Introduzione

 

 

La Fiat 500 e' una delle utilitarie della casa torinese,prodotta dal 1936 al 1955nella versione detta "Topolino"e dal 1957 al 1975 nella versione detta anche "Nuova 500". La nuova Fiat 500 venne presentata al pubblico il 4 Luglio del 1957 Il nome di Nuova 500 viene scelto per sottolineare la sua discendenza dalla 500 Topolino, arrivata alla versione "C" e uscita di produzione pochi anni prima. La velocita' massima era di 85km/h. Il prezzo di lancio 490 000 lire, piuttosto alto se paragonato a quello di poco superiore della 600, che aveva quattro posti veri e non due più due di fortuna

 

 

 

Fiat Nuova 500

 

 

L'allestimento di questa prima serie è davvero spartano, mancano soprattutto le cromature che tanto erano amate dagli italiani in quegli anni,mancano anche le levette del devio-luci e delle frecce sul piantone dello sterzo,i fari non hanno le cornicette cromate. I vetri sono fissi tranne i due deflettori laterali apribili a compasso,senza fermo, che a piena apertura disturbano l'azione delle mani sul volante. Il tetto è sostituito dall'ampia capotte in tela che scende fino al limite del cofano posteriore e incorpora il lunotto in vinile; si apre sostenuta da lunghi pantografi e può essere arrotolata. Manca il sedile posteriore e al suo posto c'è solo una panchetta non imbottita, la vettura è omologata per due posti. L'aria esterna può essere introdotta nell'abitacolo grazie a due feritoie poste sotto i fari anteriori che tramite due tubi nel bagagliaio possono immettere l'aria da due bocchette con sportellini a farfalla dislocate sotto la plancia. Il riscaldamento usa l'aria di raffreddamento forzata del motore.

 Lo sbrinatore del parabrezza è optional. Parecchie saldature sono a vista e la tappezzeria degli interni è molto povera. Altre caratteristiche della "Nuova 500"sono le portiere incernierate a vento anziché controvento,la trazione è posteriore come su quasi tutte le automobili di quel periodo e il cambio ha quattro marce non sincronizzate più la retromarcia. Lo schema sospensivo è quello della 600: all'anteriore balestra e ammortizzatori, al posteriore ruote indipendenti con molle elicoidali coassiali agli ammortizzatori. Anche l'impianto frenante idraulico a quattro tamburi è ereditato dalla 600, ma le ganasce sono autocentranti con recupero automatico del gioco (prima auto Fiat a montare questo dispositivo). Gli indicatori di direzione laterali (le lucciole) sono a goccia; quelli frontali sono assenti.

 

 

Fiat 500 Giardiniera

 

 

Nel 1960 si attesta la nascita della versione "Familiare" della 500,meglio detta"Giardiniera". Il problema è serio perché l'ingombro del motore impedisce la costruzione di un vano di carico allungato.Nel maggio del 1960 nascono così le versioni "Giardiniera" e "Commerciale", quest'ultima caratterizzata dall'assenza di superfici vetrate posteriori, anche denominata "Furgoncino".Dante Giacosa, escogita una soluzione di grande interesse tecnico: il motore a sogliola, che può essere alloggiato interamente sotto il pianale di carico:i cilindri vengono abbattuti di lato e resi orizzontali, il convogliatore dell'aria viene modificato per avvolgere il nuovo propulsore e la ventola centrifuga è rimpiazzata da una ventola radiale. La presa d'aria è sostituita da due prese d'aria a colonna incorporate nei montanti posteriori. La cilindrata è la stessa del motore che equipaggia la 500 Sport, però potenza ed erogazione vengono ingentilite per adattarsi al diverso impiego. Il propulsore eroga 17,5 cv e la vettura raggiunge i 95 km/h.

 

Il passo si allunga di 10 cm. raggiungendo le dimensioni 3,185m (21,5cm in più) e alta 1,354 metri (2 cm in più).I finestrini posteriori sono rettangolari e scorrevoli. I fanalini hanno la parte superiore a goccia, la luce della targa è diversa. Il tetto è rigido solo in parte e ricompare una capotte molto allungata. Sospensioni e impianto frenante sono irrobustiti per via del maggior peso e del carico trasportabile, ceppi e tamburi derivano da quelli usati sulla 600.Nel Febbraio 1967 l'Autobianchi entra ufficialmente nell'orbita Fiat e la produzione della 500 Giardiniera viene trasferita a Desio(MI). Cambiera' la denominazione ("Autobianchi Giardiniera 500") ed il frontale, che riprende quello della Bianchina, mentre prima era quello delle 500 D e F. All'interno il volante e il cruscotto sono quelli che verranno poi montati sulla 500 R, neri.

 

 

Fiat 500 D

 

 

Nell'ottobre del 1960, poco dopo la Giardiniera, viene presentata una versione molto rinnovata della berlina, la Nuova 500 D. Sostituisce tutti i modelli precedenti, compresa la Sport. Da ora non esistono più le varianti tetto apribile e trasformabile, tutto è unificato nella nuova versione D, che con la Giardiniera costituisce la gamma 1960 della Fiat Nuova 500.
Deriva in modo diretto dalla 500 tetto apribile di cui accoglie le ultime innovazioni del 1959 ma adotta il propulsore di 499,5 cm³ della 500 Sport, ingentilito nell'erogazione e nella potenza massima per erogare 17,5 cv a 4400 giri al minuto anziché i 21 cv originali, tramite anche l'adozione di un diverso carburatore (Weber 24IMB) per ridurre le emissioni. È omologata per quattro persone.

 L'allestimento di serie si arricchisce di qualche dettaglio: sedile posteriore a schienale ribaltabile e meglio imbottito, bordo del sottoplancia imbottito, spie di frecce e abbaglianti a sinistra del cruscotto, accensione della luce interna all'apertura della porta lato guidatore, serbatoio a cipolla per favorire le dimensioni del bagagliaio anteriore. La scatola del filtro dell'aria non è più chiusa con tre bulloni, ma con due galletti a pressione, assai più comodi. Come optional sono ancora disponibili gli pneumatici a fianchi bianchi e l'autoradio. La velocità massima raggiunge i 95 km/h, come la Giardiniera.

 

 

Fiat 500 F

 

 

Nel 1965 viene presentata la Nuova 500 F, erede della "D", destinata a divenire negli anni la versione con il maggior numero di unità costruite. Le novità sono soprattutto estetiche: la più evidente le portiere controvento. In quell'anno infatti il Codice della Strada impose per tutti i modelli,le cerniere delle porte anteriori per una maggiore sicurezza. Cambiano anche altri dettagli importanti. Il parabrezza è più ampio e offre visibilità migliore, il tetto è costruito in pezzo unico con i montanti e non più imbullonato, il fregio frontale della mascherina è realizzato in un unico pezzo di plastica e non ha più i baffi in alluminio separati, le maniglie delle portiere sono cromate e la loro forma è adatta al nuovo tipo di apertura, i copri cerchi sono in acciaio e non più in alluminio, i fari hanno le cornicette cromate anziché in alluminio e adottano proiettori a fascio asimmetrico, i fanalini posteriori non hanno più la grossa basetta di alluminio e la forma è più squadrata, la capote si chiude con un gancio centrale di plastica nera anziché con i due piccoli ganci metallici, vengono eliminati il profilo in alluminio sul cofano anteriore e le modanature sulle fiancate, i tre interruttori della plancia (luci, illuminazione quadro, tergicristallo) sono allineati, la tasca portaoggetti è in plastica e ha dimensioni maggiori, il serbatoio non è più a cipolla ma a semicilindro e la sua capacità sale a 22 litri. Il motore viene ancora rivisto nella fasatura ed eroga 18 cv.

 

Le sospensioni vengono irrobustite e i semiassi sono di diametro maggiore. Anche l'impianto frenante viene potenziato e adotta cilindretti più grandi. Inizialmente la 500 F adotta alcuni pezzi della vecchia D, in attesa dell'attrezzamento di nuovi particolari. Fino a luglio 1965 infatti monta ancora gli indicatori di direzione anteriori con basetta in alluminio e il portaoggetti in lamiera. Dal marzo 1966 la marmitta non è più a bussolotto come sulla D, ma a semigusci sovrapposti (riconoscibile per le estremità arrotondate) e la luce della targa viene realizzata in plastica anziché in alluminio.

 

 

Fiat 500 L

 

 

Nasce nell'agosto 1968 la versione lussuosa che affiancherà la 500 F, la 500 L. Le differenze sono solo estetiche ma importanti. La più evidente è l'adozione di tubi di rinforzo ai paraurti, atti a dare una maggiore protezione nei parcheggi all'automobile più piccola in circolazione in Italia.Cambia nei tergicristalli, innestati a pressione e non più avvitati (montati poi anche sulla F), e nel frontale, che perde il fregio con i baffi, sostituito dal più moderno stemma Fiat rettangolare. Così come nella F, il clacson viene spostato dal cofano anteriore al supporto della balestra. Sul cofano posteriore compare la scritta "Fiat 500 L" su due righe. Rimangono le moulure sui sottoporta, le coppe ruota diventano meno bombate. Vengono applicate cornici cromate anche al parabrezza, al lunotto (nelle guarnizioni) e sui gocciolatoi laterali. All'interno la 500 L smentisce la leggendaria spartanità della 500 F e dei modelli precedenti: sedili reclinabili (offerti dal '70 come optional anche sulla F), rivestimento pavimento in moquette, plancia completamente imbottita, nuovo cruscotto con indicatore carburante, identico a quello della 850, ma di colore nero anziché beige.

 

Le levette di apertura delle porte vengono spostate nella parte inferiore, cambiano le manovelle degli alzacristalli e vengono applicate comode tasche portaoggetti in plastica. Il tunnel centrale viene rivestito in plastica nera, e viene aggiunto un portaoggetti davanti alla leva del cambio. La meccanica è la stessa della F. Per quanto riguarda la carrozzeria, questo modello seguirà, per motivi economici, le modifiche apportate alla F nel corso della produzione: dal 1968 spostamento del clacson dal vano bagagli alla balestra, dal 1970 spostamento in alto della luce targa, dal luglio 1972 il cofano motore è tenuto aperto da un'astina anziché da una cinghia di gomma. Prezzo di listino nel settembre 1968: 525.000 lire

 

 

Fiat 500 R

 

 

Nel 1972viene presentata al salone di Torino l'ultima versione, destinata a chiudere la longeva e intramontabile gamma delle 500: la 500 R. In contemporanea è presentata anche la Fiat 126. La lettera "R" sta per rinnovata.
Sostituisce le versioni F e L, che escono di produzione, e riprende i canoni delle vecchie 500: semplicità e spartanità. Il motore però è quello impiegato sulla 126 prima serie: il bicilindrico delle F e L con cilindrata aumentata a 594 centimetri cubici. Sulla nuova 126 eroga 23 cavalli a 4 800 giri, sulla 500 R la potenza rimane quella delle precedenti versioni: 18 cavalli (a 4000 giri anziché 4 400) e la coppia aumenta leggermente. Viene montato il rapporto al ponte più lungo (8/39) della Nuova 500 Sport, e unitamente al lievissimo aumento di coppia, la 500 R raggiunge finalmente i 100 km/h. All'esterno perde tutte le cromature (anche nei sottoporta), sul cofano motore rimane la targhetta "Fiat 500" e vengono montati i cerchi ruote in lamiera stampata della 126, che per la loro forma non necessitano di coppe cromate. Cambia anche il frontale, che adotta lo stemma Fiat a losanga. All'interno ritorna la spartanità della F.

 

Il cruscotto ha la forma rotonda di quello della F ma di colore nero e con scala tachimetrica della Nuova 500 Sport, con circolini rossi delle velocità massime posti a 30, 45 e 75 km/h, in virtù delle marce più lunghe. Anche il volante è lo stesso della F, ma è nero e non più beige. Sulla plancia spie indicatori di direzione (a sinistra del cruscotto) e proiettori a piena luce (a destra), interruttore luci, commutatore d'accensione e interruttore tergicristallo. Scompare l'interruttore della luce del cruscotto, che ora si accende automaticamente con le luci di posizione.Prezzo di listino nel novembre 1972: 660.000 lire.

 

 

Fiat 500 Abarth

 

 

Menzione speciale meritano infine le versioni sportive allestite dai preparatori, in particolare Abarth e Giannini entrate subito nel mito e vittoriose in molte competizioni.

Il primo tipo di Fiat 500 elaborata Abarth venne presentata nel settembre del 1957 al salone di Torino. Le auto di questo tipo erano Fiat 500 elaborate usando i pezzi speciali costruiti dalla Abarth. Nel febbraio del 1958, una di esse fu usata per stabilire dei primati di velocita' sull'autodromo di Monza. La macchina girò senza sosta per 7 giorni, alla velocità media di 108 km/h.

Nel 1963 fu presentata la 595 Abarth, prodotta fino alla fine del 1971. L'Abarth riceveva dalla Fiat le auto incomplete, montava su di esse i pezzi speciali cruscotto (con strumentazione composta da tachimetro, contagiri, indicatore livello benzina, indicatore temperatura olio), volante a 3 razze, carburatore doppio corpo Solex C 28 PBJ montato su apposito alloggiamento di alluminio, coppa olio in alluminio ecc.

 

 

CaratteristicheTecniche

 

 

Modello Produzione Prezzo di lancio (lire) Cilindrata (cm³) Alesaggio (mm) Corsa (mm) Rapp. di compress. Potenza massima Dimensioni (mm) Peso a pieno carico (kg) Velocità massima (km/h)
dal al Alt. Lungh. Largh.
Nuova 500 I serie luglio 1957 settembre 1957 490.000 479,0 66,0 70 6,55:1 13,5 cv a 4000 giri/min 1325 2970 1320 680 85
500 economica novembre 1957 marzo 1959 465.000 479,0 66,0 70 6,55:1 15 cv a 4000 giri/min 1325 2970 1320 680 90
500 normale 490.000
500 sport     560.000 499,5 67,4 70 8,6:1 21,5 cv a 4600 giri/min 1325 2970 1320 720 otre 105
500 trasformabile marzo 1959 ottobre 1960 395.000 479,0 66,0 70 7:1 16,5 cv a 4200 giri/min 1325 2970 1320 780 90
500 tetto apribile 435.000
500D 1960 1965 450.000 499,5 67,4 70 7,1:1 17,5 cv a 4000 giri/min 1325 2970 1320 820 95
500 Giardiniera 1960 1977 565.000 499,5 67,4 70 7,1:1 21 cv SAE a 4000 giri/min 1354 3182 1323 875 oltre 95
500F 1965 1972 475.000 499,5 67,4 70 7,1:1 18 cv a 4600 giri/min 1325 2970 1320 840 oltre 95
500L 1968 1972 525.000 499,5 67,4 70 7,1:1 18 cv a 4600 giri/min 1325 2970 1320 840 oltre 95
500R 1972 1975 660.000 594,0 73,5 70 7,5:1 18 cv a 4000 giri/min 1325 2970 1320 840 100

 

 

 

Fiat Cinquecento

 

 

La Fiat Cinquecento è una utilitaria prodotta dal gruppo automobilistico torinese Fiat dal 1991al 1998. Il codice del modello è 170.Presentata nel 1991 quale erede della Fiat 500e con l'intenzione di richiamare, nell' assonanza del nome la sua più illustre progenitrice, la Fiat 500, la Cinquecento era piccola di dimensioni esterne ma molto capiente e confortevole all'interno.Era agile e sufficientemente scattante; per queste sue caratteristiche ha anche dato vita ad un modello sportivo con cui è stato organizzato un campionato "monomarca", denominato Trofeo Cinquecento.
Nonostante il nome, le motorizzazioni previste, tutte a benzina, erano articolate su tre tipologie e cilindrate diverse:- 700: motore a due cilindri di 704cc con potenza di 31 CV, di derivazione Fiat 126;- 900: motore quattro cilindri di 899cc con 40 CV;- 1100: motore quattro cilindri di 1108cc con 54 CV, versione Fire.Quest'ultima cilindrata era quella riservata alla versione più sportiva, presentata nel 1994.Tra le caratteristiche del modello vi erano le sospensioni a ruote indipendenti, i freni a disco anteriori ed una gamma di optional tra cui la chiusura centralizzata, gli specchietti con regolazione elettrica e l'aria condizionata. Sotto il punto di vista della sicurezza l'auto era equipaggiata di barre antintrusione e nelle ultime versioni di airbag, mentre, per evitare il fenomeno della corrosione, la carrozzeria esterna era galvanizzata.Grazie al coefficiente di penetrazione aerodinamica molto buono per questo tipo di auto, 0,33, ed al peso abbastanza ridotto, intorno ai 700 kg, poteva vantare anche dei ridotti consumi di carburante.I nei della vettura erano le finiture molto essenziali, la qualità dei materiali con cui era costruita, abbastanza carente, ed un assemblaggio in alcuni casi criticabile.
Durante i 7 anni di vita i restyling esterni furono molto limitati, e poche modifiche vennero apportate alla gamma dei motori, adattati alle norme anti-inquinamento. Tra le versioni particolari prodotte si annoverano la Sporting del 1994, con una impostazione sia estetica che meccanica più sportiva, la Suite, caratterizzata da un allestimento più ricco ed elegante, ed un modello alternativo, la Electra, prodotta in piccola serie e attrezzata con motore elettrico, che riduceva però l'abitabilità a soli due posti a causa del notevole ingombro delle batterie.La versione Sporting, maneggevole e scattante, rimase famosa per le sue prestazioni grintose, favorite da una buona potenza su di un corpo vettura leggero e da una favorevole rapportatura del cambio. Altre caratteristiche tipiche di questa versione erano i cerchi in lega, gli stessi della Fiat Uno Turbo I.E., e le sospensioni, irrigidite e ribassate rispetto alle versioni 700 e 900.

 

 

Fiat Trepiùno

 

 

Ecco la nuova Fiat "500". Sì "500" in numero come la mitica utilitaria del 1957, che motorizzò gli italiani e che molti automobilisti conservano ancora oggi con affettuosa cura.È a quel lontano modello che s'ispira la show car che Fiat presenta al Salone di Ginevra nel 2003, anche se il nome è tutto diverso, "Trepiùno", ricorda più un robot di Guerre Stellari che gli anni del boom economico italiano.Lunga 3,30 metri, l'utilitaria ospita agevolmente tre persone con la possibilità di un ulteriore posto d'emergenza, secondo uno schema 3+1, da cui appunto il nome. Forme morbide, un padiglione di vetro che occupa buona parte del tetto, che è l'interpretazione in chiave moderna della cappottina di tela apribile del modello originario, e tanta simpatia sono le credenziali estetiche di quest'auto. Svelato al 74°salone di Ginevra, questo prototipo, viste le origini, comunica subito l'idea di compattezza.;merito della sezione laterale a più strati sovrapposti e per il suo padiglione "a guscio" dalla dimensione, in pianta, decisamente inferiore a quella della fiancata. Le particolari proporzioni - e alcuni tratti estetici - conferiscono un aspetto "simpatico" e, al tempo stesso, una chiara impressione di solidità e robustezza. Il cofano è avvolgente e ripiegato sui fianchi mentre una nervatura ad "omega" riempie il frontale senza apporvi alcuna mascherina o fregio aggiuntivo. Tra l'altro, le generose dimensioni delle carreggiate conferiscono alla "Trepiùno" un aspetto sportivo e dinamico.

Le foto, comunque, parlano meglio di qualsiasi descrizione testuale...
Ovviamente, tutti gli elementi vengono riproposti solo dopo aver meditato sulla loro effettiva necessità a bordo di un'auto moderna, rivedendone le funzioni e i materiali, o addirittura trovandone nuovi usi. Per esempio, i fanali posteriori funzionano con degli schermi LCD, che visualizzano in maniera "grafica" le indicazioni da segnalare: la comunicazione passa così dall'interno all'esterno della vettura.
Altro esempio di rilettura stilistica è rappresentata dalla famosa capote di tela di alcune supercompatte del passato che, in questo caso, viene interpretata con uno sky-dome. Posto in continuità con il parabrezza, il vetro di grandi dimensioni offre una lettura lineare e luminosa del padiglione, mettendo in risalto le due arcate dei montanti.
Posteriormente è riproposto il concetto di portellone, con la soglia più alta, che integra il lunotto e lo spoiler del tetto. La soluzione adottata si dimostra molto pratica per le operazioni di carico e scarico degli oggetti di tutti i giorni. Grazie alla caratteristica configurazione "3+1",che prevede l'avanzamento molto in avanti del sedile del passeggero anteriore, quasi "inghiottito" dalla plancia. Quest'ultima, infatti, si sgonfia - attraverso un procedimento di trasformazione - e lascia lo spazio necessario alle gambe di entrambi gli occupanti il lato destro.

 

 

Fiat New 500

 

 

La nuova 500 è stata presentata il 5 marzo 2006,L'inizio della commercializzazione, inizialmente previsto per il 15 settembre 2007, è stato anticipato al 4 luglio 2007, 50 anni esatti dopo la nascita della 500. Per questa occasione è stato realizzato, creativamente e produttivamente da K-events Filmmaster Group, un grandioso evento di lancio a Torino che ha trasformato il Po in un palcoscenico, con 6000 ospiti Vip.
Derivata dal concept Trepiuno (o 3+1) presentato a Ginevra nel 2003 e dalla 312 e sviluppata sul pianale della Fiat Panda, è lunga 3.55 metri, larga 1.65 metri e alta 1.49 metri. Il passo è di 2.30 metri. È omologata per 4 posti.
Ford ha collaborato al progetto, al fine di contenere i costi per la produzione della nuova Ka (costruita sulla stessa piattaforma).L'auto ha conquistato cinque stelle nel crash test EuroNCAP, ed è la prima nel segmento A ad avere questo merito ed è già omologabile per la normativa Euro5 sulle emissioni di CO2.
Ha vinto, il 19 novembre 2007, il premio Auto dell'Anno 2008 e, quasi contemporaneamente, il premio "Auto Europa 2008". In seguito vince anche "L'Auto Trophy" e il premio "EuroCarBody 2007". A gennaio 2008 viene premiata anche "Best CityCar dell'Anno" ai BBC Top Gear Awards 2007. Nell'aprile 2009 al Salone dell'auto di New York riceve il premio World Design Car of the Year 2009 .

La meccanica, derivata senza mezzi termini da quella dell’ottima Panda, promette ottime doti di efficienza e affidabilità, supportate anche dai meriti dello stabilimento di Tichy: il migliore degli stabilimenti Fiat e capace di una qualità che, se giapponese non è, le si avvicina molto. Le personalizzazioni sono pressoché infinite e permettono di fare di ogni 500 quasi un esemplare unico. Tutto, dagli allestimenti interni, alle motorizzazioni, ai decals che caratterizzano la carrozzeria è a totale discrezione della personalità dell’acquirente.

Al contrario della fortunata progenitrice, la 500 del 2007 è a motore e trazione anteriore, infatti la parte tecnica deriva direttamente dalla Panda.I motori iniziali sono il 1242 cc otto valvole a benzina con potenza innalzata a 69 cavalli e consumi ridotti del 10%, il 1368 cc sedici valvole da 100 cavalli (lo stesso motore della Panda 100HP), e sul fronte dei diesel, il 1248 cc Multijet da 75 cavalli. Tutti i motori sono in linea con la normativa antinquinamento Euro 5 (è la prima segmento A a dichiarare motori in linea con questa direttiva), anche se le prime unità sono omologate come Euro 4, dato che la procedura di omologazione Euro 5 non è ancora attiva.Tutti i motori sono abbinati ad un cambio manuale a cinque (1.2 8v e 1.3 MJ) oppure a sei marce (1.4 16v). Si è aggiunto a maggio 2008 il cambio automatico (il Dualogic progettato dalla Magneti Marelli) con funzione sequenziale a cinque marce.In arrivo la versione Start&Stop con spegnimento/accensione automatica del motore in fermata. Questo dispositivo consente riduzione non indifferente di emissioni di CO2.
Le prestazioni dichiarate dalla FIAT per le tre versioni di lancio della 500 sono:
  • 1.2 8V 69 CV - 51 KW (benzina)
Cilindrata : 1242cc
Potenza massima 69 CV a 5500 rpm
Coppia massima 102 Nm a 3000 rpm
Accelerazione 0-100 km/h: 12,9 s
Velocità massima: 160 km/h
Consumo ciclo combinato: 5,1 l/100 km
Emissioni CO2: 119 g/km
  • 1.4 16V 100 CV - 73.5 KW (benzina)
Cilindrata : 1368cc
Potenza massima 100 CV a 6000 rpm
Coppia massima 131 Nm a 4250 rpm
Accelerazione 0-100 km/h: 10,5 s
Velocità massima: 182 km/h
Consumo ciclo combinato: 6,3 l/100 km
Emissioni CO2: 149 g/km
  • 1.3 Multijet 16V 75 CV - 55 KW (diesel)
Cilindrata : 1248cc
Potenza massima 75 CV a 4000 rpm
Coppia massima 145 Nm a 1500 rpm
Accelerazione 0-100 km/h: 12,5 s
Velocità massima: 165 km/h
Consumo ciclo combinato: 4,2 l/100 km
Emissioni CO2: 111 g/km

 

 

Fiat New 500 Abarth

 

 

 
Il 7 Luglio del 2008(da novembre 2008 invece il modello "esseesse") parte la commercializzazione della 500 Abarth (autovettura allestita dalla Fiat).Svelata al pubblico in occasione dell'inaugurazione della nuova sede Abarth nell'officina 83 di Mirafiori e successivamente è stata presentata in veste ufficiale al salone dell'auto di Ginevra nel marzo del 2008.
Prodotta su base Fiat 500, la 500 Abarth differisce prevalentemente nella meccanica, oltre ad una serie di parti della carrozzeria appositamente studiate per vestire nel modo migliore il corpo vettura, migliorandone l'aerodinamica e adattandone l'aspetto al nuovo comportamento sportivo dell'auto. Gli accorgimenti stilistici sono molto più vistosi rispetto a quelli della Abarth Grande Punto: le modifiche più evidenti apportate sono le prese d'aria anteriori maggiorate, il paraurti anteriore con una bombatura maggiore per poter alloggiare la turbina della sovralimentazione e l'intercooler centrale arrivando ad allungare la vettura di qualche centimetro, l'assetto ribassato e i cerchi specifici con misure da 16" a 17", le minigonne laterali e lo spoiler posteriore nonché un grande estrattore d'aria centrale, posto fra la scarico a due uscite separate ed è dotata di un motore a 4 cilindri sovralimentato già omologato Euro 5, il noto 1.4 Tjet (1.368 cc) 16 valvole da 135 CV a 5.500 giri/min ed una coppia massima di 206 Nm a 3.000 rpm  con tasto "sport boost" attivato.

 L'auto è inoltre dotata di un nuovo dispositivo elettronico che sfrutta i medesimi sensori dell'ESP: il “TTC” (Torque Transfer Control), un sistema atto a ripartire la coppia motrice sulla ruota dell'asse anteriore con maggior trazione in curva, funzionando come un differenziale autobloccante,inoltre ha ha molte dotazioni sportive inedite, per esempio l'indicatore dei Bar della turbina (inserito in un quadro indipendente), o lo strumento che segnala il giusto momento in cui cambiare la marcia per un cambio ottimale, attivo sia in modalità "sport" che in modalità "normale".

Versione Esseesse

La versione Esseesse,non e' altro che una versione potenziamento del modello,con alcuni particolari anche estetici.

Il kit esseesse, come per la Grande Punto Abarth, verrà installato sul modello base all'interno di una delle officine Abarth autorizzate, l'aumento di potenza del motore salirà da 135 a 160 CV e al quale si aggiungeranno 50 Nm di coppia, associato ad una serie di revisioni meccaniche soprattutto al reparto sospensioni e all'impianto frenante e a dei cerchi in lega specifici.

Versione Assetto Corse

La 500 Assetto Corse e' la variante dello Scorpione da pista.equipaggiata con un 1.4 Turbo da 200 cavalli, raccoglie il testimone della sua progenitrice, la “595” che a partire dal 1963 ha collezionato numerosi successi e grandi vittorie, e ha permesso di coniare il famoso detto “piccole ma cattive”.Disegnata dal Centro Stile Fiat Group Automobiles ed elaborata dal team di Engineers e Designers di Abarth, la 500 Assetto Corse sarà prodotta in Edizione Limitata di appena 49 esemplari
La vettura si presenta in pieno stile racing: carreggiate allargate, cerchi ultraleggeri specifici racing da 17’’ di colore bianco, assetto ribassato, specchietti sportivi da competizione e predisposizione numerica sulle fiancate. Il frontale è molto aggressivo grazie al paraurti allargato e completo di spoiler aerodinamico e di griglie serigrafate che sostituiscono le mascherine di plastica della versione di serie.

 Sul cofano, oltre ai classici ganci “ferma-cofano”, si trovano le due prese d’aria in carbonio che ospitano lo Scorpione. La parte posteriore della vettura è caratterizzata invece dallo spoiler alare di colore bianco, il badge con logo Abarth e il doppio scarico.L’unica tinta di carrozzeria disponibile è il grigio pastello, con bande laterali Abarth di colore rosso; sulle fiancate spicca il logo con una saetta che rappresenta l’immagine racing del brand mentre sul tetto sono presenti le bande rosse, proprio come sulla vincente versione Abarth 850TC degli anni 60.
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Fiat 500C

 

 

“C” come “cabrio”, oppure “C” per identificare semplicemente - e senza altri significati - la versione aperta della Fiat 500. La trasformazione è stata semplice come il suo nome. Via il tetto! E dalla sommità del parabrezza fino alla base del lunotto, la lamiera è sostituita da una capote in tela, scorrevole, che quando è aperta è raccolta poco sopra il bagagliaio. L'effetto piacevolmente retro'.Intelligente la soluzione del piccolo spoiler che, a capote chiusa è in posizione regolare sopra il lunotto (e ingloba la luce di stop), mentre a capote aperta scorre verso il basso e si posiziona poco sopra la battuta del bagagliaio, conservando la visibilità della terza luce di stop e andando a costituire una modanatura che richiama con maggior decisione il posteriore della 500 “storica”.La capote, a totale azionamento elettrico, è disponibile in tre tinte (avorio, rosso e nero), abbinabili a due nuovi colori di carrozzeria, un particolare Rosso Brillante Perlato e un Grigio Caldo. Tettino a parte, 500C riprende in toto le caratteristiche del modello d'origine, a partire dall'abitabilità – con i suoi pro e i suoi contro – passando per la sicurezza, che rimane la stessa della versione chiusa, fino alle motorizzazioni 1.2 e 1.4 aspirati a benzina e 1.3 Multijet, disponibili con sistema “Start&Stop”.Così il legame ideale con il modello originario è ulteriormente rafforzato: osservando le foto non si può non pensare alle prime versioni della Nuova 500 (quella del '57), che si fregiava di una soluzione analoga. Con una differenza: oggi è vezzo, ieri era pragmatica economia.

La commercializzazione della versione “scoperta” della citycar più glamour del momento,e' iniziato a Luglio 2009, esattamente 2 anni dopo il lancio della nuova Fiat 500 nonchè giusto in tempo per l’inizio della stagione estiva.Caratteristica di questo modello e'l'azionamento della capote in tela che scorre sulla carrozzeria per poi ripiegarsi nella parte posteriore – proprio come sul Cinquino del 1957.Il prezzo parte da 16.600 euro.II listino ufficiale annunciato da Fiat prevede due allestimenti, “Lounge” e l’inedito “Rock”. Dunque, almeno inizialmente, non ci sarà l’allestimento base “Pop”, una scelta che testimonia come a Torino vogliano elevare oltremodo il posizionamento di mercato della 500C. Viceversa, per l’allestimento Rock è stato creato un equipaggiamento degno di un’ammiraglia e che comprende fra le altre cose gli interni in pelle Frau, i fari allo xenon (una novità assoluta per la 500) e l’impianto Hi-Fi. Accessori che, a parità di motorizzazione, fanno lievitare il prezzo di listino di circa 2.200 euro.

 

Fonte documentazione: Wikipedia,Omniauto,Quattroruote