C. d. Q. AXA
Paghi due e prendi tre...
di Margherita Rossetti

Sembra quasi di essere in un discount quando fanno le offerte "paghi due e prendi tre"...
Questo è quanto è sembrato accadere in questo territorio nei giorni scorsi, dove si sono accalcati, per inaugurazioni e non solo, molti illustri personaggi che in tempi normali non si fanno certo vedere.
Qualche piccolo risultato di questo affollamento si è infatti visto. Non il ripristino del doppio senso di marcia su Via dei Pescatori dove imprese familiari sono allo stremo, né l'allargamento, già annunciato, del ponticello di Via Chigi; non l'inizio dei lavori per la sistemazione di Via Prato Cornelio e di Via Macchia Palocco; non l'inizio dei lavori per il rifacimento di Via dei Pescatori fino a Piazza Eschilo, ridotta ormai come un tratturo di montagna, né di quelli pluriannunciati su via di Macchia Saponara; non il via al raddoppio di Via di Acilia e meno che mai al sottopasso sulla Colombo.
Il risultato ottenuto è stato, finalmente, almeno la rimozione di quegli innumerevoli rottami di lavatrici, salotti, radiatori e affini che da mesi facevano bella mostra di sé sul marciapiedi di San Giorgio.
Era molto strano che nessuno li vedesse in quanto subito dietro l'angolo c'è una sede dell'AMA.... d'altra parte gli operatori ecologici debbono avere molto da fare perché, oltre a dimenticare qualche volta addirittura il passaggio giornaliero, non riescono neppure a dare una lavata meccanica, almeno biennale, ai cassonetti della spazzatura, né a completare la sostituzione di quelli vecchi con quelli con chiusura a pedale...
Contentiamoci allora dei risultati ottenuti.
D'altra parte che questo territorio non goda di molto rispetto da parte degli amministratori sembra chiaro.
Se fosse vero il contrario assisteremmo veramente ad una riqualificazione di uno dei territori più belli di Roma, per risorse naturali e vestigia culturali.
Se si amassero questi luoghi si incentiverebbero non solo insediamenti industriali che un minimo di impatto ambientale debbono pur averlo, né progetti che sembrano mirare a "regalare" a lobby potenti un bene di tutti (e manutenuto con i soldi di tutti) come il lungomare, né iniziative tendenti quanto meno a depauperare la Riserva del Litorale, ma si cercherebbero soprattutto di incentivare nell'entroterra iniziative legate al turismo culturale, al terziario avanzato e alla cultura.
Che cosa si è fatto, infatti, per portare nei palazzi ex-Ligresti di Via di Acilia, nati proprio come uffici, una sede universitaria o una sede di Tribunale, oltre a tante promesse?
Perché questi nostri "quartieri dormitori" non possono avere occasioni di lavoro di grande livello culturale e di prestigio, oltre ai posti di lavoro dovuti all'indotto?
Perché qui si può solo cementificare, legalmente e non? A chi giova? Ai nostri giovani no davvero.
Allora, continuando questo stato di cose, sarebbe forse il caso di rinunciare al "2x3"... prendiamone pure "mezzo", ma che faccia realmente e non solo elettoralmente gli interessi del territorio.

C.d.q. AXA
Sommario n° 47 - Dic. '00