Diario di una bici-tappa lungo il Danubio austriaco...
laura e ivan a Passau (D)


Nota di introduzione: questa "gita" in bicicletta conclude l'itinerario iniziato a Krimml, lungo il Salzach, raccontato in altre pagine di questo sito.

Pomeriggio di Sabato 7 agosto
Dopo la visita alla città dei tre fiumi, Passau, in territorio tedesco, Laura ed io, a cavallo delle nostre fedeli biciclette cariche di bagagli, riprendiamo la strada verso l'Austria lungo il lato destro del Danubio, lungo la strada che avevamo interrotto lo scorso anno (da Donaueschingen a Passau). La pista è agevolmente segnata e poco trafficata. Su consiglio dei nostri amici tedeschi Otto e Helma preferiamo il lato destro perché più pittoresco: chi infatti si avventura lungo il lato sinistro trova una corsia riservata a lato di una statale che quotidianamente ospita il traffico pesante… noi ve lo sconsigliamo vivamente. Dopo alcuni chilometri troviamo alloggio presso una "privat zimmer" a casa di due arzilli pensionati che non parlano una parola di inglese.
Prezzi stracciatissimi e ospitalità genuina. Curiosamente qui sono alloggiati anche un paio di italiani. Tappa conclusa dopo 86 km (circa 16 da Passau) per un totale di 6 ore sulla bici. Cena molto romantica in riva al Danubio. Molto strano il menù: spezzatino con fusilli!
il danubio in Austria
 
le anse del Danubio
Domenica 8 agosto 
Risveglio sul Danubio. Partenza dopo le 9, come al solito, e subito apprezziamo la pista, asfaltata con cura, probabilmente fino a Vienna. Quattro chiacchiere di rito con i due italiani che hanno dormito nella famiglia con noi per sapere che sono appena arrivati da Torino dopo 13 ore di viaggio. Oggi non ci sono posti particolarmente interessanti da visitare (guida TCI docet…). Serve solo pedalare. Nella natura, accompagnati dalla corrente del grande fiume e da una leggera brezza che a poco a poco lascia spazio al caldo delle ore centrali della giornata.
Quanto sono lontane le valli del Salzach nel parco degli alti Tauri! Alla fine della giornata arriviamo a Linz dopo circa 90 km e parecchie soste per rinfrescarci. Il tratto più bello di tutto il percorso è quello delle serpentine che il Danubio descrive scavando la vallata vicino a Schlogen. Piste ciclabili senza traffico, a volte occorre traghettare sull'altra sponda, un paradiso pieno di ciclisti. La città di Linz invece non offre grandi sorprese.
 
Lunedì 9 agosto 
Lasciamo Linz non proprio di buon'ora per un controllo alla bicicletta. Scelta non proprio azzeccata: la pista è agevole, ma il caldo non dà tregua. Il traffico sulla strada assolata dà molto fastidio. Ben presto la pista riprende il corso del Danubio sul suo lato destro e ci porta fino a Mauthausen, dove un traghetto ci consente di attraversare il fiume.
 
mauthausen - la cittadina
 
il lager
In città incontriamo un gruppo-famiglie di reggiani partiti da Passau un paio di giorni prima. Ci indicano la strada verso il campo di prigionia, sulle colline. La salita è molto impegnativa. La visita del campo richiede un paio d'ore, le più calde della giornata. Ciò che si vede è impressionante. Non bastano le parole per riportare le emozioni e i sentimenti provati visitando questo luogo di sofferenza. I turisti italiani sono tantissimi. Riprendiamo il nostro percorso lungo la riva sinistra del Danubio. E' già tardi, sotto il sole si pedala senza fatica.
Qualche sosta di rito, poi arriviamo a Grein, dove il fiume ricomincia a scendere in mezzo alle montagne. I chilometri sono circa 75 in 5 ore.
grein
 
La sera ci riserva un temporale che illumina a giorno le case del borgo, in uno spettacolo suggestivo soprattutto perché visto dalla finestra dell'albergo e non sotto la pioggia battente…
 
 
 
l'albero delle biciclette a Ybbs
 
Martedì 10 agosto 
Il risveglio dopo il temporale ci propone un cielo incerto: probabilmente riusciremo a pedalare tutto il giorno senza soffrire troppo caldo. Partiamo presto per sfruttare tutte le ore della mattina. Costeggiamo il primo tratto del Danubio fino a Ybbs su consiglio della nostra locandiera. Qui un'amara sorpresa. Una gomma bucata mi costringe a cambiare tutto il copertone con uno più robusto e affidabile.Un giro per il mercatino del paese e una visita veloce al museo della bicicletta (abbastanza scarso…), poi via verso Melk, prima che ricominci a piovere. Cosa che accade a metà strada. Questo "imprevisto" ci costringe a trovare un alloggio a Melk, vicino all'abbazia de "Il nome della rosa", anche se è ancora primo pomeriggio. In un paio d'ore visitiamo questo bellissimo esempio di barocco austriaco: qui a Melk si dice che sia nata l'Austria. Verso sera il tempo ritorna sereno. Ne approfittiamo per fare qualche foto al tramonto e in notturna. Chilometri percorsi oggi circa 55. 
 

la scala della biblioteca
 
l'abbazia di Melk
 
 
 
Mercoledì 11 agosto 
Partenza da Melk in direzione Vienna. E' il nostro traguardo, ma la stanchezza e il caldo si fanno sentire. La meta di oggi è Durnstein, ma un altro spettacolo oggi attirerà la nostra attenzione, l'eclissi di sole. Qui è prevista una copertura del 98%.La pista che percorriamo è piacevole. La giornata è abbastanza fresca. Attraversiamo paesini immersi nel verde, vigneti e frumenti si alternano a colline abitate da casette tranquille. Verso le 11 il sole comincia a nascondersi. Si vede qualcosa solo con gli appositi occhiali. Tanta altra gente è impaziente: noi ricominciamo a pedalare e ci avviciniamo, nel momento culminante, al traghetto davanti al paesino di Durnstein.
si aspetta per traghettare
guardando il sole...
Quattro chiacchiere (di numero) in tedesco (cioè a gesti…) con un olandese e poi attraversiamo il Danubio dopo aver chiamato con un campanaccio il traghettatore, che ci ha probabilmente maledetto perché era intento ad osservare quello spettacolo della natura. Vediamo l'eclissi dall'altra parte del fiume.
eclipse
Incontriamo di nuovo i reggiani che stanno visitando il paesino medievale, raccolto lungo la strada principale. Da lontano vediamo le rovine del castello dove si dice sia stato imprigionato Riccardo Cuor di Leone. 
La sosta per il pranzo è in una locanda molto antica e nel pomeriggio riprendiamo la strada verso Krems. Infine la decisione. Si torna a casa. Il caldo ha vinto. Preferiamo riposarci fra le mura domestiche. Quindi il treno ci riporta alla macchina, a Hallein, in qualche ora. Alla prossima dunque. Chissà se fra qualche anno riusciremo a raggiungere il Mar Nero… naturalmente a cavallo delle nostre fedeli biciclette! 
durnstein
 
Vacanze di AGOSTO 99; Redazione FEBBRAIO 2000
 

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