Piante da fiore
Crisantemo - Citrus-(Arancio nano) - Clerodendrum - Clivia

Chrysanthemum-Indicum-ibridi
Crisantemo
Il più vasto assortimento di questa pianta è disponibile nella settimana intorno alla festa di Ognissanti e alla commemorazione dei defunti. La gamma dei colori varia da bianco candido, giallo oro, rosa a bordeaux, cremisi e viola chiaro. Esistono varietà a fiore semplice e doppio, a cespuglio, a mezzo fusto e ad alberello. Un tempo, quando le stanze erano ancora fredde in prossimità delle finestre, i crisantemi erano le piante da davaznzale più amate.
Citrus
Arancio nano
Frutti decorativi e commestibili, fiori dal delizioso profumo, foglie sempreverdi e lucenti: queste le qualità che hanno fatto dei Citrus alcune delle piante da interno e da mastello più amate. Per la coltivazione sul davanzale della finestra o in spazi ristretti si prendono in considerazione soltanto le specie più piccole del genere Citrus, alte al massimo da 1 a 2 metri: Citrus microcarpa, Fortunella japonica, il marumikumquat o incrocio tra Citrus e Fortunella, l'arancio calamondin (x Citrofortunella mitis).
      • Fioritura: i fiori e i frutti appaiono spesso contemporaneamente nel corso dell'anno. I frutti si mantengono per settimane o addirittura mesi.
      • Famiglia: Rutaceae
      • Provenienza: Asia sud orientale.
      • Posizione: molto luminosa e soleggiata tutto l'anno. In estate calda e riparata - meglio se all'esterno -, in inverno tra 15 e 18°C.
      • Annaffiatura, concimazione: bagnare abbondantemente all'inizio della primavera alla fine dell'autunno. Evitare nel modo più assoluto l'acqua calcarea. Diradare l'innaffiature durante l'inverno. Concimare moderatamente ogni settimana da marzo ad agosto.
      • Ulteriori cure: nebulizzare spesso. Rinvasare in terriccio universale quando le radici hanno riempito completamente il vaso. Potare il meno possibile.
      • Moltiplicazione: per talea interrata in propagatore riscaldato. Non è facile.
      • Parassiti, malattie: cocciniglia a scudetto, cocciniglia cotonosa, acari. Ingiallimento delle foglie (colrosi) causato da acqua troppo calcarea.
      • Il mio consiglio: per le piante che non stanno all'aperto e che quindi non vengono impollinate dagli insetti occorre trasferire il polline sulla stigma con l'aiuto di un pennellino. Il mezzoggiorno è il momento migliore per la riuscita dell'impollinazione.

www.laprimavera88.it Clerodendrum
Clerodendrum
Delle oltre 400 specie di Clerodendrum se ne coltivano solo alcune. La più noto si chiama Clerodendrum thomsoniae e ha sempre ispirato una sensazione di delicatezza e candore, senza dubbio per i sepali bianco purissimo dai quali emergono i fiori rosso vivo. Si tratta di un robusto arbusto sarmentoso che nella sua patria africana si arrampica fino a 4 metri. A partire da marzo appoiono i fiori, riuniti in fitte cime, che nei giardini del luogo d'origine offrono uno spettacolo indimenticabile. Da noi lo sviluppo della pianta viene frenato con sostanze inibenti ed è mantenuto a cespuglio.
      • Fioritura: da marzo a settmbre.
      • Famiglia: Verbenaceae.
      • Provenienza: Africa occidentale, Camerun
      • Posizione: molto luminosa, ma niente sole diretto, Tutto l'anno calda e umida.
      • Annaffiatura, concimazione: usare acqua non calcarea a temperatura ambiente e tenere la pianta appena umida. Concimare ogni settimana da marzo ad agosto.
      • Ulteriori cure: assicurare un'alta umidità nell'aria, All'occorrenza rinvasere in primavera.
      • Moltiplicazione: per talea in maggio. Si ha buon esito soltanto usando un propagatore riscaldato.
      • Parassiti, malattie: caduta di foglie e bottoni fiorali per secchezza dell'aria, seccume delle foglie dovuto a terriccio troppo freddo.
      • Il mio consiglio: poichè il Clerodendrum non tolleraa gli ambienti riscaldati, lo faccio svernare tra metà dicembre e metà febbraio a una temperatura di 12°C e gli permetto così una sorta di riposo vegetativo. Perde allora il fogliame. In primavera viene potato, eventualmente messo a dimora in terriccio fresco e sistemato più al caldo. Presto appare la nuova vegetazione e con essa i nuovi boccioli.

http://www.laprimavera88.it Clivia
Clivia
La clivia cresce in luoghi umidi e ombrosi tra le rocce e nel sotto bosco. Dal bulbo nascono foglie spadiforme e in primavera un lungo stelo fiorale.
      • Fioritura: da febbraio a maggio, ma anche a Natale se il periodo di freddo è stato scrupolosamente rispettato.
      • Famiglia: Amaryllidaceae.
      • Provenienza: Natal (Africa)
      • Posizione: luminosa da ottobre fino a febbraio, fresca (temperatura non superiore a 12°C) ma non al sole diretto. Non appena compare lo stelo fiorale spostare in mezz'ombra, al caldo (18 - 20°C) ma non al sole diretto. La pianta può passare l'estate all'aperto.
      • Annaffiature, concimazioni: bagnare abbondantemente d'estate, ma evitare i ristagni d'acqua. Da ottobre a fine febbraio osservare assolutamente un periodo di riposo. Tenere la pianta quasi asciutta tra gli 8 e i 10 °C. Da marzo a luglio concimare ogni due settimane.
      • Ulteriori cure: nebulizzare quando le foglie germogliano e si sviluppa il fiore. Pulire le foglie con un batufolo di cotone umido. Rinvasare le piante giovani ogni anno in terriccio universale, lasciare invece tranquille quelle più vecchie. Togliere i fiori appassiti.
      • Moltiplicazione: in primavera o d'estate mediante getti basali. Separare con attenzione. Occorrono da tre asei anni per la prima fioritura.
      • Parassiti, malattie: cocciniglia oleosa e cocciniglia a scudetto, favorite da una sitemazione invernale troppo calda.
      • Il mio consiglio: se i fiori della vostra clivia non arrivano a sbocciare ciò dipende dal mancato riposo, da un precoce incremento delle annaffiature in primavera (lo stelo fiorale deve raggiungere almeno i 15 cm) oppure da una insufficente irrigazione nella fase di massima crescita dell'infiorescenza.
      • Avvertenza: la clivia contiene alcaloidi velenosi.

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