Il Centro Habitat Mediterraneo di Ostia
Un progetto che diventerà il fiore all'occhiello della XIII Circoscrizione







Un grandissimo progetto da realizzare definitamente nel giro di pochi anni, per tutti gli amanti della natura e della fauna.
Costituisce il punto di arrivo  fondamentale che darà vita ad una grandissimo parco naturalistico, chiamato CHM (Centro

Habitat Mediterraneo) che vedrà la luce vicino al porto turistico di Ostia.
Ma il progetto ha alle spalle anni di lotte, durante  i quali molti ragazzi si sono dati da fare per evitare che l'attuale zona destinata alla LIPU diventasse un mega oceanario, fenomeno da baraccone.
E i due ragazzi, Luca Demartini e Alessandro Polinori, attualmente responsabili di questo progetto, ci hanno accolto alla sede della LIPU per raccontarci questa iniziativa che prenderà il via da qui a pochissimo.
E che probabilmente verrà inaugurato proprio il giorno d'apertura del porto lidense.

Come è iniziato il progetto di creazione di un oasi ambientalistica presso Ostia da destinare all'habitat di varie specie di uccelli,  o comunque di animali della macchia mediterranea?
(risponde Alessandro): Noi due abbiamo sempre avuto questa passione. Già dall'età di 8 anni cercavamo di salvare la vita a qualche uccello ferito. Crescendo abbiamo voluto che questa passione diventasse qualcosa di più serio. Nel 1994 assieme ad altre forze ambientalistiche del Litorale Romano e ad alcuni esponenti politici locali, abbiamo iniziato una grande battaglia per cercare di frenare la costruzione di un mega oceanario presso l'idroscalo. Questo oceanario avrebbe dovuto contenere squali ed altri  enormi pesci… una costruzione a metà tra lo zoo lager vecchia maniera ed il circo, con animali considerati unicamente come un mezzo da sfruttare per attirare la folla pagante.

Cosa è successo in seguito…
Un grande contributo ci è stato offerto dall'allora Sindaco di Roma Rutelli, nel corso di una assemblea riunita ad Ostia, dove espresse la sua totale opposizione al progetto. Ma quello che bisognava fare era trovare una proposta che permettesse il recupero sociale ed ambientale dell'area e nello stesso tempo economico.
Ed è da lì è nato il CHM?
Esattamente. È nata allora  la proposta per realizzare un Centro Habitat Mediterraneo  LIPU (basandoci su una proposta culturale del maestro Americo Mancinelli). Abbiamo contattato le istituzioni e contemporaneamente abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Molti consideravano l'iniziativa come "un'utopia verde per l'idroscalo".
In realtà non fu così, e lo dimostra il fatto che attualmente abbiamo tanti collaboratori e volontari che lavorano presso di noi. E poi anche il fatto che finalmente verrà realizzata questa zona protetta per la fauna e la flora.
Qual è la situazione oggi?
Attualmente presso l'idroscalo si vedono cartelloni con scritto oasi LIPU - area protetta. Da oltre un anno, infatti, hanno avuto inizio i lavori per la costruzione dell'approdo turistico e contemporaneamente per il CHM della LIPU.
Come sarà organizzata la struttura?
Ci saranno diverse strutture! Anzitutto il Centro Visite dove verrà accolto il visitatore. Ci sarà poi la struttura dedicata al Centro Anatidi, con piccoli stagnetti, che permetterà di introdursi nel discorso legato alle alterazioni degli ambienti umidi, alle tematiche legate alla caccia, di cui questi animali sono stati da sempre oggetto in maniera spietata.
Quindi una struttura dedicata ad anfibi e rettili (es. raganella, rospo smeraldino, tritone crestato e tartaruga d'acqua). Il visitatore potrà poi entrare da spettatore nell'ambiente naturale vero e proprio apprezzandone la bellezza e facendo incontri emozionanti e inaspettati con la fauna selvatica. L'area più grande, ben 11 ettari, è infatti dedicata alla ricostruzione di una laguna mediterranea, che è ormai in via di completamento. In questa zona abbiamo già censito ben 110 specie di uccelli diverse, tra cui alcune rarissime, come il gabbiano corso, la pernice di mare o il gambecchio frollino, mentre per quanto riguarda la vegetazione sono già cresciute piante tipiche dello stagno prima della bonifica di inizio secolo. Insomma, un progetto che avvicinerà anche i più piccoli visitatori alla natura mediterranea.
Fra l'altro abbiamo in programma diverse escursioni alla quale tutti, soci o meno, potranno partecipare versando un piccolo contributo. Per saperne di più potete contattare i numeri 0333 52.91.394 - 0338 79.31.417.
Cosa vi aspettate da tutto questo lavoro?
Alessandro: Posso risponderti con le parole di un bambino di 11 anni di Nuova Ostia che mi ha detto qualche tempo fa: "Sono contento di questo progetto, state dando una grande opportunità ad Ostia".
Luca: L'area dedicata alle specie rare ci fa sperare che questo lavoro rappresenti sempre più un'efficace realizzazione ai fini della conservazione della natura del litorale romano.
Noi vogliamo concludere l'intervista facendo un plauso a questi ragazzi che hanno dedicato, e tuttora dedicano,  tempo e forze a questo nobile progetto.
E vogliamo ricordare a tutti i lettori che la LIPU cerca sempre nuovi volontari da inserire nel proprio organico. Per cui ragazzi, forza e coraggio!

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Sommario n° 50 - mar. '01