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L'insana sfida del sabato sera

Don Antonio MazziCari ragazzi, ancora una volta preferiamo usare molto bastone e poca carota per fermare l'impressionante fenomeno delle stragi del sabato sera. Qualcuno va predicando che, obbligandovi a non bere dopo le due della notte e mandandovi a letto alle tre, si possa risolvere un problema che fa parte degli aspetti indecifrabili dei giovani d'oggi.
  La confusione che vi portate dentro la testa e la convinzione maledetta che l'immortalità faccia parte del vostro DNA continuando imperturbabili a seminare morti assurde e tragedie incolmabili. Solo voi potete porre fine, o almeno ridurre, questo fenomeno che nessuna legge, nessuna costrizione e nessuna pattuglia della Polizia può fermare. Il bisogno che avete dentro di evasioni, di fughe, di guai deve darsi risposte più ragionevoli e meno impazzite.
  Pochi come me conoscono la montagna di emozioni che incatenano il vostro cuore. Ma proprio perché vi conosco, so che queste ricchezze sono fortemente contraddittorie e spesso più nella linea della sfida che della vita. Non siate figli delle macerie, ma delle avventure sane.
  E' incredibile dover ammettere che molti ragazzi muoiono non perché "fatti" o ubriachi. Schifati e demotivati, usano l'acceleratore come la "bocca della verità". Qualcuno di voi ha detto che non siete né belli e né puri, smontando alcuni luoghi di noi vecchi bacucchi.
  Non sono solo le discoteche e le ore notturne la causa più pesante delle morti del fine settimana. Credo che questa insana voglia di sfidarvi, ponendo la felicità sempre in bilico tra vita e morte, debba per una volta obbligarvi a porre le uniche grandi domande per le quali siete al mondo. La confusione deve lasciar pian piano il posto a convinzioni positive. Sono tra i vecchi bacucchi straconvinti che siete oggi più che mai una miniera di gioia e di speranza. Solo un po' troppo vivaci.


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