Ma questo periodo fu anche musicalmente produttivo per lei, e si tradusse nel suo secondo album da solista. Nel 90, consolidando un rapporto che era stato solo occasionale, col Trio Gudmundar Ingolfssonar, Bjork registra un album di puro jazz, "Glin-glò". Il leader della band era il pianista Gudmundar Ingolfsson (che mori’ poco dopo che l’album fu completato), "l’unico musicista professionista di jazz in Islanda", accompagnato semplicemente da un bassista ed un batterista. Lo stile di Bjork si rifaceva molto alla piu’ classica Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan, tuttavia riusci’ ad eseguire le canzoni in un modo estremamente (alla maniera inconfondibile di Bjork!) originale. Non farti inibire dala parola "jazz": se ami Bjork, Glin-glò ti piacera’! Ma c’era ben altro che jazz in arrivo coll’appariscente ma sofisticato "Debut", la rinascita di Bjork come artista di prima categoria, distribuito nel mondo nel luglio ‘93. In effetti c’e’ quasi tutto in Debut: ritmi house, un’orchestra indiana di 20 elementi, influenze arabiche: un lavoro musicale multiculturale in cui Bjork appare curiosa ed esuberante come nel suo primo album solista del ‘77. Con l’arrivo del grande successo e’ obbligata a trasferirsi a Londra , dove era stata a 17 anni. "Ho percorso una lunga strada" ha detto Bjork.


 

 

 

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