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SILIQUA 9giugno 1974

 

NOTA D' INTRODUZIONE

  Questo caso rappresenta un esempio particolarmente significativo della manifestazione di effetti fisici spesso riscontrati negli incontri ravvicinati del 2 (IR2) e del terzo tipo (IR3).

LE AUTO ASSEDIATE

    Il 9 giugno 1974 Egidio Traga al volante della sua fiat 850, stava percorrendo la strada che da Carbonaio porta a Cagliari ed era diretto a Villaspeciosa dove abita. Giunto all'altezza del bivio di Zinnigas, nel tratto di strada Villamassargia - Siliqua, nei pressi di una cabina elettrica, l'automobile sbanda, tutti i circuiti elettrici cessano di funzionare e il motore dell'auto si blocca. Il Targa istintivamente frena ma l'automobile continua a muoversi, come trascinata da una forza estranea.

Cartina 1. La freccia indica il punto dove il Targa avvisto l'UFO 

 

La perplessità del Traga si trasformò in timore quando si rese conto, guardandosi attorno, che una luce molto intesa si avvicina rapidamente dal cielo. Luce che assume in breve tempo una precisa forma discoidale, multicolore, delle dimensioni di circa 5 metri.

L'oggetto si fermò alle spalle del Targa, a circa trecento metri dalla macchina e a cento metri da terra. A questo punto il testimone tentò uscire dall'auto,  lo sportello della vettura si spalancò e i parafanghi posteriori vibrarono come sottoposti ad un'intensa e violenta forza esterna. Il Tagra atterrito, con un piede fuori della macchina, osservò incredulo l'evoluzione dell'oggetto, che nella parete inferiore si presentava come un largo cono tronco, con un anello che girava vorticosamente in senso orario e di colore diverso dal corpo dell'oggetto.

L'UFO si mosse per ben un'ora e mezza (?!) attorno all'automobile del Traga, compiendo cerchi a spirale che lo portavano quasi a toccare il terreno. Improvvisamente l'oggetto prende quota, e scompare in breve all'orizzonte. Subito dopo la macchina riprese a funzionare regolarmente.

A pochi chilometri di distanza, quella stessa notte e sulla stessa strada, altre due persone vivranno un'esperienza simile a quella del Traga e che rappresenterà anche per quest'ultimi un'esperienza difficile da dimenticare.

Antonio Floris di Uta e il suo amico Giuseppe Grama di Villamassargia, verso le tre del mattino partirono da Barusi in direzione di Villamassargia con la Prinz 4L del Floris. Poco dopo aver superato Villamassargia la loro attenzione fu attratta da una "stella" particolarmente luminosa. Il Floris rallentò per osservare l'inconsueta "stella", che come nel caso del Traga con un rapido movimento nella loro direzione si trasformò in breve un oggetto discoidale di considerevoli dimensioni, allo stesso tempo il motore dell'auto si spense.

Cartina 2. G Luogo nel quale fu veduta la massa oscura ingombrante la carreggiata della strada.

 

L'oggetto iniziò a muoversi da un lato all'alto della strada, e contemporaneamente gli alberi ai lati della carreggiata sembravano violentemente scossi da una forza invisibile. Le evoluzioni dell'oggetto erano accompagnate da un intenso e persistente ronzio.

I due amici tentarono invano di allontanarsi dalla zona ma la vettura ripartì solo per un breve tratto, quando l'oggetto per un momento sembrò allontanarsi. Falliti i tentativi di far ripartire la vettura, i due l'abbandonano per rifugiarsi in una vicina casa colonica che si trovava poco distante dalla carreggiata. Qui però non trovano risposta alle loro ripetute richieste d'aiuto. Si rifugiano nuovamente in macchina, da dove continuano osservare increduli ed in preda al timore le insistenti evoluzioni dell'UFO attorno alla loro auto. Verso le quattro del mattino, in un momento in cui l'oggetto si allontana, riescono finalmente rimettere in noto la vettura ed allontanarsi.

Giunti all'altezza del bivio di Zinnigas, nelle vicinanze di Siliqua, riappare in cielo, in direzione di Villaspeciosa (nord-est), un altro oggetto simile al primo (o lo stesso oggetto ?) che pulsa con un'intesa luce arancione. L'oggetto rimane visibile per una ventina di minuti e poi scompare " come se si fosse immerso nella nebbia" sono le testuali parole del Floris. Inutile dire che il cielo era terso e completamente sgombro di nubi.

Quando ormai gli inconsueti e straordinari avvenimenti vissuti dai due amici sembravano terminati, e i due commentavano l'accaduto, un altro fatto straordinario si giunge alle loro avventure.

Stavano percorrendo la statale Iglesias-Cagliari quando giunti a circa 5 chilometri della stazione ferroviaria di Uta, dove erano diretti, quando i fari della loro vettura illuminarono un'indefinita forma scura che un'ottantina di metri più avanti occupava buona parete della carreggiata. Il Floris pesò in un primo momento ad un autocarro rovesciato. Ma si dovette ricredere quasi subito quando ebbe la netta impressione che la sagoma si stesse spostando ai lati della carreggiata. Infatti, arrivati sul luogo non trovarono nulla che ingombrasse la strada.

Anche altri automobilisti che in quel momento provenivano dal lato opposto della strada dovevano aver osservato la strana sagoma scura che occupava la carreggiata, dato che arrivati in quel ratto di strada transitarono con velocità molto ridotta, però non si fermarono.

Il Floris sceso dalla macchina perlustrò quel tratto di strada constatando che non vi erano strade laterali. Oltre a ciò il dislivello tra il piano stradale e i campi su cui si estende la strada non avrebbe permesso alcuna manovra ad un eventuale mezzo pesante, quale possibile spiegazione del fatto. Oltre a ciò il Floris osservo che un tratto di asfalto perpendicolare alla strada era segnato da una sottile linea di bollicine, in corrispondenza e lungo la direzione dove si mosse l'indefinita forma scura.

Fig. 3 Il Floris (a sinistra ) con il figlioletto e il giornalista Giorgio Metta

Successivamente il giornalista Giorgio Metta di Cagliari, ed attivo collaboratore del CUN, che svolse accurate indagini su questo caso, poté costatare la presenza di quest'alterazione del manto stradale nel punto in cu i due amici notarono la non ben definita sagoma scura.

 © Luciano Perla

 

Fonti:

Sergio Conti GdM n.46 pg. 4 -7. 1975 

Giorgio Metta

Gruppo "Antares" Viani

COMMENTO

  Casi d'automobili inseguite, e/o bloccate, dalla presenza ravvicinata di un UFO sono ricorrenti nella casistica ufologica. Questi casi rappresentano un   aspetto particolare della casistica UFO, che lasca aperte molteplici interpretazioni e apre notevoli quesiti, dato che non di rado si concludono con il sequestro (IR4), più o meno prolungato, dei soggetti coinvolti.