Clicca per la fotogallery
U.F.O:
La situazione 
in Italia
 
        In Italia gli Ufo sono di casa. Un’affermazione pesante? Tutt’altro se ci si addentra un po’ nella materia e si consultano gli esperti. Complessivamente ogni anno si stimano circa un migliaio di avvistamenti, di cui però solo una minima parte viene attribuita a oggetti volanti non identificati.

Abbiamo sentito il Centro Ufologico Nazionale, che con una storia iniziata nel 1965, oltre mille iscritti e una cinquantina di sedi regionali, è fra le maggiori associazioni (senza scopo di lucro) italiane. La sua attività si divide fra indagini, studi, accertamenti, convegni e un’accurata raccolta di dati. Le segnalazioni che censisce ogni anno variano anche di molto: le punte sono state nel 1954 (481 casi), dal 1971 al ’74 (rispettivamente 115, 220, 776 e 744 casi), nel 1978 (934 casi); e poi ancora nel 1990 (141) e ’93 (229).

I dati, disponibili sul suo sito, si fermano al 1995. «Perché - spiega il segretario nazionale Vladimiro Bibolotti – abbiamo bisogno di tempo per le verifiche. In questo campo bisogna muoversi con estrema cautela e seriamente: altrimenti non si farebbe altro che dare adito a errori, allucinazioni singole o collettive». Quanti sono in concreto gli Oggetti volanti non identificati (Ovni) che transitano da noi? «Un conto preciso è impossibile. Prima di tutto le fonti che raccolgono testimonianze sono molteplici: Carabinieri, Aeronautica, enti come il nostro. Dal ’95 a oggi, in media il Cun ha ricevuto circa 400 segnalazioni l’anno. Tolti palloni sonda, corpi celesti, fenomeni naturali e anche mistificazioni, di solito circa il 10% vengono riconosciute come avvistamenti di quelli comunemente chiamati Ufo».

Le regioni più interessate nel 2000 sono state Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna. Fra i casi più particolari quello avvenuto in Toscana prima della Guerra, quando una donna si vide rubare i panni appena stesi da esseri sconosciuti; gli oltre 30 avvistamenti del 1995 fra Mortara e Remondò, il piatto luminoso che padre e figlia avrebbero incrociato nel cortile a Castello d’Agogna; i Crop Circles (campi di grano schiacciati da enormi disegni) denunciati a Merate e, l’anno scorso, in Sardegna.

Due casi ancora discussi sono quelli "Gianfretta" e "Lonzi": incontri ravvicinati. «Abbiamo statistiche sugli Ir3 (incontri ravvicinati del terzo tipo, cioè di gente che dichiara d’aver visto gli alieni). Ma esistono anche gli Ir4, cioè i rapimenti, più rari e delicatissimi da trattare: in Italia non se ne ha certezza». La Penisola è più o meno "frequentata" rispetto all’estero? «È piuttosto frequentata anche se un raffronto preciso è improponibile. Primo perché gli oggetti volanti non hanno confini vista la velocità con cui si muovono.

Poi perché dipende dalla vastità del territorio e dalla cultura delle popolazioni. In Usa ogni caso finisce subito su internet e diventa di dominio pubblico, cosa che da noi non accade: molti, per paura, nemmeno li segnalano. L’80% dei Crop circles sono scoperti in Gran Bretagna: dove la diffusione del volo civile privato favorisce l’osservazione del territorio dall’alto».

Ci dobbiamo preoccupare? «Non direi. La situazione italiana – conclude l’esperto - è normale. Vista la vastità dell’Universo e i segnali che abbiamo, la logica ci dice che le entità extraterrestri esistono: gli Ufo sono stati riconosciuti, in vari modi, da molte aeronautiche, compresa la nostra. È vero che considerata la tecnologia a loro disposizione avrebbero già potuto dimostrarci un’eventuale ostilità: ma non lo hanno fatto. Diciamo che esiste un fenomeno da studiare a fondo e scientificamente».

Fabio Dotti


Uno dei tanti avvistamenti registrati dal RGS dell'Aronautica.   "Il 24 aprile 1990 alle ore 8,15, due piloti militari (istruttore e allievo) durante un volo d'addestramento in prossimità della città di Latina, notarono un oggetto volante, di forma sferica, che da una quota di circa 1.000/1.500 metri si portava velocemente alla stessa quota del velivolo (2.500 metri). Tutti i tentativi di avvicinarsi all'oggetto risultarono vani in quanto lo stesso manteneva costante la propria distanza dal velivolo militare con sorprendenti accelerazioni istantanee. L'avvistamento si protrasse per 5 minuti circa, dopo di che l'oggetto sparì improvvisamente con una forte accelerazione".
 

In rete:



Indice Ufo Italiani

Torna all' indice dei Misteri


Luke the CHALLENGER