ZEUS n. 49 - Febbraio 2001
Editoriale

Allarme criminalità

di Luca Leonardi

Puntuale come tutti gli anni riesplode l’emergenza microcriminalità.
Passata la fase di emergenza, che corrisponde generalmente all’unica in cui ci si attrezza per fronteggiare problemi tutt’altro che prevedibili, si ritorna alla normalità di furti e rapine che si susseguono, di carenza di mezzi e personali, di rassegnata fatalità a eventi tutt’altro che ineluttabili.
Questa volta, a differenza dello scorso inverno, l’escalation di furti è passata quasi sotto silenzio, forse perché la stampa aveva altre cose di cui occuparsi o forse perché non è stata neanche avvertita. Forse il fatto non fa più notizia, d’altronde la vera notizia sarebbe se i furti rallentassero bruscamente, che è quanto ci si augura.
Così degli oltre dieci furti in un mese, in una sola via dell’Axa, si viene ormai a conoscenza dal passaparola delle vittime, le quali, tutt’altro che rassegnate, si organizzano, si riuniscono, spediscono raccomandate: insomma, cercano di far sì che non ci si affidi agli auguri e alle speranze, e che la prevenzione alla microcriminalità sia affidata a un maggior numero di uomini delle Forze dell’Ordine piuttosto che a una maggiore quantità di proclami.
Ed è questo il punto: la situazione di Roma Marittima è tale che un malintenzionato, facendosi due calcoli, capisce che per lui, più che il Centro Storico, è questo l’ombelico del mondo.
Niente pattuglie fisse a controllare residenze di poltici e ambasciatori, salvo qualche rarissimo caso Ocalan; un territorio smisurato affidato a pochi uomini che devono fare i salti mortali quasi si chiedesse loro di svuotare il mare con un secchiello e, se non bastasse, delle pene che considerano il furto e la rapina, tra patteggiamenti, sconti e buona condotta, qualcosina in più di un atto di goliardia.
Spero che le tante vittime dei furti si siano rese conto di cosa vuol dire aver perso il referendum per Roma Marittima (che resta tale anche se non si è raggiunto il quorum): se gli organici sono sottodimensionati, lo dobbiamo anche e soprattutto al fatto di non essere un Comune autonomo.
Forse la prossima volta valuteranno meglio, invece di affidarsi all’emotività.
Nel frattempo, però, voglio lanciare un segnale di conforto agli abitanti di Via Ermesianatte e dintorni.
Anzi, una buona notizia. Fra qualche giorno ridiventerà percorribile il tratto di Via dei Pescatori fino a Piazza Eschilo. Che c’entra con i furti, direte voi? C’entra, c’entra.
Perché è dove si può agire indisturbati che aumenta il rischio di rapina.
E fino ad ora la via era percorsa solamente dagli amanti del rally e da qualche possessore di cani .
Chissà che con un po’ di traffico in più non aumenti la possibilità di notare qualcuno mentre scavalca un muro o mentre si aggira con fare furtivo intorno ai muri delle nostre ville...
Per il momento dobbiamo contentarci.

Gli editoriali
Somm. Feb. '01 - N° 49