|
Il giorno 20 luglio il ribaltamento di una cisterna carica di materiale infiammabile, causato da un tamponamento tra tre mezzi pesanti, ha praticamente spezzato l'Italia in due. L'incidente è per fortuna accaduto sulla A/1, lontano dai centri abitati. L'eventualità che un disastro del genere possa accadere nel tratto costeggiato dalle abitazioni di Via di Acilia e su Via Pindaro-Via di Macchia Saponara, nel tratto a ridosso delle abitazioni dei Consorzi di Axa, Palocco e Madonnetta, coinvolgendo centinaia e centinaia di abitanti inermi, non è poi così remota.
Nonostante le reiterate note inoltrate ai responsabili circoscrizionali da parte del Difensore Civico della Provincia di Roma, dell'arch. Di Giovine (direttore del Dipartimento X del Comune di Roma), dell''ing. Avarello (direttore del VII Dipartimento del Comune di Roma) che invitano gli amministratori preposti a tenere un comportamento serio e responsabile per tutelare l'incolumità fisica ed igienico-sanitaria di quegli abitanti e a far osservare finalmente le norme esistenti del codice della strada e la determinazione dirigenziale n° 5 dell'11.01.2000 emanata dal Comandante del XIII gruppo VV.UU, su quelle strade transita chi vuole, con qualsiasi tipo di carico, di giorno e di notte, incolonnati nelle ore di punta o a tutta velocità quando è possibile, ma, come le famose scimmiette, nessuno vede, sente o parla.
Ci vorrà un tributo di sangue perché i "soliti noti" possano uscire allo scoperto, magari a ridosso di una delle tante elezioni, per fare la famosa scoperta dell'acqua calda?
Non si capisce la motivazione di quella che potrebbe sembrare colpevole condiscendenza, né è chiaro se in caso di incidenti mortali o di danni, chi finora ha fatto finta di non vedere (o addirittura scrive nella nota prot.21305/U.O.XIII Gruppo VV.UU, pubblicata sotto, che potremo intitolare "Il traffico secondo Giovanni") potrà essere indicato come correo.
Non ho preconcetti e non credo che ci sia cattiva fede. Sono una persona di mezza età e mi rendo conto che con gli anni i sensi non sono più tanto vigili, la vista e l'udito giocano brutti scherzi, ma mai mi verrebbe in mente di dire, solo perché la presbiopia avanza, che un Tir è un camioncino con agganciato un carrellino tipo roulotte, che una betoniera non supera le 7t (per chi non lo sapesse, trasportano m³ 10 di cemento alla volta, per un peso di 24.000 chili solo per il carico, a cui vanno aggiunti altri 10.000 chili per il peso macchina: ci vuole forse il pallottoliere?), che le cisterne lunghe dodici metri trasportano il latte, che le vetture e i camion che sia di giorno che di notte vengono parcheggiati sulla sede stradale di Via Euripide e di Via Tespi sono dei miraggi e che quindi i pedoni che debbono attraversare come marines per non essere falciati dalle vetture che svoltano a tutta velocità da Via di Macchia Saponara soffrono di allucinazioni, che i parapedonali e il guardrail distrutti si son afflosciati per il gran caldo e che i cigli divelti e il solco profondo circa 40 cm nella rotatoria di Via dei Pescatori è stato scavato da chi giocava alla caccia al tesoro!
E sicuramente mi sarei accorta che su Via Pindaro angolo Via Senofane, dal lato opposto a quello dove da anni esiste il cartello con il limite a 30 km orari, qualche burlone ha affisso a febbraio 2000 un cartello con il limite di velocità a 50 km orari, e questo mentre a 10 metri di distanza c'è un cartello con il limite vigente all'interno del consorzio di 40 km orari. Nessuno ne tiene conto, ma se qualcuno volesse rispettare il limite, di quale si dovrebbe preoccupare, di quello a destra o di quello a sinistra oppure dovrebbe fare una media?
Ai cittadini interessati l'ardua sentenza.
C'è un'altra "chicca". La Filt Cgil Roma Ovest ha redatto una proposta di trasformazione della rete Atac nella nostra Circoscrizione che è stata distribuita nell'ultima riunione dell'Intercomitati.
Nella proposta sindacale, che mira certamente a mantenere l'occupazione e a non far perdere al deposito di Acilia la linea del 709 c'è una proposta inaccettabile: far svolgere il servizio anche all'interno dei quartieri e sulla solita Via di Macchia Saponara con vetture da 18 metri!!
Se c'è un esubero di vetture di quella tipologia dovuta ad acquisti non proprio indovinati, noi dobbiamo fare da capri espiatori?
I mezzi di quella tipologia sarebbero utili per realizzare una linea express da prolungare lungo la Colombo fino ad Ostia mentre i collegamenti interni ai quartieri sarebbe opportuno che fossero svolti con vetture più piccole, le navette che stanno predisponendo in molte altre circoscrizioni.
In questo modo si potrebbe mantenere la linea deviata per l'Infernetto, istituire quella deviata per Via Ortolani al posto del soppresso 08 e anche una terza navetta deviata alla stazione metro di Acilia soprattutto nelle ore di punta.
Anche per la circolare 04 sono convinta che sarebbe opportuno esercitarla come linea veloce lungo le due grandi strade di collegamento e dai nodi di scambio con bus navetta possibilmente recenti e quindi meno inquinanti.
|
|