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IL MIO PIANO ANTI SBALLO Su una delle tante spiagge, una mamma pedinando il figlio adolescente, si è accorta che frequentava amici che fumavano hashish. Preoccupata, temendo il peggio, ha segnalato i fatti, direttamente alla Prefettura.
Ora il gruppetto, figlio compreso, sta partecipando ha un programma di recupero. L'opinione pubblica si è divisa come sempre in questi casi. Approfitto per una riflessione. Lodo questa donna perché non si è lasciata incantare dalle astuzie che gli adolescenti portano a conferma delle loro tesi. E' molto difficile far capire certe cose alle mamme italiane, ipercritiche sugli atteggiamenti altrui, ma sempre pronte a coprire i capricci dei loro cicciobelli. Avere gli occhi aperti e disincantati è una delle qualità più importanti di genitori ed educatori. Il fenomeno delle droghe, etichettate falsamente come leggere, è in spaventosa diffusione tra l'insipienza generale. Questa madre, forse per mancanza di dialogo pacato e chiarificatore, ha scelto la strada più breve e sicura. E' vero che gli adolescenti appena possono, tagliano le comunicazioni con i "vecchi genitori" prediligendo il gruppo dei pari. Ma è vero anche che l'arte del genitore può trovare momenti nei quali l'intelligentemente infiltrasi per far sì che il silenzio non diventi negligenza. Proprio per questo con la mia fondazione Exodus ho aperto una sezione particolare nella sede di Cavriana (Mantova), tel. 0376-80.62.92. E' nato un piccolo progetto di sei settimane si chiama "Carovana antisballo". Vorrei tanto che i genitori, prima di arrivare alla Prefettura, potessero telefonare ai miei operatori, con i quali, superato lo spavento, poter ipotizzare un recupero breve e intenso. E' urgente aiutare gli adolescenti che sbagliano ed è altrettanto urgente offrire strumenti di interpretazione ai genitori che forse hanno sbagliato. |