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I risconti radar
Washington 20 luglio 1952
Con questa istantanea, considerata fino a qualche tempo fa dalle autorità americane un segreto militare, è stato fissato il lento e altissimo passaggio di sei corpi luminosi sul cielo di Washington il 20 luglio del 1952. La luminosità schiacciata al centro della formazione è lo scarico gassoso di uno dei caccia inviati dalla base di Newcastle per esaminare da vicino i misteriosi velivoli. L'aero fallì la sua missione. quando i dischi volanti si accorsero di essere seguiti, sia pure a grande distanza, accelerarono improvvisamente e scomparvero in pochi secondi. In quel periodo sugli Stati settentrionali dell'Unione erano già comparse numerose formazioni di dischi volanti. Ne avvistarono anche i meteorologi di Minneapolis, che scrutavano il cielo per seguire il lancio di palloni sonda. Ma nessuno prese sul serio quelli avvistamenti.
Da: domenica del Corriere 1966
Schema del tracciato radar dell'aeroporto di Washington il 20 luglio e il 5 agosto1952 A, 7 oggetti, da sud, si avvicinano alla capitale. B, alcuni sono visti sulla Casa Bianca e sulla capitale. C, compaiono sulla base aeronautica di Andrews. D, un UFO rintraccia un aero di linea. E, un UFO e visto compire una virata ad angolo retto.
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Sala radar della torre di controllo dell'aeroporto di Washington nel 1952 |
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Washington 26-27 luglio 1952
Per due week-end consecutivi, nel luglio del 1952, squadriglie di UFO sorvolarono di notte la capitale americana, e principalmente, il 26 luglio dalle ore 21, la cosiddetta no flying zone, la zona interdetta al volo (perché sede degli uffici governativi) di Washington: la Casa Bianca ed il Campidoglio. La loro comparsa fece scattare subito gli allarmi; vennero avvistati da piloti militari e rilevati da tre radar, che captarono dodici oggetti non identificati. Sconcertati, gli ufficiali dell’Aeronautica (USAF) ordinarono il decollo di caccia intercettori F-94, che non riuscirono però ad avvicinare gli UFO ma poterono limitarsi ad osservare a distanza le incredibili manovre che effettuavano. Uno dei piloti USAF decollati non segnalò gli intrusi che pure i radar indicavano nelle immediate vicinanze. Quello di un secondo F-94 riferì invece di avere avvistato, apparentemente ad una quindicina di chilometri di distanza, quattro misteriose fonti di luce. Non gli era stato possibile raggiungerle: sembrava impossibile superarle in velocità. Nel corso delle successive quattro ore i radaristi del National Airport, il personale dell’aeroporto, diversi piloti civili ed un gran numero di testimoni occasionali videro le misteriose luci nel cielo che, così come erano apparse, si dileguarono.
Già nella tarda serata del 19 luglio il National Airport aveva captato sette echi radar. Il controllore di traffico aereo Edward Nugent, incapace di identificare i misteriosi blip, aveva segnalato immediatamente le strane presenze al suo supervisore, Harry G. Barnes. Sarà questi che dichiarerà in seguito alla stampa che gli UFO si spostavano "ad una velocità compresa fra i 160 ed i 210 chilometri orari. I loro spostamenti non avevano nulla in comune con quelli di un aereo. Non seguivano una rotta prestabilita, non procedevano in formazione". La popolarissima rivista americana Life, nel commentare i primi avvistamenti, scrisse: "Per tutta la notte la fantomatica manifestazione proseguì. In genere gli oggetti sconosciuti sfrecciavano sullo schermo radar a caso, ma non appena su di esso appariva l’eco di un aereo civile, i blip si concentravano immancabilmente intorno".
Tutti i segnali radar furono controllati e gli strumenti giudicati funzionanti perfettamente; ma il 29 luglio, comprensibilmente preoccupata dal panico che il grave episodio aveva originato in seno all’opinione pubblica americana, l’USAF indisse una conferenza stampa e, per bocca del generale Samford, dichiarò che le immagini sul radar erano state causate da una inusuale inversione di temperatura e che gli UFO erano stati prodotti da luci al suolo che si erano riflesse in cielo.
Quella stessa notte Barnes rilevò per la terza volta gli UFO sugli schermi radar. Ma quella volta preferì non avvertire i comandi militari.
Fonti: "8 best-documented cases of UFOs", di William H. Spaulding in "The Book Of List 2" (Bantam, New York, 1980); P. Brookesmith, UFO the complete sightings catalogue, Blandford, Londra, 1995; "Escuadrillas de OVNIs ante el ojo de la camara", di M. Borraz Aymerich, in Cuadernos de ufologia (Santander, Spagna) 12-88; R. Jackson, UFOs, Apple Press, Londra, 1992; R. Pinotti, UFO visitatori da altrove, BUR, Milano, 1990.
Internet: http://members.tripod.com/~ ufocun/Ottocasi.txt ; http://www.kruger. it/zonax/pagine/inspiegabile. htm; http://www.ufo.it/testi/r20p47.htm
Il Washington Post del 28 luglio 1952 |
Operatori della sala controllo del traffico aereo di Washington che seguirono le manovre e gli spostamenti degli UFO. |
F 94 Starfire. Due aerei di questo tipo furono mandati ad intercettare gli UFO |
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