Il primo a tentare una classificazione dei viventi fu il filosofo greco Aristotele (384- 322 a.C. _ IV sec. a.C). Egli aveva costruito una sorta di scala della vita, distinguendo in natura 4 regni. Al gradino più basso pose il mondo inanimato, la cui unica caratteristica è l’ esistenza; a un gradino superiore il mondo delle piante, la cui caratteristica è la capacità di riprodursi. Sopra ancora il mondo degli animali, i quali, oltre a riprodursi si muovono; infine il mondo dell’ uomo, che. oltre ad esistere riprodursi e muoversi a una caratteristica propria: pensa e ragiona
Aristotele descrisse circa 500 specie animali, raggruppandoli secondo vari criteri:
l Se hanno sangue rosso o no
l Sangue caldo o freddo
l Se respirano aria oppure no
Le sue attente osservazioni lo portarono a riconoscere che il delfino, che pure ne ha la forma non è un pesce, ma è simile ad altri animali della terra ferma (quelli che oggi chiamiamo mammiferi).
Infatti tutti i mammiferi hanno il sangue caldo respirano aria e partoriscono figli che poi allattano.
I meriti più importanti di Aristotele in campo biologico furono di aver riconosciuto l’ esistenza di una “scala della vita”e aver tentato di raggruppare le forme di vita animale in diverse categorie, basandosi su alcune loro somiglianze. Aristotele trascurò lo studio delle piante,ma di esse si occupò il suo discepolo Teofrasto che descrisse circa 500 specie di piante.
Martina Salvi