La storia è vecchia e dibattuta nel contesto ufologico. Le così dette anomali lunari, o fenomeni lunati transienti LTP periodicamente si pongono all'attenzione non solo nell'ambiente ufologico ma anche, come in questo caso, dai media. Per quanto molto spesso le tracce, o presunte tali, di manufatti o strutture artificiali sul nostro satellite, e/o sulla superficie di Marte, molto nota la presunta "sfinge" di  Cidonia (che poi le foto ad alta risoluzione si è dimostrata, come previsto, un gioco di luci dell'olografia marziana) molto spesso lascio il tempo che trovano, tuttavia vi sono buoni motivi per porre attenzione a questi fatti. Da una parte esiste una consistente casistica storica di questi particolari fenomeni osservati  sulla superficie lunare, registrati da molti e qualificati astronomi fin dal diciottesimo secolo. Quali, ad esempio, l'astronomo inglese Birt, Wilkins, e Pickering, fenomeni difficilmente spiegabili in termini comuni, un esempio, ed un elenco, di questi fatti è riportato nella tabella qui sotto. Dall'altra con l'esplorazione sistematica del suolo lunare per mezzo delle numerose sonde lunari, ed inseguito delle  missioni Apollo, questi fenomeni hanno assunto particolare significato e collocazione.  Infatti, se diamo credito alle fughe di notizie e alle voci di  corridoio, se così possiamo chiamare le indiscrezioni e/o le confidenze trapelate dall'ambiente scientifico della NASA,  sembrerebbero confermare, una volta di più, l'idea che tali fenomeni vadano obiettivamente  iscritti nel contesto della questione UFO. Per fare un esempio di queste voci riporto qui sotto due interessanti articoli pubblicati  a suo tempo dal Giornale Dei Misteri negli anni 70. Il fatto è che rispetto al passato oggi la NASA non ha più il monopolio dell'esplorazione spaziale, e quindi il veto sul rilascio di documenti ed informazioni sui specifici conoscenze e risultati della missioni  spaziali. Paesi come il Giappone, l'india e la Cina a tutti gli effetti sono entrati autonomamente nel campo delle imprese dell'esplorazione spaziale, e di conseguenza nella posizione d'acquisire, e gestire, direttamente dati, conoscenze e documenti relativi a specifiche questioni emersi da queste imprese.  Per cui notizie come questa del India Daly Tecnology solleva quantomeno notevoli interrogativi. A questo proposito è curioso, tra l'altro, il fatto che due mesi dopo il lancio della sonda lunare giapponese Selene, in orbita attorno alla luna dal 18 ottobre 2007, nei primi giorni di dicembre dello stesso anno esponenti del governo nipponico affermino, apertamente,  anche se non in modo diretto, l'oggettività degli UFO, ponendo tale questione in rapporto alla difesa nazionale (?). A distanza di un anno, in coincidenza dell'entra in orbita attorno alla luna nella sonda indiana Chndrayaan-1,  l'articolo del India Daly Tecnology.

  © Luciano Perla