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I SETTE NANI E LA FATINA DI NATALE
STORIA DISEGNATA DA LUCIANO GATTO
testi di Carlo Panaro, disegni di Luciano Gatto e inchiostri di Michele Mazzon
da Topolino 1830 del 23 dicembre 1992
Mancano ormai pochi giorni al Natale e i Sette Nani sono pronti per la cena: la tavola è apparecchiata e il menù prevede la zuppa calda della ricetta di Biancaneve. I nanetti stanno litigando su chi verrà versato prima ma, una volta deciso l'ordine, Eolo con un suo starnuto spreca tutta la minestra addosso ai fratelli. Latte e pane sarà il loro alimento per la sera. L'accaduto rammenta a Dotto una storiella che racconta ai suoi amici: ogni anno una fatina vola su tutti i Paesi del Mondo per portare letizia e bontà nel cuore della gente per poi addormentarsi fino all'anno seguente momento in cui dovrà ricominciare il suo lavoro. Per questo motivo alcuni bambini appoggiano dietro l'uscio di casa una tazza di latte caldo e del pane per permettere alla fatina di nutrirsi. Cucciolo rimane colpito dal racconto del saggio nano così appoggia una scodella di latte davanti casa. La notte passa tranquilla e il mattino seguente i nani quando si svegliano non trovano Cucciolo che nel frattempo arriva con la scodella del latte vuota. I nani sospettano della fatina ma Brontolo spiega loro che sono stati gli animali del bosco. Cucciolo questa mattina non dovrà andare a lavorare perché tocca a lui sistemare la casa e mentre i nani si avviano al lavoro lui in camera da letto trova i letti già fatti. Attinge l'acqua per lavare i piatti ma li trova già puliti e, incredibilmente anche il minestrone sta già cuocendo. Spaventato il nano muto chiama a raccolta i suoi fratelli che accorrono subito. Cucciolo è terrorizzato e spiega loro che qualcuno è in casa. Uno starnuto di Eolo rovina l'effetto sorpresa. Dopo aver controllato la casa da cima a fondo i nani vedono che il ragazzo ha già preparato il minestrone e decidono di fermarsi un attimo a mangiarne un po'. Brontolo prende il pentolone ma, per colpa di un bastone la rovescia addosso ad una piccola bambina: lo Spirito del Natale. Pensando che fosse Grimilde i nani la mettono alla prova e questa compie una magia: farli diventare felici. Gli omini del bosco capiscono che lei è il vero Spirito e le chiedono come mai si nascondesse. Questa racconta che il latte che ha trovato dietro l'uscio l'ha fatta uscire allo scoperto e, per ringraziarlo gli ha eseguito le faccende domestiche. I nani invitano la fatina a fermarsi per qualche giorno, giusto il tempo di farle conoscere Biancaneve alla quale mandano una lettera da Gluglù. Da Grimilde, intanto, regna l'odio. Non capendo come mai sia così irrequieta si dirige nei sotterranei dove ultima l'abito stregato per Biancaneve. Pronuncia una formula magica ma l'abito le si ribella e poi svanisce nel nulla. Chiede aiuto allo Specchio magico il quale le risponde che i suoi problemi sono dovuti dal fatto che la Fatina di Natale è tornata in circolazione ed è alloggiata dai nani. Sempre più infuriata, Grimilde decide di intervenire a modo suo. Mentre riflette sul da farsi arriva il falco Igor con Gluglù. Legge il messaggio e manda l'uccellino dalla principessa. Prende due topolini finiti in gabbia per caso e li trasforma in esseri umani, li fornisce di nettare d'ambrosia e li manda verso la casa dei nani. I due aprono l'ampolla e la fatina viene catturata. Al mattino i nani iniziano a cercare la fatina finché trovano l'ampolla. così capiscono che è stata catturata. Biancaneve, intanto, è già sulla strada verso la casa dei nani. Un tornado si alza davanti alla carrozza ed ipnotizza i guerrieri. La principessa scende e tocca il tornado, non resistendo alla potenza di Grimilde. Cade addormentata. I nani, quando arrivano sul posto e vedono la scena capiscono che dietro al sonno della principessa c'è la strega. Grimilde, che sta seguendo tutto tramite la sua sfera magica, è soddisfatta. Biancaneve giace addormentata e la fatina è rinchiusa. I sette fratelli decidono così di andare verso il castello della regina per liberare la fata di Natale, l'unica che possa salvare la principessa. Nei pressi del maniero si scatena una tempesta di neve e la regina Grimilde pensa di aver vinto. Riparatisi i nani, Cucciolo non trova Gluglù che improvvisamente arriva da loro con l'agrifoglio della fatina. Era riuscito a superare la bufera grazie al suo cuore puro. Cucciolo, allora, si butta in mezzo alla neve finché arriva al castello. Qui si apre un varco, dopo aver parlato con la fatina, ed entra nel laboratorio della Regina. Si nasconde sotto il tavolo ma quando ha praticamente preso la chiave per aprire la cella Grimilde si accorge di lui. Cucciolo scappa e, cercando di colpirlo, la Regina colpisce il barattolo dove è contenuto l'elisir del lungo sonno. Grimilde non ce la fa a scappare in tempo e si addormenta. Il nano muto libera la fatina sua amica e si dirige dai suoi amici nani. La bufera è cessata. Arriva cucciolo con la fatina che sveglia dall'incantesimo Biancaneve. Un grandioso banchetto è quello che ci vuole per festeggiare la liberazione ma, dopo questo è il momento dei saluti. Solo Brontolo non vuole salutarla perché sa che la sua amica se ne andrà per sempre. Miry promette che il prossimo anno sarebbe tornata e saluta tutti i suoi nuovi amici, partendo per un lungo viaggio che toccherà tutto il mondo. |
NOTE:
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I
tre gattini disegnati da Luciano Gatto per questa storia appaiono:
- nella prima tavola della prima parte; - nell'ultima tavola della prima parte; - nella prima tavola della seconda parte della storia. |
Personaggi e Interpreti:
Alcuni protagonisti di questa avventura: i
Sette Nani (da sinistra: Brontolo, Cucciolo, Mammolo,
Dotto, Gongolo, Pisolo e Eolo), Biancaneve
e Miry, lo Spirito Natalizio (vedi box sopra).
Partecipa anche, nel ruolo della cattiva, Grimilde e lo Specchio Magico che, in questa avventura, a differenza di altre storie disegnate sempre da Gatto ma sceneggiate da Fabio Michelini ("Topolino e l'incredibile naniversario", "Brontolo & Briciola", ad esempio), interagisce con la strega parlandole come già faceva nel lungometraggio animato del 1937.
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COPERTINE:
da Topolino 1830 del 23 dicembre 1992 |
da Disney Melody 3 del novembre 1993 |
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