Comitato di Quartiere AXA
Una tirata di orecchie?
di Margherita Rossetti

Ho avuto una specie di "tirata di orecchie" telefonica da parte di un signore, di cui mi sembra opportuno omettere per il momento il nome, che si è qualificato come responsabile dell'ufficio stampa della Q8. A suo dire, avrei presentato la società sotto un cattiva luce. Nulla di tutto questo, da parte mia.
La Q8 non fa parte nè delle Orsoline nè delle Ancelle della carità, non si occupa di beneficenza ma è un colosso commerciale che, come tale, persegue fini di lucro: se gliene fosse offerta la possibilità forse posizionerebbe con piacere un distributore anche al Colosseo, non era (nè doveva esserlo) una sua preoccupazione che sull'incrocio di Via di Macchia Saponara con Via di Prato Cornelio fosse stata prevista da anni, e non ancora realizzata perchè siamo a Roma e non ad Oslo, una rotatoria stante la pericolosità dell'incrocio.
La frammentazione delle competenze, il non sapere "la mano destra quello che fa la sinistra" la poco o nulla considerazione per le esigenze igienico-sanitarie e di sicurezza dei cittadini hanno permesso la collocazione dell'impianto in quel punto con probabili gravi conseguenze per gli abitanti: li priva infatti della prevista rotatoria che avrebbe dato sicurezza all'incrocio e farà aumentare il transito di mezzi normali e pesanti oltre che delle cisterne.
Si fa un gran parlare, anche da parte del ministro dell'Ambiente, sulla necessità di dividere i Tir dalle vetture sulle strade a causa della pericolosità del traffico pesante, qui invece qualche "genio" ha pensato che quella strada che delimita consorzi residenziali e che purtroppo è ancora l'unica a mettere in connessione 6 quartieri, con il transito convulso di circa 20.000 mezzi al giorno, fosse poco transitata e che quindi sarebbe stato di "pubblica utilità" autorizzare il terzo impianto in poco più di 1 km di strada...
Vorrei porre l'accento anche su altri punti. La concessione edilizia 963/C su progetto 49134 del 1997 è stata rilasciata dal Dip.IX-II U.O. del Comune di Roma il 20.10.99, 4 giorni prima del referendum sul nuovo comune, che vedeva schierati per il NO molti esponenti di Roma... come previsto dalla legge si tolgono gli impianti dai centri delle città ma in periferia è un'altra cosa, si autorizzano senza andare forse troppo per il sottile; il parere favorevole preventivo del Dip.VI della Regione Lazio risale invece al '97, con prot. 42788: la giunta regionale Badaloni forse si è confusa, ha negato agli abitanti dell'entroterra della XIII Circoscrizione la struttura sanitaria di Via Bocchi ma gli ha dato il mega-impianto per la vendita dei carburanti.
Nessun parere in merito è stato richiesto alla Circoscrizione, come ha confermato il Presidente dott. Paolo Orneli in un incontro con alcuni esponenti del nostro comitato.
Il Presidente Orneli si è perfettamente reso conto delle gravi problematiche sia di Via Pindaro che di Via di Macchia Saponara che delle ripercussioni negative sulle strade adiacenti ed ha assicurato il suo fattivo intervento almeno per il controllo e la conseguente repressione del transito dei mezzi pesanti oltre 7t, e mi sembra opportuno ringraziarlo per questo anche a nome degli altri aderenti al CdQ.
Interventi in questo senso sono stati promessi anche dal Difensore Civico della Provincia di Roma, avv. Alessandro Licheri.
Quello che io inoltre intendo far rilevare è il comportamento di chi, ricevuto il mandato dai cittadini, ha dato le autorizzazioni.
Io non sono un tecnico ma so leggere e, soprattutto, non ho alcun interesse personale ad affermare cose false: credo infatti che per la tutela della sicurezza degli utenti della strada non poteva essere approvato un progetto con uno degli accessi a meno dei 12 metri di distanza dall'incrocio (che in caso della futuribile chiusura del canale verrebbero ulteriormente ridotti), distanza prevista dal nuovo codice della strada.
Al telefono il rappresentante della Q8 mi ha detto che la Società è in possesso di una autorizzazione che li autorizza a derogare da questo obbligo e che quindi legalizza la seconda entrata a meno di 12 metri dall'incrocio.
Non ho idee preconcette e credo che sia vero, io però sarei molto curiosa di vedere la autorizzazione in questione, leggerne le motivazioni e soprattutto la firma in calce, per imprimerla bene in mente e non sbagliare la prossima volta...
Spero vivamente che una copia venga inviata a Zeus per la pubblicazione.
Un'ultima cosa, prima di chiudere questa polemica, sterile perchè i giuochi oramai sembrano essere fatti: visto che il distributore c'è e nessuno può togliercelo dal "groppone" con tutti gli inevitabili disagi, perchè l'Amministrazione comunale, che è il responsabile principale della caotica situazione viaria dell'entroterra, aggravata continuamente dai massicci insediamenti urbani senza la contestuale realizzazione di infrastrutture viarie, oltre ad autorizzare distributori e supermercati, non realizza qualcosa di utile per tutti gli abitanti, ad esempio, se ancora possibile, la rotatoria intorno al distributore stesso, per rendere più sicuro il traffico o la chiusura del canale di Via di Macchia Palocco (i fondi per la chiusura di quello di Via Prato Cornelio ci sono già e sonnecchiano come tutti gli altri progetti per l'entroterra "normale") o realizzare l'allargamento di uno dei 3 ponti su via del Fosso di Dragoncello o altro ancora, come contribuire a costruire finalmente una scuola "normale" per i bambini dell'Axa, da oltre 20 anni in capannoni prefabbricati montati per l'emergenza, o far costruire un posto di Pronto Soccorso visto che con l'aumento del traffico sarà ancora più difficile raggiungere l'Ospedale di Ostia?

c.d.q. axa

Sommario n° 43 - Lug. '00