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Sacrifici inutili
All'1.30 del 25 marzo scorso, vengo svegliato improvvisamente da un fortissimo schianto.
La prima cosa che mi viene in mente è un forte temporale: un fulmine deve essere caduto vicino.
Ma, sollevando l'avvolgibile, mi rendo conto che c'è stato un terribile incidente davanti a casa, all'incrocio tra Via Eschilo e Via Alceo.
Delle due autovetture interessate una sta prendendo fuoco, l'altra è finita contro un muro di recinzione.
Corro a telefonare al 112 e dopo pochi minuti i Carabinieri sono sul posto.
Intanto l'auto in fiamme è diventata un rogo pauroso: l'occupante evidentemente è riuscito a mettersi in salvo uscendo in tempo dalla vettura, perché i Carabinieri sono intenti a prestare soccorso alla persona priva di sensi che occupa l'altra.
Dopo 10 minuti giunge l'ambulanza, su cui viene caricata. Nel frattempo arrivano i Vigili del Fuoco, che in breve riescono a spegnere l'incendio.
Tornato a letto, non riesco più a riaddormentarmi. Ripenso ai tanti incidenti di cui sono stato testimone a quel maledetto incrocio nei dieci anni passati, da quando sono venuto ad abitare qui.
Due sono stati mortali: lo sarà anche questo?
Passano gli anni e gli schianti si susseguono con una regolarità quasi matematica.
L'unico provvedimento che ho visto prendere per tentare di evitare il ripetersi di questi regolari incidenti è stato la sostituzione del piccolo e sbiadito segnale di precedenza posto in Via Alceo con uno uguale ma più grande ed evidente e la potatura dei rami di un albero che ne impedivano la vista: avevo segnalato questi inconvenienti in occasione di un incidente mortale anni or sono e il Consorzio Axa aveva raccolto la segnalazione. Meglio di niente, ma evidentemente troppo poco.
In Via Eschilo l'incrocio, che i fatti hanno dimostrato e continuano a dimostrare pericoloso, non è mai stato segnalato e non lo è tuttora.
Certo, se il limite di 40 km orari venisse rispettato, non accadrebbe assolutamente nulla, anche nel caso in cui un distratto automobilista proveniente da Via Alceo non rispettasse il segnale di precedenza.
Ma sappiamo tutti in che considerazione vengono tenuti dai più i limiti di velocità…
Giancarlo Basile
Interrompo qui la sua interessante lettera, caro sig. Basile, perché l’ultima frase riassume il mio pensiero sulla questione incidenti.
Si può migliorare la segnaletica, apporre le bande rumorose per la limitazione di velocità e fare qualsiasi altra cosa, ma finché gli stop e le precedenze saranno considerati degli optional da degli sconsiderati al volante, avremo sempre gravi incidenti.
Luca Leonardi
Disservizi vari
Vorrei segnalare alcuni gravi disservizi di cui il cittadino é vittima inerme.
Il 18.01.01 ho spedito dall' Ufficio postale di Acilia la raccomandata R.R.n.10045203414-7 diretta a Pomezia.
Di questa raccomandata si sono perse le tracce.
Il 5.3 ho chiamato il 160 (forse avrebbe dovuto farlo l'ufficio di via Funi), ed é stata aperta la pratica n.392995.
Dopo svariati solleciti, alla fine di marzo, un incaricato mi ha comunicato che la raccomandata era andata persa e che io sarei stato risarcito con £.42.000 e una lettera di scuse, che ad oggi ancora non ho avuto, senza alcuna considerazione per l'importanza del contenuto della missiva.
Ha ancora senso inviare costose raccomandate con ricevuta senza ritorno?
E se quella raccomandata avesse contenuto dei documenti importanti per un posto di lavoro, analisi vitali magari da trasmettere ad un medico? Tante scuse e basta.
E come mai, se non si riesce neppure a fare il lavoro istituzionale, si gioca a fare i banchieri?
Vorrei parlare di un altro disservizio che sta diventando consuetudine: la mancata raccolta domenicale dei rifiuti da parte dell'AMA. Si fa tanta pubblicità alle varie pulizie straordinarie, al cosiddetto "Lido Lindo" ma non vorrei che queste si facessero strumentalmente, saltando la raccolta domenicale, ma spesso anche infrasettimanale, nei quartieri dell'entroterra.
S. Canci
La Casalpalocco di serie B
Gentile Direttore,
abito nella parte considerata di "serie B" del Consorzio di Casalpalocco e, con altri vicini e con abitanti della Madonnetta, ho aderito al CdQ Axa e al Comitato di Difesa Civica e Ambientale, che stanno da tempo denunciando la grave situazione igienico-sanitaria e di pericolo cui sono soggetti questi abitanti.
Ho seguito molto attentamente anche le recenti vicende legate al "ribaltamento" del progetto per la ristrutturazione di via Macchia Saponara, previsto con inizio da via dei Pescatori.
Quello che non riesco a spiegarmi é la totale assenza in questa grave problematica di quel comitato che pure afferma di curare gli interessi di tutti i cittadini di Palocco, Axa, Madonnetta e Infernetto.
La sensazione che se ne ricava é che forse gli interessi da difendere siano, come al solito, quelli dei "soliti pochi".
E gli altri? Forse vengono difesi solo se i loro interessi non entrano in rotta di collisione con il vertice?
G. Marchetti
Lavori viari necessari
Caro Direttore,
solo pochi giorni fa e forse dopo espressa richiesta di visionarne il parere presentata dalla scrivente, la Commissione LL.PP. Circoscrizionale ha dato parere favorevole all'installazione del semaforo all'angolo con Via Euripide - via Crescitelli- via Macchia Saponara.
Sono certa che, nonostante tutta la pratica fosse a posto fin dal 22 ottobre 1999, tale parere favorevole non sia stato dato prima non per cattiva volontà ma solo per mera dimenticanza.
Sono convinta che adesso gli Uffici circoscrizionali interessati si attiveranno per vederne la realizzazione al più presto, in modo di dare possibilità alle persone di uscire dal quartiere senza gravi rischi.
Certo, oltre a questo, servirebbero altre misure per rallentare la velocità dei mezzi attraverso il centro abitato.
È necessario mantenere il divieto di transito ai mezzi pesanti oltre 7t da via Senofane fino a via Padre Perilli, tratto attraversante i Consorzi obbligatori di Axa e Palocco e adiacente alle abitazioni di Madonnetta; l'apposizione di bande rumorose e di una opportuna segnaletica orizzontale e verticale finora assente e di quanto altro ritenuto necessario per limitare la velocità come la U.O.T. ha chiesto ultimamente anche per via dei Pescatori (di minore ampiezza ma non abitata).
Io non sono un tecnico, ma forse si potrebbe verificare la possibilità di realizzare una piccola rotatoria sia all'incrocio con via Senofane che con via Padre Perilli.
Cambiando strada, la stessa iniziativa a causa della pericolosità, dovrebbe essere presa per la nuova strada di Malafede che incrocia via di Acilia all'altezza di via Terpandro.
Anche lì sarebbe utile, ma forse ci si poteva pensare in fase di realizzazione, un rondò per rallentare la velocità ed eliminare il rischio di gravi incidenti?
M.Rossetti
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