Bassolino, dall'alto della sua statura politica, ha sentenziato che il Corso di formazione professionale per aspiranti Veline, finanziato dal fondo sociale europeo e dalla Regione Campania, non è il migliore dei progetti possibili. -Però adesso c'è, esiste. Sarebbe il caso di esaminare l'intera vicenda senza moralismi, veri o falsi che siano-.
  Ha parlato la bocca della verità. Purtroppo non si tratta di moralismi, di polemiche, di pregiudizi, di nemesi storiche, e di processi liberatori da una vecchia sinistra sindacalista, femminista e operaista. La questione è un'altra: trasformare un'eccezione, una minuscola carriera televisiva, nel sogno isterico di centinaia di ragazze del SUD è barare. Non è in questo modo che si avvicina, nel tentativo di intraprenderlo, il mondo dei giovani. Così, ancora una volta, fregheremo e tradiremo i nostri figli.
  La bellezza, per fortuna è una dote sempre più comune tra i bambini, gli adolescenti e i giovani. Noi brutti anatroccoli, bassotti con il labbro leporino, siamo fortunatamente una razza in via d'estinzione. Ma ciò non deve obbligare tutti i belli a pensarsi attori da Grande Fratello, o tutte le belle a inseguire la popolarità di attricette o letterine.
  Alcuni vescovi, alcune settimane fa, hanno invitato le ragazze ad allungare le magliette per coprire l'ombelico. Coperto o scoperto, con l'ombelico avremo tutti da fare i conti. Ma è soltanto lo spessore della coscienza, per noi che vediamo e per loro che si portano addosso tanta grazia di Dio, che trasformerà questo mondo, già molto bello, in un mondo sempre meno "velino".
  Una domanda: ci sarà bisogno dei corsi professionali finanziati dal fondo sociale europeo per capire questo?