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È bastato, infatti, un solo weekend di pioggia, quello del 30 settembre e 1° ottobre, perché un pannello in cartongesso del controsoffitto, impregnato d'acqua, crollasse, allagando il salone e un'aula.
L'Ufficio tecnico è intervenuto tempestivamente nella mattinata di lunedì 2 ottobre sostituendo gli altri pannelli impregnati e stendendo un telo di plastica sul tetto per evitare ulteriori allagamenti: si tratta, ovviamente, di una soluzione-tampone prima che si possa procedere alla riparazione del tetto e provvedere all'impermeabilizzazione dell'edificio.
"Lavori che - dice la coordinatrice della scuola, Daniela Fattore - inizieranno al più presto, non appena le pareti saranno asciutte: almeno così ci hanno assicurato all'Ufficio Tecnico."
Del resto, è doveroso sottolineare che già l'anno scorso la scuola aveva provveduto a segnalare a questo ufficio le infiltrazioni d'acqua dal tetto, all'origine dell'incidente, ma allora la situazione non era stata giudicata urgente: dunque, anche in questo caso, secondo una prassi molto diffusa nel nostro Paese, si è intervenuti solo ad incidente avvenuto.
Fortunatamente il pannello è crollato nel fine settimana quando la scuola era chiusa e vuota e i danni alla struttura sono stati minimi, al punto che le attività scolastiche sono potute continuare normalmente senza neanche un giorno di sospensione.
È la stessa coordinatrice, del resto, a gettare acqua sul fuoco e a smorzare i toni enfatici usati da un cronista locale di un quotidiano della Capitale.
Ciò che è accaduto, al di là delle polemiche e dell'effettiva entità dei danni, è grave perché indice dell'incuria e dell'abbandono in cui è lasciata la scuola materna dell'Axa, bisognosa, invece, di numerosi lavori di manutenzione e risanamento.
Una speranza per il futuro è rappresentata dai 500 milioni che in sede di approvazione dell'assestamento di bilancio comunale sono stati destinati a tre scuole materne circoscrizionali, tra cui quella di via Euripide.
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