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alcuna priorità, erano solo frutto della necessità di far credere al cittadino che "Roma" non si era dimenticata di lui.
A Casalpalocco per esempio apparì all'improvviso un cartello che annunciava, da lì a poco, il rifacimento di Via di Casalpalocco.
Questo sorprese i più, in quanto, se c'era una strada da rifare, quella era Via Gorgia di Leontini - Via Alessandro Magno, ormai diventata impraticabile anche per gli autobus di linea.
La sorpresa diventò rabbia quando si assistette al compimento dell'opera. Vista l'urgenza "elettorale", il manto stradale fu rifatto in un giorno di pioggia (il catrame va gettato a 1000 gradi e "preferibilmente" senza pioggia) con conseguenze negative che ancora oggi ci portiamo dietro.
Lo spirito che mosse questo intervento fu, secondo me, questo: "Dobbiamo far vedere che non ci siamo dimenticati di quei rompiscatole dei palocchini. Qual è la strada principale? Via di Casalpalocco. Bene, allora rifacciamogli quella!"
In questo ipotetico dialogo, ritengo molto vicino alla realtà, c'è tutta l'inefficienza e la mancanza di programmazione di questa amministrazione.
Non ci lasciamo, dunque, stregare da false sirene ammaliatrici, ragioniamo su ciò che è stato fatto e soprattutto su quello che non è stato realizzato da questa amministrazione.
Quando vedremo rifare Via dei Pescatori (da Via di Casalpalocco a Piazza Eschilo) riflettiamo sul fatto che per 5 anni è stata completamente inutilizzabile, mentre incominceranno a rifare Via di Macchia Saponara chiediamoci perché, nonostante i soldi fossero disponibili da tanto tempo, si è deciso di intervenire solo ora.
Nel momento in cui sentiremo promettere mari e monti, da chi per 5 anni non ha risposto alle nostre legittime richieste, chiediamo loro spiegazioni perché, mentre "quando arriva l'epifania tutte le feste si porta via", questi li dobbiamo sopportare per altri 5 anni.
Dr. Fabrizio Testa - consigliere A.N. in XIII
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