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Consorzio AXA: cambiano il presidente e tre consiglieri di Barbara Liverzani
Dopo le "rivoluzionarie" elezioni dello scorso 8 giugno, che hanno segnato importanti cambiamenti nel Consorzio dell'Axa, sono stati assegnati i nuovi incarichi ai componenti del Consiglio d'Amministrazione.
Fra i consiglieri confermati, Mario Miazzetto si occuperà dell'impianto di illuminazione; Guido Properzi delle disinfestazioni, mentre Francesco Ranucci, sarà il segretario del C.d'A. e coordinerà la segreteria.
Cesare Muzzi, è delegato al controllo del trasporto a discarica dei rifiuti smaltiti e alla libera collaborazione sull'impianto d'illuminazione ed elettrico del depuratore e Carlo Saccol si occuperà del depuratore, con particolare riferimento alle opere murarie.
Francesco Longo è stato nominato nuovo presidente del Consorzio Axa.
Oltre a lui nel Consiglio si registrano tre nuove presenze: Pia Petrucci, Pietro Ferranti e Paolo Poma.
Pia Petrucci, prima ed unica presenza femminile del Consiglio, è architetto: potrà dunque mettere a frutto la competenza e le nozioni acquisite con la sua professione nell'incarico a lei affidato di addetta alla viabilità, arredo urbano e fontana. In quanto mamma di quattro bambini è particolarmente impegnata nel progetto di dotare il quartiere di una scuola elementare in muratura che sostituisca finalmente i fatiscenti prefabbricati che attualmente ospitano la struttura scolastica di Via Euripide. Vive all'Axa da nove anni ed ha deciso di candidarsi al Consorzio su invito di un altro neo eletto, Pietro Ferranti.
Pietro Ferranti, 61 anni è un pensionato del Ministero dei Trasporti con l'hobby della pittura.
Ha deciso di candidarsi alla carica consortile, "in seguito alla constatazione del degrado strisciante del quartiere e della persistente incuria della passata amministrazione". Si occuperà della supervisione della rete stradale e fognaria.
Paolo Poma, 65 anni, pur abitando in questa zona fin dal 1974, prima d'ora non si era mai interessato al Consorzio. È un dipendente dell'Istituto per il Commercio Estero e da molti anni fa attività sindacale, esperienza che potrà mettere a frutto nello svolgimento dell'incarico a lui affidato. Si dovrà occupare, infatti, delle questioni che il Consorzio ha in sospeso dal punto di vista legale, prime fra tutte le cause avviate contro alcuni casi di abusivismo nella zona.
Il neo presidente Francesco Longo ha una lunga esperienza nel campo amministrativo in quanto ex direttore amministrativo statale. Al Consorzio Axa non è una presenza nuova, avendo ricoperto per nove anni, ossia per tre successive elezioni, la carica di presidente del Collegio dei Revisori dei conti ed essendo già stato 11 anni fa presidente del Consorzio.
Longo, che ha ereditato dalla passata amministrazione la mancata riscossione di oltre 560 milioni, per l'applicazione di nuova legge, che non ha permesso all'Esattoria di inviare le cartelle del ruolo 2000 agli utenti, non ha dubbi: "Assolutamente prioritario in questo momento è il risanamento della disastrosa situazione finanziaria, soltanto dopo si potranno programmare una serie di interventi per migliorare la residenzialità della zona."
Il nuovo Consiglio d'Amministrazione si è dato immediatamente da fare per porre rimedio a questa situazione insostenibile e, ad un solo mese dalla sua elezione, sembra aver trovato un'efficace via d'uscita al problema. Proprio in questi giorni, infatti, allineandosi a quanto già fatto dal Comune di Roma, il presidente si è recato con alcuni consiglieri all'Esattoria Comunale per stipulare una Convenzione con la quale il Consorzio potrà disporre di finanziamenti a costo zero.
La speranza del Presidente, una volta ottenuta l'approvazione del Consiglio per la stipula di tale Convenzione, è quella di risanare la crisi finanziaria intorno alla fine di ottobre.
Riguardo alla spinosa questione del lotto P4, sulla quale è caduta la vecchia amministrazione, Longo ci tiene a precisare che: "non ero contrario all'acquisizione del lotto, ma alla procedura impiantata per pervenire a tale acquisizione. Tale procedura era, infatti, viziata nella forma e nella sostanza presentando varie irregolarità amministrative che, in quanto revisore (il Collegio dei Revisori è un organo di controllo amministrativo, ndr) non potevo in alcun modo appoggiare".
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