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Con riferimento alla lettera "AXA: a scuola con i topi" firmata da un gruppo di mamme, riteniamo doveroso comunicare che il CdQ Roma XIII Est si è subito attivato al fine di trovare una soluzione adeguata.
Già il 31 maggio scorso il Comitato ha sottoposto il problema al presidente della XIII Circ.ne Orneli, presentando una relazione con ampia documentazione fotografica.
Il presidente ha promesso di promuovere un incontro con il presidente della Commisione Scuole, Barsanti, non appena riorganizzata la struttura circoscrizionale.
Il 16 giugno, il C.d.Q., accompagnato da alcune mamme e dalla consigliera comunale Ninci, ha presentato la stessa relazione alla presidente della VI Commissione consiliare permanente del Comune di Roma che cura gli affari scolastici, Adriana Spera.
Durante l'audizione è risultato che la VI Commissione non era stata mai informata della grave situazione della scuola: un monitoraggio sulla edilizia scolastica, richiesto dal 1966, non è ancora pervenuto.
La consigliera Ninci ha informato la presidente Spera di aver presentato - senza risposta ad oggi - una interrogazione urgente il 16/3/2000 all'ass. Montino sullo stato di due scuole, una in via dei Basaldella ed una in via Bepi Romagnoni, nelle adiacenze della scuola di via Funi, la cui costruzione è iniziata da oltre 10 anni, finite ma che ad oggi risultano non utilizzate, attualmente in stato di abbandono e per le quali è stato recentemente stanziato un fondo straordinario di 793 milioni.
In conseguenza della nostra segnalazione, la presidente Spera ha inviato la nota, il cui testo è riportato in calce, all'ass. Montino e al presidente Orneli, dai quali ci attendiamo una sollecita risposta.
Abbiamo espresso la nostra sorpresa nell'apprendere che, mentre i bambini dell'AXA sono costretti a utilizzare locali così inadatti, a pochi chilometri di distanza esistono due scuole non utilizzate e in stato di abbandono.
Lo Stato obbliga i bimbi ad andare a scuola e spesso si sente ripetere che la preparazione culturale e morale dei giovani è un patrimonio in cui si deve investire!
Il caso dell'AXA non è un buon esempio su questa strada.
Il C.d.Q. continuerà ad insistere presso le competenti istituzioni deputate a trovare una soluzione valida sia in fase provvisoria per l'inizio del nuovo anno, sia in maniera definitiva per dotare l'AXA di una scuola degna di questo nome, senza che i suoi abitanti debbano ripetere l'esperienza del blocco stradale dell'ottobre 1979 per ottenere un intervento del Comune sulla scuola, come ricordato da questa rivista nel gennaio 1997.
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