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Le quindici famiglie che basavano la loro serenità su attività agricole, commerciali e artigianali sono sul lastrico.
A nulla sono valsi i ricorsi al TAR, a nulla sono valsi gli appelli di chi non rientra in casa la sera o di chi deve percorrere chilometri per uscire facendo dei giri pazzeschi nel comprensorio.
A nulla sono valse le sacrosante proteste di chi percorre la Pescatori proveniente da ogni dove, dall'entroterra lidense, da Mostacciano, dalla Pontina.
Vi sono state parole e rassicurazioni, ma intanto Paolo ha ceduto. Solo per un attimo.
Ha visto i sudori di una vita andare in fumo, il non poter più garantire un futuro sereno alla famiglia, ai figli.
È bastato solo un attimo, un po' di liquido infiammabile nei locali della XIII Circoscrizione, un tentativo di incendio e tutti per un giorno si sono stretti a lui, scossi da quanto accaduto.
E poi di nuovo il silenzio del giorno dopo… ora arrivano le promesse.
E lo sbigottimento di quelle famiglie cresce di giorno in giorno, verso chi si appropria di soluzioni immediate, verso chi parla troppo e a sproposito.
Facciamo lavorare le istituzioni, vigilando sull'immediatezza della soluzione.
Paolo, c'eravamo e ci siamo ancora e chiediamo ancora quella solidarietà e quell'attenzione dovuta, sperata, giusta, per te, per gli altri, per noi tutti.
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