriate alle finestre non più un optional ma un obbligo da assolvere non appena si costruisce casa.
E poi, cari giornalisti, mettetevi un po’ d’accordo! Per i cronisti sportivi del Messaggero, i giocatori della Roma sembrano abitare tutti a Casalpalocco.
Totti viene sempre descritto nella sua “villa di Casalpalocco”, così come Candela e Delvecchio, mentre tutti qui sanno che le loro ville sono all’Axa, come anche quella di Emerson, mentre a Casalpalocco abitano Batistuta, Montella e abitava, fino a qualche mese fa, Cristiano Zanetti.
Una delle giustificazioni che vengono date da chi sbaglia il nome dei quartieri è che “l’Axa è ancora poco conosciuta, mentre ormai Casalpalocco sanno tutti dov’è...”.
Certo, se nessuna la nomina quando può essere nominata, l’Axa continuerà ad essere sempre poco conosciuta....
Per la cronaca: al Messaggero, l’unico che parla della “villa di Totti all’Axa” è Davide Desario.
Il quartiere (almeno quello di fede giallorossa) lo ringrazia sentitamente!
E ringraziamo anche la Stancanelli che, se non altro, ha rivolto al nostro quartiere tanta attenzione da dedicargli addirittura un articolo...
 
 


 

Beatrice Lorenzin è una giovane, neoeletta consigliera del Comune di Roma.
Dotata di una forte carica di simpatia e anche di un certo fascino, dopo tre anni e mezzo passati sui banchi dell’opposizione di centro-destra di Via Claudio e aver ricoperto svariati incarichi nelle organizzazioni giovanili di Forza Italia, è migrata sui banchi dell’opposizione (sempre di centro-destra) dell’aula Giulio Cesare.
Prima dei non eletti, è subentrata in Consiglio Comunale al dimissionario Mario Pescante, nominato sottosegretario.
È conosciutissima in XIII circoscrizione e se ne può sentire parlare addirittuta a La Habana (come può testimoniare un assessore del nostro XIII Municipio) dove un ai-

tante giovane romano ivi residente se la ricorda addirittura come aspirante giornalista.
Di lei si è occupato anche L’Espresso del 9 agosto scorso nella rubrica Nemici miei.
La Lorenzin sarebbe contraria all’istituzione a Roma di un registro comunale per le coppie di fatto, “perché mina l’integrità del concetto di famiglia”.
È stata sconfessata, nel giro di un mese, addirittura dal Papa, il quale ha dichiarato che le coppie di fatto “pur contrarie al progetto divino” rappresentano una realtà che non si può ignorare.
Per fortuna è all’opposizione!!!

Notizie dall'axa

Sommario n° 55 - sett. '01