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UFO CASISTICA TRIESTINA

IL Caso Sisti 

29 luglio 1983 


 

Capita, non di rado, che particolari esperienze della vita delle persone siano tanto incisive da cambiare il loro modo di vedere le cose. Per Michele Sisti, operaio quarantaseienne, gli UFO rappresentavano un mare di sciocchezze, un mito del folclore popolare. Finche il "mito" non  busserà alla sua porta in una calda serrata estiva, che cambierà radicalmente il suo atteggiamento nei confronti di tale questione. Tanto che oggi e collaboratore del CUN (centro Ufologico Nazionale), e assieme allo scrivente, ed all'amico Paolo Nordio (collaboratore del CISU, Centro Italiano Studi Ufologici), formano il gruppo che costituisce la Sezione Uflogica Triestina.

 

Sintesi dell'avvistamento

La sera del 29 luglio 1983 Michele Sisti (all'epoca quarantenne) è affacciato alla finestra della propria stanza, in compagnia della madre, nella speranza di trovare refrigerio dopo una calda giornata estiva. Le luci della vicina città, che quasi segnano la forma del golfo di Trieste, sono immerse in una leggera foschia dovuta allo smog e all'umidità. Il cielo e sereno, completamente sgombro da nubi. Attorno alle ore 22 e 45 (ora legale) l'attenzione di Michele Sisti e di sua madre è attratta da un oggetto di notevoli dimensioni (paragonabile alle dimensioni apparenti della luna piena), comparso in direzione est, e in lento e silenzioso movimento verso la città. L'oggetto e formato da una serie di luci rosse rettangolari, o quadrate, e di un'intensa luce bianca che pulsa con frequenza di circa un secondo. L'UFO, o presunto tale, è osservato anche da due vicini di casa che abitano al piano superiore (che desiderano rimanere anonimi) e che come Michele e sua madre erano affacciati ad una finestra del loro appartamento. Michele, sorpreso dall'inusitato evento si precipita nell'alloggio dei vicini di casa, primo piano dello stabile, ritenendo che tale posizione li consenta una migliore osservazione dell'oggetto. L' UFO, che secondo le valutazioni dei testimoni transitava a non più di 100 metri da terra, continua il suo lento e silenzioso movimento in direzione della città. Sembra seguire (dal punto d'osservazione dei testimoni) i rilievi delle basse colline che comprendono zona di San Luigi e la Via Farneto, che caratterizza questa fascia della periferia della città. Michele non soddisfatto del punto d'osservazione abbandona la stanza dei vicini ed esce dall'edificio. Giunto in strarada trova un punto d'osservazione che li permette di seguire il percorso dell'oggetto nel suo allontanamento. L'oggetto transita sopra la città, e giunto sulla verticale dello del Porto Vecchio compie un repentino movimento in verticale, 500-800 metri in meno di un secondo, ("a candela", riscorrente nella casistica UFO) quindi, si muove in direzione della vicina cittadina di  Mofalcone, per scomparire, ormai appena visibile, dietro una formazione di nubi.

Considerazioni e valutazioni

Nella composizione fotografica riportata qui sotto è segnato l'intero percorso compiuto dall'oggetto, fino alla sua scomparsa dietro una formazione di nuvole.

Come si può osservare la posizione contrassegnata con il numero uno rappresenta il punto in cui presumibilmente l'oggetto si trovava maggiormente vicino ai testimoni, 700-800 metri. In tale posizione l'oggetto è visto transitare dietro un'istallazione della RAI (un ripetitore per radiodiffusione), struttura che è stata presa come riferimento al fine di valutare distanza e le possibili dimensioni dell'oggetto.

Dato che secondo i testimoni l'oggetto è transitato dietro tale struttura, ciò rende difficile stabilire la distanza e le reali dimensioni dello stesso. Tuttavia utilizzando un binocolo con campo graduato, e prese come riferimento alcune strutture dell'antenna della RAI, si sono ricavate le dimensioni apparenti dell'oggetto in questione, che ammontano di circa1° (due volte la Luna piena). Sulla base di questo dato, e supponendo che l'oggetto si trovasse effettivamente nei pressi dell'antenna al momento del suo transito dietro di questa (che è posta ad una distanza di circa 700 metri dal punto d'osservazione), le sue dimensioni reali ammonterebbero a circa 13 metri (Fig.1).

A suo tempo l'amico Sisti rimase molto colpito da quest'esperienza, che, come detto, mutò radicalmente la sua posizione nei riguardi del fenomeno UFO, al punto che in seguito a quest'evento iniziò ad interessarsi attivamente a questa questione. 

L'avvistamento pur non rientrando nell'ambito degli incontri ravvicinati del secondo tipo, in codice IR2, (classificazione di Haynek, oggetti osservati a distanze inferiori a 200 metri) per le sue caratteristiche ricorda da vicino tali notevoli eventi.

La forma e i dettagli dell'oggetto in questione, che il suo moto silenzioso, e in particolare la repentina salita in quota, rappresentano caratteristiche proprie degli oggetti volanti non identificati. Elementi che allo stesso tempo escludono possibili interpretazioni in termini di fenomeni naturali o in termini di velivoli convenzionali. Evento quindi proprio dell'ormai consolidata e monumentale casistica UFO.

 

© Luciano Perla 2004 v1 c2         


 

 

 


 

Ricostruzione dell'oggetto osservato dal Sisti.

(Disegno eseguito dal testimone) 

 

 

 

 

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