Osiride: Per gli Egizi Osiride salito in cielo sarebbe identificabile con la costellazione di Orione, verso la quale sono orientati tutti i monumenti funebri, comprese le piramidi. Sempre le tombe si trovano tutte sulla sponda ovest del Nilo, in omaggio al regno dell'Occidente di Osiride.
Il giorno della morte di Osiride sarebbe il 17: è da allora che il 17 avrebbe assunto il significato funesto.
Il calendario: gli Egizi furono i primi a tracciare precise piante del cielo. La tradizione attribuisce all'anno 2769 a.C. e al saggio Imhotep l'invenzione del primo calendario di trecentosessantacinque giorni e un quarto. Nel 238 a.C. fu poi introdotto l'anno bisestile. Tale calendario fu poi preso tale e quale da Giulio Cesare, che lo introdusse a Roma. Perfezionato da Gregorio XIII nel 1582 è quello che noi ancor'oggi usiamo.
Calendario egizio
I colossi di Memnone: sono due statue gigantesche che appartenevano allo scomparso tempio di Amenofi III.
Il loro nome deriva dall'antichità. La leggenda diceva che le statue rappresentavano il figlio dell'Aurora, Memnone, che ogni mattina salutava la madre. Infatti la brezza che al sorgere del sole spirava fra le crepe delle statue produceva un suono lamentoso, che poteva ricordare un gemito umano. Per questo motivo le statue furono meta nell'antichità di un assiduo pellegrinaggio di curiosi e turisti, anche celebri, fra i quali l'imperatore Adriano che vi lasciò la firma. Sfortunatamente oggi le statue non "si lamentano" più, a causa di un rovinoso restauro operato dall'imperatore Settimio Severo.
I colossi di Memnone
Karnak e Luxor: costituiscono rispettivamente la sezione settentrionale e meridionale dell'antica città di Tebe. Antichi centri religiosi, in cui i faraoni facevano a gara per costruirvi magnifici e sontuosi templi (fra i più celebri il tempio di Amon di Luxor, costruito da Amenofi III, ampliato da Thutmose III e completato da Ramsete II).