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Amianto a Casalpalocco
Gentile dr. Leonardi,
sono proprietario di un’abitazione a Casalpalocco e, facendo lavori di ristrutturazione della mia casa, ho dovuto far smaltire dall'impresa le fioriere che delimitavano la balaustra del terrazzo perché con stupore ho appreso essere in amianto.
Guardandomi intorno alla mia isola e purtroppo in tutta Casalpalocco, tali fioriere sono presenti a centinaia e, cosa ancor più grave, in uno stato di decomposizione, con evidente rilascio del famigerato e nocivo amianto, che, oltre ad essere cancerogeno per noi, lo è soprattutto per i nostri figli in fase di crescita e che giocano nelle aree in cui vi sono queste fioriere.
Non vorrei dilungarmi nei siti dove trovare l'amianto, ma basta che Lei faccia un giro per Casalpalocco e potrà constatarne personalmente la massiccia presenza.
Questa mia vorrebbe essere una sensibilizzazione del problema da parte di tutti tramite il Suo giornale, affinché l'aria che respiriamo tutti i giorni torni ad essere sicura.
I costi di smaltimento dell'amianto sono molto elevati, pertanto del problema dovrebbe essere investito anche il Consorzio Casalpalocco per trovare con le Autorità Sanitarie competenti un accordo che incentivi il privato a sbarazzarsi delle fioriere.
Altrimenti dubito fortemente che la gente faccia tale atto dovuto, non preoccupandosi della propria e dell'altrui salute.
Fabio Lugari
Sicurezza all'Axa
L'accorato appello che recentemente gli abitanti di Via Sofocle all'AXA hanno rivolto alle Forze dell'ordine, per avere garantita una maggiore protezione del territorio, la dice lunga circa il livello di esasperazione cui è giunta la cittadinanza della nostra zona, a causa del continuo ripetersi di atti criminosi compiuti soprattutto a danno delle abitazioni e degli esercizi commerciali.
Questo Comitato ha spesso denunciato lo "stato di assedio" cui questa area è da tempo sottoposta per colpa di gente senza scrupoli che, superando ogni limite di sfrontatezza, compie vere e proprie spedizioni razziando, a volte con meticoloso puntiglio, oggi le villette di una strada domani quelle di un'altra.
Abbiamo anche più volte fatto presente come i furti nelle abitazioni si siano fatti sempre più pericolosi per i proprietari, in quanto vengono spesso compiuti nel bel mezzo della notte con gli abitanti tranquillamente in casa.
Vale la pena di riferire l'ultimo episodio accaduto appunto in Via Sofocle che ha oltretutto risvolti paradossali per il comportamento della Polizia di Stato.
Erano le tre della mattina quando gli abitanti di una villetta nell'accorrere alle grida improvvise della propria figlia incrociano lungo le scale un tizio (con tanto di maschera) che, vistosi scoperto, stava scappando precipitosamente dirigendosi al piano superiore della casa.
Pur paralizzati dallo shock subito, riescono comunque a telefonare al 113 chiedendo l'intervento immediato perché il ladro doveva essersi nascosto in qualche stanza al piano superiore appunto.
Dopo circa 15 minuti di comprensibile terrore ricevono una telefonata da un agente del 113 che chiedeva se il ladro era ancora all'interno dell'abitazione (sic!).
Alla telefonata probabilmente viene risposto solo con pianti e grida di aiuto e dopo ancora 15 minuti arriva finalmente la pattuglia.
Il ladro nel frattempo aveva trovato (per fortuna, dico io) una via di fuga e così del fatto non rimane oggi che solo la traccia di una denuncia a ignoti.
Questo episodio già grave di per sé assume toni grotteschi per il comportamento della Polizia alla quale pur non potendo attribuire la colpa del degrado generalizzato delle nostre città è però tenuta, con tutti i limiti che ben conosciamo, a prodigarsi per la salvaguardia dell'incolumità della comunità senza esimersi dall'operare al massimo delle possibilità.
A questo proposito rivolgiamo una domanda al dott. Grauso, dirigente del commissariato di Ostia: "Che fine ha fatto la pattuglia che - 24 ore su 24 - Lei, non molto tempo fa, avrebbe messo a disposizione per la nostra zona?"
Il Presidente del Comitato di Sicurezza AXA - Casalpalocco
Gilberto Magrone
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