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La campagna elettorale si è conclusa, finalmente.
La percezione degli ultimi giorni è stata quella di aver raccolto la messe del sentimento nazionale "di mera maldicenza" e di averlo poi riportato a livello locale.
La politica distintasi proprio per il vuoto dei programmi, nei nostri rappresentanti del territorio è stata una vera manna: in molti ci hanno sguazzato alla grande.
Sono ritornata indietro di due anni, quando ci raccontavano che le tasse sarebbero aumentate come il biglietto del treno se si riusciva a diventare Comune.
Oggi gli stessi personaggi ne fanno la loro campagna promozionale.
Alla chiusura di una campagna elettorale della XIII circoscrizione (anzi prossimo municipio) dove ristoratori e tipografi hanno visto rimpinguarsi le loro già solide sorti, è successo un fatterello che, se pur di modesta gravità visto il modestissimo personaggio che l'ha provocato, ci riporta alle notizie e ai fatti dequalificanti che ci hanno costretto a subire i politici durante questi mesi: una tornata elettorale di colpi bassi - o di colpi alti - a chi le sparava più grosse.
Sono invitata, o almeno così mi era stato chiesto, ad una di queste cene e, mentre mi accingevo a fare i complimenti a un consigliere che è diventato padre proprio in questi giorni, un "inesistente" personaggio locale, appena mi vede, si scatena in una sicumela di stupidaggini, maldicenze e quant'altro nei confronti di un altro candidato, scambiandomi forse per un suo fontaniere e non per una signora.
Ora, a parte le considerazioni sull'uomo, personalissime, l'aver parlato male di un altro ad una platea, significa che di proprio non c'era nulla da dire, e non avendo argomenti consistenti si attaccano gli altri tanto per fare chiacchiera e riempire i vuoti tra una pausa e l'altra.
Il fatto che la sottoscritta non sia stata ad ascoltare le "maldicenze" e se ne sia andata ha provocato un effetto boomerang su di lui, la gente è stata costretta a soppesare le sue argomentazioni - tanto che i presenti hanno riportato la notizia al di fuori di quelle mura.
Per la sottoscritta, andata lì solo per salutare un amico, è stato veramente squallido ascoltare un candidato senatore che dovrebbe rappresentarci, fare solo illazioni su altri e non parlare di politica "sana" quella che tutti auspichiamo.
La mia presenza a quella festa è durata circa due minuti!
Al neo padre candidato consigliere e agli altri candidati colà presenti, posso solo dire che la politica (la loro) è davvero caduta in basso se sono costretti per logiche di partito a sopportare un tal signor nessuno, così scarso di dignità verso se stesso e gli altri, ma soprattutto, ed è il fatto più grave, non rappresentativo di un territorio che avrebbe bisogno di fatti e non di chiacchiericcio da cortile.
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