Edward Jenner era un medico Inglese vissuto da circa la metà del ‘700, durante una delle tante epidemie che falciarono centinaia di vite: il vaiolo.
Jenner aveva notato in questo periodo che le perone che si ammalavano di vaiolo
bovino, perché infettati dalle mammelle della mucca durante la mungitura, si
ammalavano il più delle volte di questo tipo di vaiolo, ma ben più raramente di
vaiolo umano; dopo vari test, principalmente su bambini, riuscì a dimostrare che
i bambini infettati con il vaiolo bovino si ammalavano di quest’ultimo,
sopravvivevano alla malattia perché più lieve rispetto al vaiolo umano e non si
ammalavano più di vaiolo, nemmeno se abitavano in paesi dove arrivava
l’epidemia. Edward Jenner non ottenne però un’immediata risposta alla sua
teoria, che venne rifiutata dalla Royal Society perché troppo rivoluzionaria
Scrisse così un’inchiesta contenente quasi una trentina di casi di
immunizzazione al vaiolo umano tramite il vaiolo vaccino.
Dalla pubblicazione dell'inchiesta si iniziò la pratica della vaccinazione di
vaiolo bovino e in soli dieci anni i casi di vaiolo si ridussero da 18'596 a
182. Jenner avava scoperto che si poteva creare l’immunità alla malattia
attraverso l’inoculazione di una forma più lieve, aveva scoperto il vaccino.
Il nome deriva proprio dal fatto di essere prima utilizzato per indicare il
vaiolo bovino.
I vaccini sono tutt’ora utilizzati, anche se si sono notevolmente sviluppati,
poiché ora vengono fatti anche per altri virus oltre il vaiolo (che venne
eliminato con continue vaccinazioni da parte dell’OMS, fino alla sua totale
scomparsa, e così anche i vaccini che ora rimangono inutilizzati in apposite
scote in caso di epidemia), e inoltre viene inoculato il virus attenuato, quindi
o morto o indebolito, in modo tale da immunizzare la persona senza il rischio
che si ammali gravemente.
Oggi i vaccini obbligatori in Italia principali sono: l’antidifterite,
l’antipoliomelite, l’antitetanica e l’antiepatite virale B.