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Da Zeus n° 54 di Luglio 2001
Dopo le innumerevoli iniziative che si sono susseguite nell'arco dell'anno, atte a commemorare l'incendio della nostra secolare pineta, purtroppo dobbiamo constatare che le iniziative si sono fermate sulla carta.
Fondi ed enti costituiti all'uopo poco o nulla hanno apportato in quella che era la necessità primaria della cittadinanza: la prevenzione.
Un rimpallo continuo di competenze tra Uffici di Roma, XIII Municipio , corpo forestale, Giardinieri, professori e quant'altro.
Chi transita lungo i viali cimiteriali della pineta si renderà conto che le bocchette dell'acqua sono ancora in disuso e che nessuno è intervenuto a migliorare la situazione di completo abbandono.
Si poteva evitare lo scempio. Si continua a perseverare.
Pongo l'accento su una necessità che forse è solo di chi vi scrive: la coscienza cittadina, l'amore per l'ambiente che ci circonda, la necessità di appartenenza, come la esprime l'abitante?
Credo, purtroppo, andandosene al mare.
Ai fessi, a quelli che credono il compito di fare!
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