Paperino ha aperto un'agenzia di tuttofare e il suo primo lavoro consiste nel salvare un gattino di un cliente, intrappolato in una gabbia dal vicino perché era entrato nel suo giardino per sbaglio. Paperino agisce di notte: salva l'animale e inizia a lavorare tantissimo. Dopo un po' di tempo, sentendo frignare una persona a fianco del suo negozio, decide di invitarlo a pranzo. Dopo aver mangiato, l'uomo, grato, gli racconta della leggenda dello smeraldo verde che viene dato ai puri di cuore. Passando da lė Zio Paperone ascolta il racconto di Tobia e prepara una spedizione. Il mattino dopo recluta i nipoti con una scusa e parte verso l'inferno verde, una foresta intricatissima. Durante il percorso Paperone racconta quel che conosceva della leggenda ma i nipotini lo avvertono della maledizione che possiede lo smeraldo. Una volta nella foresta, dopo essere fuggiti da un gruppetto di nativi, distruggono per colpa di una cascata il macchinario e sono costretti a proseguire a piedi. Sulla strada del ritorno Paperone cade in una buca e vi trova un grosso teschio che emana luce. Allora Paperino, dimostrandosi coraggioso, apre il forziere a forma di teschio e trova lo smeraldo verde. Paperone se ne impossessa subito ma i nipotini lo legano e Paperino lo requisisce. Ore dopo raggiungono un ospedale veterinario dove consegnano lo zio e si fan dare una piantina per arrivare alla Tribų della Mesa Verde. Mentre Paperone torna a casa e scopre il vero valore dello smeraldo, Paperino e nipotini si dirigono verso il villaggio. Una volta arrivati vengono ricevuti dal capo tribų il quale racconta loro che quel che gli avevano riportato indietro era uno smeraldo falso che faceva parte di un numeroso gruppo nascosto per la foresta per distogliere l'attenzione dei ladri dal loro villaggio. Paperino poi, torna a casa e si dirige a casa di Paperone al quale racconta che il capo, in cambio dello smeraldo, gli aveva regalato del te verde eccezionale per i reumatismi. Dopo essersi fatto ridere dietro dallo zio, il nipote gli mostra la lunga coda davanti al banchetto che avevano aperto i nipotini per vendere il te miracoloso, provocando lo stupore in Paperone.
